Cdu-Csu prima forza politica intorno al 29 per cento, Afd al 19,5

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L’alleanza tra Unione cristiano democratica (Cdu) e Unione cristiano sociale (Csu) guidata dal candidato cancelliere Friedrich Merz avrebbe conquistato il 29 per cento alle elezioni federali anticipate in Germania. E’ quanto emerge da un primo exit poll dell’istituto di ricerca Infratest per l’emittente televisiva ”Ard”. Al secondo posto c’è Alternativa per la Germania (AfD) con il 19,5 per cento, seguita da Partito socialdemocratico (Spd) al 16 per cento, dai Verdi al 13,5 per cento, dal partito della Sinistra (Die Linke) all’8,5 per cento. Al momento, il Partito liberaldemocratico (Fdp) e l’Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw) non riuscirebbero a superare la soglia di sbarramento del 5 per cento necessaria per poter entrare nel Parlamento tedesco (Bundestag), fermandosi rispettivamente al 4,9 e al 4,7 per cento. Sempre secondo Infratest, l’affluenza sarebbe arrivata all’84 per cento. Se il dato fosse confermato dall’Ufficio elettorale federale, si tratterebbe della più alta affluenza alle urne dal 1990 ad oggi.

Dati molto simili per l’exit poll dell’emittente “Zdf”, che vede invece l’alleanza al 28,5%, seguita rispettivamente da: AfD con il 20 per cento, Partito socialdemocratico al 16,5 per cento, Verdi al 12 per cento e Die Linke al 9 per cento. Differentemente dall’exit poll Infratest, qui Fdp e Bsw toccherebbero entrambi la quota del 5 per cento, riuscendo quindi a superare la soglia di sbarramento e a entrare nel Parlamento tedesco.

Germania: Merz (Cdu), obiettivo è formare governo molto rapidamente

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L’obiettivo dell’alleanza è ora quello di ”formare un governo che sia in grado di agire il più rapidamente possibile”. E’ quanto ha dichiarato il leader e candidato cancelliere di Cdu-Csu Friedrich Merz commentando i primi exit poll sulle elezioni di oggi.”Abbiamo vinto queste elezioni federali perché Cdu e Csu hanno lavorato molto bene insieme. Sono consapevole della responsabilità e della portata del compito che ci attende. So che non sarà facile”, ha aggiunto Merz.

Weidel (Afd): “un successo storico”

Il risultato di Alternativa per la Germania (AfD) alle elezioni federali anticipate è ”un successo storico”. Lo ha dichiarato la candidata cancelliera di AfD, Alice Weidel. “Questo è il miglior risultato che abbiamo ottenuto. Siamo riusciti a raddoppiare i nostri numeri e abbiamo di gran lunga superato il risultato delle ultime elezioni federali. AfD ha condotto una campagna elettorale estremamente riuscita e impegnata e si è assicurata un posto solido come partito popolare”, ha dichiarato Weidel.

Linnemann (Cdu): “Gli elettori hanno votato per un cambiamento della politica”

Con la vittoria dell’alleanza Cdu e Csu alle elezioni federali anticipate, ”gli elettori tedeschi hanno votato per un cambiamento concreto dell’attuale politica”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cdu, Carsten Linnemann. ”Ora la Germania ha bisogno di un governo stabile per uscire dalla crisi”, ha aggiunto il segretario generale. Il capogruppo parlamentare della Csu, Alexander Dobrindt, ha invece sottolineato come una coalizione con i Verdi non sia in alcun modo possibile. ”Non posso immaginare una coalizione con loro. È necessario un governo stabile e sembra che i Verdi non siano necessari per questo”, ha dichiarato Dobrindt.

Il commento di Miersch , Scholz e Pistorius (Spd)

Il segretario generale del Partito socialdemocratico (Spd) Matthias Miersch, ha commentato il pessimo risultato elettorale della formazione politica dicendo che il cancelliere Olaf Scholz ”non è riuscito a convincere gli elettori tedeschi”. Il cancelliere uscente ha ammesso la sua sconfitta elettorale e si è congratulato con il leader dell’Unione cristiano democratica (Cdu) Friedrich Merz, per la sua vittoria. “Questo è un risultato elettorale amaro per il partito. I sondaggi non sono migliorati. È un risultato da cui dobbiamo ripartire insieme”, ha dichiarato Scholz. ”Ringrazio tutti per la fiducia accordatami in qualità di nono capo del governo tedesco. Allo stesso tempo, vorrei chiarire che resterò in carica fino all’ultimo giorno”, ha aggiunto il cancelliere.

Il risultato elettorale del Partito socialdemocratico (Spd) alle elezioni federali anticipate è stato ”devastante e catastrofico”. E’ quanto ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. ”La cosa fondamentale è che dobbiamo essere consci di questo. Non c’è un altro modo di indorare la pillola. Ora spetta al candidato cancelliere di Cdu-Csu, Friedrich Merz, attuare il mandato del governo. Siamo sempre stati disposti a parlare ma non spetta a noi a dover fare passi avanti in questo senso”, ha dichiarato Pistorius. Il ministro non ha voluto rispondere alle indiscrezioni secondo le quali, dopo Olaf Scholz, sarà lui il nuovo leader dei socialdemocratici. “Non spetta a me decidere, spetta al partito”, ha dichiarato Pistorius.

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Lindner (Fdp): “Se non entreremo in Parlamento mi ritirerò dalla politica”

 Se il Partito liberaldemocratico (Fdp) non riuscirà a entrare nel nuovo Parlamento tedesco (Bundestag) ”abbandonerò la politica”. Lo ha dichiarato il leader e candidato cancelliere dell’Fdp, Christian Lindner. Secondo i primi exit poll, i liberaldemocratici potrebbe contare sul 4,9 per cento delle preferenze, un risultato che non permetterebbe di entrare in Parlamento perché di poco inferiore alla soglia di sbarramento: il 5 per cento. Lindner si è definito ”un martire” e ha attribuito la colpa dello scarso risultato alla coalizione di cui l’Fdp faceva parte insieme a socialdemocratici (Spd) e Verdi, in cui ricopriva la carica di ministro delle Finanze.

Habeck (Verdi): “Pronti a formare coalizione con Cdu-Csu e Spd”

Il partito dei Verdi ”è pronto a formare una coalizione con Unione cristiano democratica (Cdu), Unione cristiano sociale (Csu) e Partito socialdemocratico (Spd)” per governare la Germania. Lo ha dichiarato il candidato cancelliere della forza politica ambientalista, Robert Habeck. ”Siamo sempre pronti ad assumerci la responsabilità. Tuttavia, la decisione se includere o meno i Verdi nella formazione del governo spetta al candidato cancelliere (di Cdu-Csu) Friedrich Merz. Sinceramente non credo che ciò avverrà. La Csu ha ripetutamente respinto una eventuale collaborazione con i Verdi e non credo che Merz possa prevalere su questo”, ha aggiunto Habeck.

Le previsioni: Cdu-Csu prima, ma Afd verso un record di consensi

Sono stati 59,2 milioni i cittadini tedeschi chiamati alle urne per eleggere i 630 deputati del 21esimo Parlamento tedesco (Bundestag). Le urne, aperte dalle 8:00 alle 18:00 per il voto fisico, ed entro la stessa ora si chiuderà anche la possibilità di votare per via elettronica. Gli elettori possono esprimere la loro preferenza tra i 29 partiti presenti sulle schede elettorali. Negli ultimi sondaggi, l’alleanza tra Unione cristiano democratica (Cdu) e Unione cristiano sociale (Csu), con il candidato cancelliere Friedrich Merz, occupa il primo posto con una percentuale che oscilla tra il 28 e il 30 per cento. Al secondo posto c’è il partito di estrema destra Alternativa per la Germania, guidato dalla candidata cancelliera Alice Weidel, che può contare su consensi tra il 20 e il 22 per cento. Il Partito socialdemocratico – rappresentato dall’attuale cancelliere Olaf Scholz – occupa invece il terzo posto (tra il 14 e il 16 per cento), seguito dai Verdi con Robert Habeck (tra il 12 e il 14 per cento). Infine, il partito della Sinistra (Die Linke) è in netta risalita ed è passato da un risicato 4 per cento a un valore che si attesta tra il 5 e 7 per cento. Sempre secondo i sondaggi, sotto alla soglia di sbarramento rimangono il Partito liberaldemocratico con il candidato cancelliere Christian Lindner (tra il 4 e il 4,5 per cento) e l’Alleanza Sahra Wagenknecht (tra il 4 e il 4,5 per cento).

Se una vittoria alle urne di Cdu-Csu è data per certa, i dubbi si concentrano sulla futura coalizione di governo. Merz – che ha sempre ribadito di essere disponibile a una coalizione solo con un altro partito – sarà chiamato a trovare un accordo con chi gli permetterà di avere una solida maggioranza in Parlamento. Una coalizione con l’Spd è quella che i media tedeschi indicano come favorita, ma potrebbero entrare in gioco diversi fattori che potrebbero mettere a rischio un accordo di coalizione. Tra questi, l’eventuale riforma del freno al debito per consentire di aumentare le spese per la difesa e una non trascurabile antipatia fra i leader delle due forze politiche, Merz e Scholz, i quali hanno più volte ribadito di non avere intenzione di lavorare fianco a fianco. D’altro canto, una coalizione tra Cdu-Csu e Verdi sembra invece difficilmente realizzabile, visto il veto posto dal leader della Csu, Markus Soeder.

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Ad ogni modo, tra i dati dei sondaggi spicca soprattutto quello dell’estrema destra di Afd, che ha raddoppiato i consensi rispetto al 2021. Le forze politiche centriste e democratiche hanno già più volte comunicato di non essere disponibili a una coalizione con il partito di Alice Weidel. Tuttavia, nel caso di un risultato elettorale importante, AfD avrebbe l’opportunità di creare una minoranza di blocco e impedire l’approvazione di riforme che necessitano della maggioranza dei due terzi al Bundestag. Su tutte, una eventuale riforma del freno al debito, che potrebbe rendersi necessaria per approvare ulteriori aiuti da inviare all’Ucraina, o un aumento della spesa per la difesa slegata dal bilancio federale. In questo senso Afd potrebbe essere aiutata da Bsw e Die Linke, con i quali nessun altro partito presente in Parlamento ha dichiarato di voler collaborare.

Secondo l’ordinamento tedesco, gli elettori sono chiamati a esprimere due preferenze: nella prima votazione (Erststimme) i cittadini scelgono un rappresentante di circoscrizione (299 in tutta la Germania) mentre con la seconda (Zweitstimme) la lista nazionale. Il candidato che raggiunge il maggior numero di voti nella propria circoscrizione alla prima votazione ottiene un mandato diretto ed entra nel Bundestag. Con la seconda votazione, invece, si decide la ripartizione tra i singoli partiti dei 630 seggi del Parlamento. Sulla base dei risultati potranno accedere al Bundestag i partiti che avranno ottenuto almeno il 5 per cento di voti o il maggior numero di primi voti in almeno tre circoscrizioni. L’unica eccezione si applica per i partiti delle minoranze nazionali – come l’Associazione elettorale dello Schleswig meridionale (Ssw) o il partito della minoranza danese e del gruppo etnico frisone nello Schleswig-Holstein – i quali saranno rappresentati al Parlamento a prescindere dalla soglia di sbarramento.

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