Con l’America, per l’Europa. In un percorso all’insegna di un comune orizzonte politico conservatore. “I nostri avversari sperano che Donald Trump si allontani da noi europei. Ma io lo conosco, è forte e efficace, dimostreremo che si sbagliano“. Così Giorgia Meloni si è rivolta alla platea della Conferenza di azione politica conservatrice (Cpac), intervenendo con un videomessaggio all’evento in corso a Washington. “Qualcuno può vedere l’Europa come distante, lontana, persa. Io vi dico che non è così“, ha aggiunto il premier italiano, rinsaldando il legame politico con i conservatori a stelle e strisce e riaffermando al contempo la necessità di un’Europa che ritrovi il proprio ruolo, grazie a un’Italia tornata finalmente a correre e a una linea politica molto chiara. L’Europa – ha detto la leader di Fratelli d’Italia al riguardo – “non è persa se i conservatori continuano a combattere“.
“Italia e Usa, legame indissolubile”
“Oggi mi rivolgo a voi con l’orgoglio di rappresentare, come presidente del Consiglio, una nazione straordinaria quale è l’Italia. Una nazione con un legame profondo e indissolubile con gli Stati Uniti. E questo legame è forgiato dalla storia e da principi condivisi“, ha proseguito Meloni. E ancora: “A questa incredibile nazione, l’Italia, dedico tutta la mia energia“. Ai conservatori americani il premier ha quindi raccontato il proprio lavoro. “Il nostro governo – ha affermato – sta lavorando instancabilmente per ripristinare il giusto posto dell’Italia sulla scena internazionale. Stiamo riformando, modernizzando e rivendicando il nostro ruolo di leader globale. Puntiamo a costruire un’Italia che stupisca ancora una volta il mondo“.
“L’Italia cresce”. Meloni smentisce la propaganta anti-conservatori
“La macchina propagandistica mainstream aveva predetto che con i conservatori al governo l’Italia sarebbe stata isolata e cancellata dal mappamondo. Gli investitori sarebbero fuggiti e le libertà fondamentali soppresse. Si sbagliavano“, ha proseguito Meloni. La realtà – ha spiegato ai conservatori Usa – “è che l’Italia sta crescendo. I dati sull’occupazione sono i più alti di sempre, la nostra economia sta crescendo, le politiche fiscali sono di nuovo sul binario giusto, gli sbarchi illegali sono calati del 60% nell’ultimo anno. E, cosa ancor più importante, stiamo rafforzando la libertà in ogni ambito della vita degli italiani“.
“Nostre economie interconnesse”. Il riferimento al rischio dazi
Accolto da una standing ovation, il discorso di Giorgia Meloni è stato caratterizzato da passaggi particolarmente significativi dal punto di vista dell’attualità politica, come quello sui possibili dazi. “Non c’è bisogno di dire quanto siano interconnesse le nostre economie e quanto gli imprevedibili risultati di uno scontro commerciale farebbero il gioco di altre grandi potenze“, ha evidenziato il premier, con implicito riferimento al colosso cinese. Allargando la propria analisi alla politica internazionale, Meloni ha quindi osservato: “Con Donald Trump non vedremo mai più il disastro visto in Afghanistan. Se non siamo sicuri non possiamo sentirci liberi e quando la libertà è a rischio l’unica cosa da fare è metterla in mano ai saggi, per questo crescono i conservatori e per questo la sinistra è arrabbiata. Con la vittoria di Trump l’irritazione è diventata isteria“.
Le parole sul discorso di Vance
Poi il passaggio sul recente discorso del vicepresidente Usa JD Vance a Monaco. “Le elite di sinistra si sono indignate perché ha giustamente affermato che prima di discutere di sicurezza, dobbiamo sapere cosa stiamo difendendo. Non stava parlando di tariffe o bilance commerciali su cui ognuno difenderà i propri interessi preservando la nostra amicizia“. Inoltre – ha aggiunto Meloni- “Vance stava discutendo di identità, democrazia, libertà di parola. In breve, il ruolo storico e la missione dell’Europa. Molti hanno finto di essere indignati, invocando l’orgoglio europeo contro un americano che osa farci la predica. Ma lasciate che ve lo dica io, da persona orgogliosa di essere europea. Innanzitutto, se coloro che si sono indignati avessero mostrato lo stesso orgoglio quando l’Europa ha perso la sua autonomia strategica, legando la sua economia a regimi autocratici, o quando i confini europei e il nostro stile di vita sono stati minacciati dall’immigrazione illegale di massa, ora vivremmo in un’Europa più forte“.
“Per la sinistra io, Trump e Milei minacce alla democrazia”
“Quando parlano Trump, Meloni, Milei o magari Modi, vengono definiti una minaccia per la democrazia. Questo è il doppio standard della sinistra, ma ci siamo abituati. E la buona notizia è che le persone non credono più alle loro bugie. Nonostante tutto il fango che ci gettano addosso.
I cittadini continuano a votarci perché semplicemente le persone non sono ingenue come le considerano queste ultime. Votano per noi perché difendiamo la libertà“, ha ancora dichiarato il premier italiano nel proprio articolato e applaudito discorso.
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