Bidoni, cambiali e la scalata dei fondi. Il Fantafútbol della cripto-Argentina

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


«Se vai al casinò e perdi, cos’hai da reclamare? È un po’ come giocare alla roulette russa e beccarsi una pallottola». Così Javier Milei commentava, pochi giorni fa, il criptogate che lo ha visto protagonista la sera di San Valentino. Quando, grazie a un suo tweet, la fiammante criptomoneta $Libra prima si gonfiava e poi perdeva l’85% del suo valore, bruciando 107 milioni di dollari e lasciando al verde 44.000 criptotraders.

È un mondo volatile, quello in cui cammina questa nuova Argentina della Libertà, dove le opportunità di “fare l’America”, come dicevano gli emigrati nostrani del secolo scorso, rimandano ancora alla vecchia timba cantata da Carlos Gardel, fatta di azzardo, speculazioni e scommesse. C’è da dire che all’epoca, con il biglietto di sola andata, l’emigrante riceveva un manuale con vitali avvertenze sui diversi malandri in agguato a Buenos Aires: punguistas ghiotti di portafogli, escruchantes artisti dello scasso e, soprattutto, i famigerati cuenteros, attori esperti nel mettere in scena il più teatrale dei raggiri, il cuento del tio.

Una paziente opera di conversazione, fiducia, prestito e infine smaterializzazione, con in tasca il denaro altrui. Niente violenza, solo parole: l’eredità di uno zio ricco in fin di vita, una dritta ai cavalli, un grosso affare sul punto di andare in porto. Pochi rischi e guadagno assicurato, una ricetta sempre attuale: basta un copione ben studiato, la promessa di soldi facili e un vestito stirato con cui fare buona impressione.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Lo Zio Foster

Rodrigo Román Villagra e Diego Valentín Gomez sono due giovani calciatori della prima divisione argentina. Villagra, centrocampista classe 2001, debutta nel Rosario Central a 18 anni, passa al Talleres di Cordoba e poi sbarca nel 2024 al River Plate. Valentín Gomez, difensore classe 2003, è un prodotto del sempre verde vivaio del Velez Sarsfield come il suo ex compagno Santiago Castro, oggi a Bologna. Seguito dal DT albiceleste Lionel Scaloni come possibile sostituto del campione del mondo Lisandro Martinez, Gomez è, o sarebbe, uno degli acquisti invernali dell’Udinese, con cui in teoria ha firmato fino al giugno del 2026.

Eppure, nelle ultime tre settimane, Rodrigo e Valentin si sono allenati da soli, come due ragazzi qualsiasi nel dopo lavoro, senza che i loro nomi siano stati ancora annunciati allo stadio, la domenica, come titolari o riserve. Di Gomez, i giornali argentini dicono che si allenasse nei parchi friulani in attesa che il suo contratto venisse depositato. Villagra invece, è stato riconosciuto e filmato mentre correva le ripetute da solo, lungo le desolate strade di Canning, in provincia di Buenos Aires, con addosso i pantaloncini del River.

In comune, Gomez e Villagra, hanno il fatto che il loro cartellino è stato comprato da un fondo. O meglio, preso a credito da un fondo, e non ancora pagato. O meglio ancora, preso a credito da un manager statunitense che di fondi garantisce di averne, e pure parecchi.

EPA

Si chiama Foster Gillett, e la sua espressione, nelle poche foto in circolazione, ricorda un po’ quella dei procioni che si fingono statue quando colti sul fatto. Fateci caso. Ecco, forse un po’ meno tenero e un po’ più sospetto, lo sguardo di Foster, lo zio d’America del futbol rioplatense, che lo scorso dicembre ha rilevato il Rampla Juniors di Montevideo promettendo di farlo tornare il «terzo grande» dell’Uruguay dopo Nacional e Peñarol.

Bastano 30 anni di gestione, dice lui. Una parabola che ricorda quella di suo padre George, che nel 2007 comprava il Liverpool insieme al texano Tom Hicks, per poi rivenderlo nel 2010, naturalmente indebitato, al New England Sports Ventures.

Bandiera Rosa (la trionferà?)

Il problema è che per ora, i molti, se non troppi milioni di dollari che Foster Gillett deve al River Plate per Rodrigo Villagra (11.5) e al Velez Sarsfield per Valentín Gomez (8.5), tardano ad arrivare. Come non sono arrivati all’Estudiantes di La Plata i 4 milioni del cartellino di Ezequiel Piovi, centrocampista prima piazzato in Ecuador, alla Liga di Quito, e poi tornato in Argentina per mancato bonifico. O ancora, gli 11 milioni con cui il buon Foster dice di voler rimpatriare dalla MLS il fantasista Hernán López Muñoz, nipote di Ana Maria Maradona, sorella di Diego, per consegnarlo a Velez o Estudiantes, vedano un po’ loro, non può mica fare tutto lui.

Così, tra una cambiale e un pagherò, i giocatori rimangono in un limbo, i tifosi vanno in ansia e le malelingue cominciano a sospettare l’ennesima variante del cuento del tio. Ma non vi preoccupate, i soldi ci sono, assicura Foster. Lasciate che i cartellini dei ragazzi vengano a me, poi ci mettiamo a posto.

È solo questa dannata burocrazia statale che ritarda l’entrada dei dollari. A noi lo dici, caro zio. Il fisco, la Banca Centrale, tutti retaggi del nefasto socialismo sudamericano tante volte denunciato da Milei, il Leone della Libertad Avanza che Foster Gillett ha avuto l’onere e l’onore di incontrare alla Casa Rosada a inizio febbraio, insieme a un paio di amici di origine cubana arrivati da Miami: José e Jorge Mas.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Proprietari, insieme a David Beckham, dell’Internazionale di Miami, attuale club di Lionel Messi, allenato da Javier Mascherano, che dal prossimo anno giocherà le partite casalinghe nel paradisiaco stadio-shopping centre di Freedom Park, il Parco della Libertà di Miami.

Libertà a cui il magnate delle telecomunicazioni Jorge Mas Canosa, nato a Santiago di Cuba nel 1939 e padre di Jorge e José Mas, ha dedicato i suoi anni migliori. Al principio, unendosi ai paramilitari che nell’aprile del 1961 provano a invadere Cuba sbarcando nella Baia dei Porci. Poi, creando la Fondazione Nazionale Cubano Americana di Miami, organizzazione anticastrista coinvolta nella serie di attentati avvenuti a L’Avana alla fine del 1997, a pochi mesi dalla visita apostolica di Giovanni Paolo II. Un delicato filo rosa dunque, che dalla sabbia (o dai porci della baia) di Playa Girón, passa da Miami, tinge le maglie dell’Internazionale latina e scende fino alla rosata casa di governo argentina, dove Javier Milei ha potuto finalmente ricevere in dono una camiseta numero 9 (la dieci era finita) firmata con cariño da Leo Messi.

EPA

Juan Domingo Verón

Osservando il panorama, è interessante notare come la prima figura a garantire per l’integrità di Foster Gillett non provenga dalla politica, ma dal pallone: si tratta niente meno che di Juan Sebastian Verón, bandiera e presidente dell’Estudiantes, che da Gillett si è visto pagare la clausola di 15 milioni di dollari per Cristian Medina del Boca Juniors, e quella un po’più fumosa del centravanti Lucas Alario, ex River, Leverkusen, Eintracht e Porto Alegre.

Un matrimonio destinato a durare non meno di 30 anni, quello con Foster Gillett, che in dote dovrebbe portare un capitale di 150 milioni di dollari. Questo almeno assicura Verón, che nonostante tutto sostiene di poter mantenere lo statuto di associazione senza fini di lucro del club stabilita dall’AFA, ed evitare la sua trasformazione in Società Anonima Sportiva (SAD). L’orizzonte verso cui Javier Milei intende spingere il futbol argentino fin dai primi giorni del suo governo.

Una presunta terza via, quella cercata di fronte al conflitto SAD/non SAD, che i sostenitori della Bruja Verón paragonano alla “terza posizione” di Juan Domingo Perón di fronte al bivio capitalismo/marxismo del secondo dopoguerra. In questo caso, da un lato ci sono i falchi che sognano il calcio del primo mondo. Dall’altro, l’inamovibile sfinge del presidente federale Chiqui Tapia, primo vero vincitore del Mondiale 2022, rieletto fino al 2028 e capace di allargare la Prima Divisione a 30 squadre, annullando le retrocessioni, almeno per quest’anno. Sotto il tappeto, rimane il così detto Ascenso, l’inframondo delle sottopagate serie minori, dove si calcola che almeno un quarto dei risultati totali sia prodotto di scommesse online operate dall’Argentina su case del Sudest Asiatico. La vida es una tómbola, de noche y de día.

© Riproduzione riservata



Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link