Lavoro, nel trimestre in provincia mille assunzioni in più rispetto a un anno fa. In testa alle professioni ‘introvabili’ i farmacisti

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La Camera di commercio della Romagna diffonde le previsioni occupazionali per il trimestre febbraio-aprile 2025. In provincia di Forlì-Cesena, gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) per il trimestre febbraio-aprile 2025, sono 11.640. Per il mese di febbraio le entrate previste sono 3.280 e la variazione rispetto allo stesso periodo del 2024 è positiva +1.080 sul trimestre e +190 nel mese.

Ancora preponderante l’impiego dei contratti a tempo determinato, pari al 79%. Per quanto riguarda le entrate nel trimestre, i 5 principali settori di attività, in valore assoluto, risultano il Commercio con 780 ingressi previsti, i Servizi di alloggio/ristorazione/turismo con 470, i Servizi alle persone con 300, le Costruzioni con 280 e i Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone con 210.

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Le entrate previste si concentrano per il 66% nel settore servizi, che comprende commercio, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e alle persone e nel 57% dei casi in imprese con meno di 50 dipendenti (micro e piccole). Una quota pari al 27% delle assunzioni previste riguarderà giovani con meno di 30 anni; il 23% delle imprese prevede di assumere personale immigrato. Nel 57% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore, ma in 47 casi su 100 si prevedono difficoltà a trovare i profili desiderati da parte delle imprese.

Focus domanda di professioni e formazione delle imprese italiane nel 2024

In Italia under 30 richiesti nel 29% dei casi, 83% delle figure ricercate da inquadrare alle dipendenze, titoli terziari domandati per il 13%, difficoltà di reperimento al 48% anche per i giovani, sempre più richieste anche le competenze interculturali: dati simili in Romagna.  Opportunità per i giovani in aumento: la quota di assunzioni rivolte a giovani under 30 è cresciuta negli ultimi anni, testimoniando una maggiore attenzione delle imprese verso le nuove generazioni. Modalità contrattuali diversificate: le assunzioni a tempo determinato rappresentano il 56% del totale, seguite dai contratti a tempo indeterminato (19%) e dall’apprendistato (5%). Formazione terziaria: il 14% (800mila) delle richieste è per profili con laurea o Its. Al 66% (3,6 milioni) è richiesto un livello di istruzione secondario (di cui il 28% -1,5 milioni diploma di scuola superiore e il 38% – 2,1 milioni qualifica o diploma professionale).

Difficoltà di reperimento e profili con maggior mismatch

La domanda di lavoro risulta stabile in quanto le imprese italiane hanno previsto circa 5,5 milioni di assunzioni, in linea con il 2023. Variazione positiva nel settore dei servizi, che compensa una riduzione nel settore industriale, ma le imprese incontrano crescenti difficoltà nel trovare candidati, evidenziando un mismatch tra domanda e offerta di lavoro.

Sempre più spesso i disallineamenti nel mercato del lavoro sono dovuti alla mancanza di profili professionali specifici disponibili per l’inserimento in azienda, 31,2% delle assunzioni programmate (28,4% del 2023 e 12,6% del 2019). Le professioni più difficili da reperire sono tecniche, altamente qualificate e di operai specializzati. In particolare, con una quota del 95% di difficoltà le professioni tecniche della salute (ottici, optometristi) seguite all’86,1% dagli ingegneri dell’informazione, poi idraulici e marmisti (78%). Le sette professioni ‘introvabili’ riferite ai giovani vedono in testa i farmacisti, con una difficoltà di reperimento del 78%, seguono analisti e progettisti di software al 70%, disegnatori industriali, tecnici meccanici ed estetisti e truccatori al 69%, cuochi in alberghi e ristoranti al 63% e acconciatori al 59%.

Il panorama di competenze analizzato dal sistema informativo si è arricchito e in particolare sono state indagate anche le interculturali, capacità di relazionarsi con clienti/utenti/imprese di diverse culture di altri paesi, importanti nell’ambito di quelle comunicative (in italiano e lingue straniere) così come le trasversali (adattabilità, lavoro di squadra e in autonomia, problem solving) green (sensibilità verso la sostenibilità ambientale e la capacità di gestire prodotti e tecnologie green, specie nelle costruzioni e turismo) e digitali (utilizzare strumenti, analizzare dati e sfruttare nuove tecnologie, in particolare nei servizi finanziari e assicurativi, industria chimica e farmaceutica, servizi informatici e telecomunicazioni).



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