Serie A: Como – Napoli 2-1

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Il Como ha vinto meritatamente. Solo il Napoli come sempre e come insegna la sua storia può perdere partite e campionati così, dopo aver illuso la gente di fede partenopea.

Il Napoli ce l’ha nel Dna, abbindolare i suoi tifosi, illuderli con successi che lasciano prevedere grandi trionfi finali, per poi appannarsi quasi sempre nella seconda parte della stagione, e perdere tutto.

È successo già con Sarri, quando per ben due volte gli azzurri stavano per vincere lo scudetto per poi ammainare clamorosamente bandiera bianca. La verità è che a Napoli di “calcio vero” al 100 per 100 non se ne può fare. Perchè tutto ruota sui soldi. Ossia, faccio un esempio: se io ho Kvara non lo vendo a gennaio, quando sto per giocarmi il titolo. Caso mai lo vendo a giugno con lo scudetto già in tasca. E non compro Okafor per sostituirlo! Se agisci così non vuoi vincere.

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È inutile fare tanto casino. Tu Napoli, ossia De Laurentiis, quest’anno non volevi lo scudetto, volevi solo andare in Champions League. È la logica di chi non vuole spendere soldi per Premi scudetto o altro. È la logica di chi vuole solo incassare quattrini per avere la pancia sazia. Ecco perché quel tale viene definito a giusta ragione Pappone. Se io fossi Antonio Conte abbandonerei tutto. Perché non hanno mantenuto (De Laurentiis) quello che hanno promesso. E se Conte è un uomo d’onore, dovrebbe dare le dimissioni.

Nel lunch match della 26.a giornata di Serie A, il Napoli perde 2-1 contro il Como e si presenterà alla sfida scudetto di sabato prossimo con un punto di ritardo dall’Inter, nuova capolista del campionato.

Il pomeriggio al Sinigaglia comincia nel peggiore dei modi con l’incredibile autogol di Rrahmani: al 7′ il difensore kosovaro passa indietro una rimessa di Politano senza vedere la posizione di Meret che è fuori dallo specchio. Passano 10′ e Kempf ricambia il regalo con un controllo goffo che aziona Raspadori per l’1-1.

I lariani crescono nella ripresa e trovano la giocata vincente con Diao al 77′, un diagonale che non lascia scampo a Meret. Per Conte solo tre punti nelle ultime quattro giornate.

Questo il commento di uno sconsolato Antonio Conte nel dopo gara: 

“Il primo tempo mi era piaciuto molto, l’infortunio dell’autogol, che ci può stare, non ci aveva per niente abbattuto e avevamo ripreso a giocare e a fare la partita. Dobbiamo interrogarci sul secondo tempo, quando i buoni propositi sono rimasti nello spogliatoio. Abbiamo fatto l’opposto di quello che ci eravamo detti, abbiamo perso sulla fame e sulla cattiveria. Hanno avuto più fame e più voglia e quando è così c’è poco da fare. È entrata un’altra squadra in campo: siamo stati subito remissivi. Ora bisogna leccarsi le ferite. Dispiace perché puoi perdere da un punto di vista tattico ma non di cattiveria e di fame e io sono l’unico responsabile perché vuol dire che non sono riuscito a trasmetterla. Oggi abbiamo fatto dottor Jekyll e mister Hyde, eravamo due facce totalmente opposte e non è la prima volta che succede. Noi siamo una squadra che si deve sudare la pagnotta, appena rallentiamo poco poco a livello mentale, di cattiveria e di fame, può accadere di tutto. I ragazzi non c’entrano, si vede che io non mi sono accorto di questo rallentamento.È una battuta d’arresto che fa male per come è arrivata perché abbiamo mostrato crepe a livello mentale, come nelle tre partite precedenti in cui ci siamo fatti rimontare e non abbiamo retto a livello mentale. Ci sono degli step anche a livello mentale che bisogna fare e c’è bisogno di tempo. Come approccio e mentalità non abbiamo fatto bene e questo dispiace perché sono io l’allenatore e devo anche lavorare sul piano mentale, però so anche che arrivi a un certo punto, da questo punto di vista… I ragazzi stanno dando il massimo, ma c’è bisogno di fare un percorso e una crescita anche a livello di mentalità. Giochiamo dall’inizio dell’anno con questa pressione che fortunatamente ci siamo portati da soli, ma non era assolutamente prevista. Dobbiamo capire se siamo tutti bravi a reggerla o meno. Stiamo facendo qualcosa di incredibile, ma a volte puoi anche lavorare quanto vuoi ma non ci arrivi… L’Inter ora è a +1? Noi gli abbiamo recuperato 40 punti rispetto all’anno scorso, quindi stiamo facendo qualcosa di straordinario. Poi però bisogna mantenere e non è detto che si riesca a regger fino alla fine. Ci deve bruciare, perché la sconfitta non deve essere tollerata e chi sta con me sa che odio perdere. Più stai in cima e più il vento è forte e devi essere preparato, anche mentalmente. La ricerca dell’eccellenza è fatica e passa anche da situazioni come questa”.





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