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Hamas sospenderà i negoziati con Israele tramite mediatori, a meno che Israele non liberi i 602 prigionieri palestinesi in cambio dei sei ostaggi israeliani consegnati ieri, come da accordo. Ieri, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che Israele non avrebbe rilasciato i prigionieri finché Hamas non avesse fornito garanzie che avrebbe posto fine alle cerimonie “umilianti” per celebrare il trasferimento degli ostaggi israeliani
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Il capo delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha detto di essere \”gravemente preoccupato\” per l’aumento della violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania e per le richieste di annessione. \”Sono seriamente preoccupato per la crescente violenza dei coloni israeliani nella Cisgiordania occupata e per altre violazioni, nonché per le richieste di annessione\”, ha dichiarato Guterres al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra.
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Il portavoce di Hamas a Gaza, Hazem Qassem ha dichiarato che l’organizzazione jihadista è pronta ad accettare la richiesta dei Paesi mediatori \”su tutto ciò che riguarda la cerimonia di liberazione degli ostaggi, per porre fine alla crisi e ottenere la liberazione dei detenuti palestinesi\”.
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Dopo la vittoria elettorale in Germania, Friedrich Merz ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu anticipandogli che lo inviterà a una visita ufficiale nel Paese ignorando il mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini di guerra. Lo riferisce l’ufficio del premier israeliano.
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Per il ministero degli Esteri palestinese, il dispiegamento dei carri armati israeliani in Cisgiordania rappresenta \”una grave escalation\”. La condanna arriva in una dichiarazione postata su X, in cui il ministero ha affermato che il dispiegamento di carri armati nella Cisgiordania occupata e’ una continuazione del \”genocidio, dello sfollamento e dell’annessione\” di Israele. I carri armati, insieme allo sfollamento forzato di 40.000 palestinesi e all’affermazione del ministro della Difesa israeliano Israel Katz che i palestinesi non potranno tornare alle loro case, rappresentano una \”grave escalation\”. Il Ministero rinnova il suo urgente appello alla comunità internazionale affinchè intervenga immediatamente per frenare l’aggressione incontrollata di Israele\”, ha aggiunto la dichiarazione. I carri armati israeliani sono stati dispiegati ieri nella Cisgiordania occupata per la prima volta in più di 20 anni, mentre 40.000 palestinesi sono fuggiti dall’assalto israeliano ai campi profughi nel nord.
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Dopo i lugubri spettacoli allestiti da Hamas durante il rilascio di sei ostaggi, nubi nere si addensano sulla fase due del cessate il fuoco a Gaza. Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, che ha annunciato lo stop al rilascio dei detenuti palestinesi in seguito alle \”umiliazioni\” dei rapiti, si è detto pronto \”in qualsiasi momento\” a riprendere i combattimenti a Gaza, e ha schierato i tank israeliani in Cisgiordania. \”I nostri piani operativi sono pronti\”, ha dichiarato Netanyahu nel corso di una cerimonia di laurea degli ufficiali. \”Raggiungeremo pienamente gli obiettivi della guerra, sia attraverso i negoziati che con altri mezzi\”. Il premier ha anche chiesto la smilitarizzazione della Siria meridionale. E in serata l’Idf ha comunicato di aver alzato i livelli di allerta operativa attorno alla Striscia.
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Hamas sospenderà i negoziati con Israele tramite mediatori, a meno che Israele non liberi i 602 prigionieri palestinesi in cambio dei sei ostaggi israeliani consegnati ieri, come da accordo. Ieri, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che Israele non avrebbe rilasciato i prigionieri finché Hamas non avesse fornito garanzie che avrebbe posto fine alle cerimonie “umilianti” per celebrare il trasferimento degli ostaggi israeliani
Approfondimenti:
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Grave preoccupazione Guterres per escalation Cisgiordania
Il capo delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha detto di essere “gravemente preoccupato” per l’aumento della violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania e per le richieste di annessione. “Sono seriamente preoccupato per la crescente violenza dei coloni israeliani nella Cisgiordania occupata e per altre violazioni, nonché per le richieste di annessione”, ha dichiarato Guterres al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra.
Hamas: “Disposti a rivedere cerimonia di rilascio ostaggi”
Il portavoce di Hamas a Gaza, Hazem Qassem ha dichiarato che l’organizzazione jihadista è pronta ad accettare la richiesta dei Paesi mediatori “su tutto ciò che riguarda la cerimonia di liberazione degli ostaggi, per porre fine alla crisi e ottenere la liberazione dei detenuti palestinesi”.
“Merz inviterà Netanyahu a visita ufficiale in Germania”
Dopo la vittoria elettorale in Germania, Friedrich Merz ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu anticipandogli che lo inviterà a una visita ufficiale nel Paese ignorando il mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini di guerra. Lo riferisce l’ufficio del premier israeliano.
Palestinesi contro tank in Cisgiordania: grave escalation
Per il ministero degli Esteri palestinese, il dispiegamento dei carri armati israeliani in Cisgiordania rappresenta “una grave escalation”. La condanna arriva in una dichiarazione postata su X, in cui il ministero ha affermato che il dispiegamento di carri armati nella Cisgiordania occupata e’ una continuazione del “genocidio, dello sfollamento e dell’annessione” di Israele. I carri armati, insieme allo sfollamento forzato di 40.000 palestinesi e all’affermazione del ministro della Difesa israeliano Israel Katz che i palestinesi non potranno tornare alle loro case, rappresentano una “grave escalation”. Il Ministero rinnova il suo urgente appello alla comunità internazionale affinchè intervenga immediatamente per frenare l’aggressione incontrollata di Israele”, ha aggiunto la dichiarazione. I carri armati israeliani sono stati dispiegati ieri nella Cisgiordania occupata per la prima volta in più di 20 anni, mentre 40.000 palestinesi sono fuggiti dall’assalto israeliano ai campi profughi nel nord.
Netanyahu invia i tank in Cisgiordania e minaccia Hamas
Dopo i lugubri spettacoli allestiti da Hamas durante il rilascio di sei ostaggi, nubi nere si addensano sulla fase due del cessate il fuoco a Gaza. Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, che ha annunciato lo stop al rilascio dei detenuti palestinesi in seguito alle “umiliazioni” dei rapiti, si è detto pronto “in qualsiasi momento” a riprendere i combattimenti a Gaza, e ha schierato i tank israeliani in Cisgiordania. “I nostri piani operativi sono pronti”, ha dichiarato Netanyahu nel corso di una cerimonia di laurea degli ufficiali. “Raggiungeremo pienamente gli obiettivi della guerra, sia attraverso i negoziati che con altri mezzi”. Il premier ha anche chiesto la smilitarizzazione della Siria meridionale. E in serata l’Idf ha comunicato di aver alzato i livelli di allerta operativa attorno alla Striscia.
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