Il Papa in lieve miglioramento, non ha più crisi asmatiche. La prognosi resta riservata – Giubileo a Roma

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In una Piazza San Pietro colma di gente, con candele e rosari, è partita  la maratona di preghiera per la salute del Papa. Ogni sera si reciterà il rosario proprio a ‘casa’ del Papa chiedendo la sua guarigione. A guidare questa sera il rosario è stato il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin. “Da duemila anni il popolo cristiano prega per il Papa che si trova in pericolo o è infermo. Anche in questi giorni , da quando il Santo Padre è stato ricoverato al Policlinico Gemelli, una intensa preghiera si eleva per lui al Signore da parte di singoli fedeli e di comunità cristiane del mondo intero. Da questa sera vogliamo unirci anche noi pubblicamente a questa preghiera, qui nella sua casa, con la recita del Santo Rosario. Lo affidiamo alla potente intercessione di Maria Santissima” perché “lo sostenga in questo momento di malattia e di prova e lo aiuti a recuperare presto la salute”, ha detto Parolin nell’introduzione della preghiera. Da questa sera, dunque, i cardinali di curia e la diocesi di Roma terranno tutte le sere il rosario a Piazza San Pietro per pregare per la salute del Papa. Una iniziativa naturale per la comunità cattolica ma non può non rievocare quanto accaduto venti anni fa, più o meno in questo stesso periodo, quando le persone si stringevano nella piazza per pregare per la salute di Giovanni Paolo II.

 

Pur restando “critiche” le condizioni di Papa Francesco, al suo undicesimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli, “dimostrano un lieve miglioramento”. Lo afferma il bollettino medico diffuso in serata, in cui si spiega che anche oggi “non si sono verificati episodi di crisi respiratoria asmatiforme” – che tanto allarme aveva suscitato due giorni fa – mentre “alcuni esami di laboratorio sono migliorati”. “Continua l’ossigenoterapia”, con le cannule applicate al naso, “anche se con flussi e percentuale di ossigeno lievemente ridotti”. Inoltre il monitoraggio della lieve insufficienza renale manifestata ieri “non desta preoccupazione”. In ogni caso i medici, “in considerazione della complessità del quadro clinico”, e sottolineando anche la “criticità” delle condizioni di Francesco, “in via prudenziale non sciolgono ancora la prognosi”. In mattinata, riferisce la Sala stampa vaticana, il Papa “ha ricevuto l’Eucarestia, mentre nel pomeriggio ha ripreso l’attività lavorativa”. 

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Video Papa, le testimonianze di due religiosi arrivati al Gemelli

In serata “ha chiamato il parroco della Parrocchia di Gaza per esprimere la sua paterna vicinanza”: a quanto si apprende, il Pontefice ha voluto così ringraziare per un video che gli è stato mandato dalla piccola comunità cattolica presente nella Striscia. “Papa Francesco ringrazia tutto il popolo di Dio che in questi giorni si è radunato a pregare per la sua salute”, dice ancora la Sala stampa. Al Pontefice continuano ad arrivare messaggi di auguri per una pronta guarigione dal mondo e dall’Italia: oggi anche quelli del presidente degli Stati Uniti Trump, ‘spero stia bene’, e di quello francese Macron. Il quadro che emerge dunque, da quanto fa sapere l’equipe medica, è quello di un lieve miglioramento ma sempre in un contesto “critico”, e il mancato scioglimento della prognosi vuol dire che Francesco non è fuori pericolo. Ciò dimostra anche la prudenza dei medici nel valutare l’efficacia delle terapie per la polmonite bilaterale, su cui ci vorrà ancora qualche giorno, e non è da escludere – così trapela – un loro nuovo incontro con la stampa nei prossimi giorni dopo quello di venerdì scorso. E’ un fatto che non si parli di febbre del Papa, né tanto meno della temuta e tanto rischiosa “sepsi”, cioè il possibile passaggio di germi nel sangue. La notte passata era trascorsa bene per il Papa, che aveva dormito e oggi di prima mattina stava ancora riposando.

Quindi si era svegliato e proseguito le terapie. Fonti vaticane fanno sapere che “il suo umore è buono”, che “si può muovere” e che “si nutre normalmente”. In particolare, poi, Francesco “non ha dolori”, si è appreso dalle stesse fonti, che hanno spiegato come la “sofferenza” di cui si era parlato sabato era legata alla giornata pesante che aveva vissuto a causa delle crisi respiratorie. Si apprende anche che Francesco non ha ricevuto visite, se non quelle dei più stretti collaboratori. Intanto, rispetto a un’indiscrezione della stampa francese, secondo la quale al Gemelli dell’Isola Tiberina si starebbe preparando un appartamento dove trasferire il Pontefice, viene spiegato che quell’appartamento “non è per il Papa”, ma per i pazienti “solventi”. Innumerevoli ormai le occasioni di preghiera, le messe, i rosari, organizzati per il Papa in Italia e nel mondo. In primo luogo quelli della comunità del Gemelli, poi a Roma e in Piazza San Pietro, dove da oggi si riuniscono ogni sera per il rosario i cardinali presenti in città, il primo guidato dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. “E’ un modo di manifestare la vicinanza della Chiesa al Papa e ai malati”, ha detto il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni. Intanto il Papa, coadiuvato dai suoi più stretti collaboratori, continua a mandare avanti le sue incombenze. Francesco ha fatto altre quattro nomine: quelle del nuovo vescovo di Vittorio Veneto (Treviso), mons. Riccardo Battocchio, già segretario speciale del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità; del nuovo vescovo di Trivento, mons. Camillo Cibotti, già vescovo di Isernia-Venafro e in capo al quale ha accorpato le due diocesi, come si dice in una sola ‘in persona episcopi’; del vescovo di San Cristóbal de la Laguna, Tenerife (Canarie-Spagna), padre Alberto Santiago Santiago; e del vescovo coadiutore di Santos (Brasile), mons. Joaquim Giovani Mol Guimarães.

Il Papa al Gemelli, rosari tutte le sere a San Pietro

L’iniziativa del rosario a Piazza San Pietro questa sera non è solo per oggi ma da stasera ci sarà tutti i giorni, come una vera e propria maratona di preghiera. “Da questa sera – riferisce infatti una nota del Vaticano – i cardinali residenti a Roma, con tutti i collaboratori della Curia Romana e la Diocesi di Roma, raccogliendo i sentimenti del popolo di Dio, si raccoglieranno in piazza San Pietro, alle ore 21, per la recita del Santo Rosario per la salute del Santo Padre. La preghiera, oggi, sarà presieduta da Sua Eminenza il Card. Segretario di Stato, Pietro Parolin”.

Video Papa, il cardinale Zuppi: ‘Sta vivendo questo Giubileo in maniera piu’ intensa’

 

Il cappellano del Gemelli: ‘Per il Papa è l’ora della speranza contro ogni speranza’

 “In questo momento vorrei che chiedessimo la stessa fede di Abramo, la “spes contra spem,” la speranza contro ogni speranza”. Lo ha detto il cappellano del Gemelli, don Nunzio Corrao, guidando la preghiera nel corso della speciale adorazione eucaristica per papa Francesco in corso al Gemelli. 

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Tutto il Gemelli si riunisce in preghiera per il pontefice

“La comunità del Policlinico Universitario Agostino Gemelli e della sede romana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore desidera esprimere in maniera ancora più forte la vicinanza e il sostegno al Santo Padre Francesco in questo momento di prova e di sofferenza. Accogliendo l’invito della Cei ad intensificare la preghiera, da oggi lunedì 24 febbraio e per tutto il tempo della degenza del Santo Padre nel nostro Policlinico, presso la Cappella San Giovanni Paolo II, situata nella Hall dell’Ospedale, la mattina ci svolgerà un’ora di adorazione dalle 12.00 alle 13.00 a cui farà seguito la Santa Messa d’orario delle ore 13.05. In entrambi i momenti si pregherà in modo speciale per il Santo Padre”. Lo si apprende dallo stesso policlinico Gemelli.

Alle 16.30 poi, con la stessa intenzione, si svolgerà la recita del Rosario presso la statua di San Giovanni Paolo II nel Piazzale antistante il Policlinico Gemelli. Seguirà alle 17 la Santa Messa d’orario che sarà celebrata con le medesime finalità nella Cappella della Hall.

“Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS riunito in giornata odierna per una sessione ordinaria con il Presidente Dottor Daniele Franco e il Magnifico Rettore dell’Ateneo, Prof.ssa Elena Beccalli, – si apprende ancora – parteciperà alla Santa Messa delle ore 13.05 che sarà presieduta da mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Azione Cattolica Italiana. Coloro che possono sono invitati a partecipare ai momenti di preghiera indicati e tutti possono comunque unirsi spiritualmente facendo propria la preghiera liturgica: “Signore Gesù, Redentore del mondo, che hai preso su di te i nostri dolori e hai portato nella tua passione le nostre sofferenze, ascolta la preghiera che ti rivolgiamo per il nostro fratello infermo: donagli fiducia e ravviva la sua speranza perché sia sollevato nel corpo e nello spirito”.

Video Fra Moroni: ‘Preghiamo per Papa Francesco e lo attendiamo ad Assisi’

 

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