obiettivo 75 mln di euro per il territorio. Schifani accelera, definite le priorità

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Entro maggio i 9 Comuni del messinese definiranno il piano degli interventi da attuare per non perdere i fondi. In Prefettura confronto coi sindaci

Messina – Entra nel vivo la progettazione degli interventi nell’Area funzionale di Messina con la riunione in Prefettura tra i sindaci dei Comuni coinvolti, il presidente della Regione Renato Schifani (accompagnato dall’assessora al Turismo Elvira Amata) e i dirigenti generali dei dipartimenti regionali della Programmazione, Vincenzo Falgares, e delle Autonomie locali, Salvo Taormina.

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Insieme alla prefetta Cosima Di Stani, al sindaco metropolitano Federico Basile e al dirigente generale Salvo Puccio, Schifani ha effettuato una ricognizione dei Fondi di coesione che si punta a incamerare, dopo l’accordo e la strategia d’area approvata alla Regione nel novembre scorso. L’impegno della Regione è accelerare le procedure dopo aver definito un quadro delle priorità di quelli che sono i progetti più rilevanti, in base a tutta una serie di specifiche. Al tavolo c’erano i sindaci dei 9 Comuni coinvolti, oltre a Messina come capofila: Daniele Laudini per Itala, Antonino Cirino per Rometta, Giuseppe Merlino per Saponara, Gianfranco Moschella per Scaletta Zanclea, Letterio Pistone di Spadafora e il vice sindaco di Alì Terme, Nino Melato. Assenti le rappresentanze di Venetico e Villafranca Tirrena.

I progetti in cantiere

Sul piatto ci sono 75 milioni di euro ( 72,5 milioni di euro più un 15% di premialità) recuperati dai fondi che erano in scadenza e che ora devono trovare cantierabilità concreta entro il maggio prossimo, per interventi di diverso tipo da attuare sui 9 Comuni, che raccolgono una popolazione di circa 250mila abitanti. Tanti gli interventi in corso di attuazione candidati, che riguardano i trasporti locali, il consolidamento e la rigenerazione urbana, fino a progetti a sfondo turistico o socio culturale, che vanno da importi relativamente modesti fino a interventi più complessi da 4, 5 milioni di euro. Basile ha spiegato che il cronoprogramma elaborato dalla Fua (Fondo unico d’amministrazione) prevede una ripartizione della spesa sino al 2028.

Turismo, trasporti, ambiente tra gli assi di intervento

L’indicazione arrivata dal confronto di ieri mattina è che si punterà sugli interventi comprensoriali, che hanno ricadute anche su aree più ampie rispetto ai piccoli Comuni o che vede i Comuni consorziati su progetti di più ampia scala. Come ad esempio quello relativo alla fruibilità turistica dei castelli dei Comuni tirrenici, che prevede di intercettare parte dei flussi turistici del crocierismo, coinvolgendo Atm per la mobilitazione dei visitatori. O, nell’area jonica, quello relativo alla valorizzazione e integrazione degli impianti sportivi.

Ma rientrano in questa programmazione anche gli interventi per l’implementazione della flotta verde di Atm a Messina, lo smart parking e le pensiline intelligenti, così come i progetti per la digitalizzazione, trasversale a tutti i comuni. In concreto gli interventi presentati dai Comuni sono tutti ammessi ed entro maggio va definito un elenco, attraverso una scrematura, che andranno a comporre il piano definitivo, valutando la cantierabilità e la premialità degli stessi interventi.

Schifani: “I fondi ci sono, la scommessa è spenderli”

“I fondi ci sono, tutto sta nella scommessa di poterli spenderli, di canalizzare la spesa definendo un elenco di priorità”, ha spiegato il presidente Schifani alla fine dell’incontro. L’elenco degli interventi in corso di attuazione inseriti dai Comuni è lungo ed è stato allegato al decreto regionale di novembre ma si tratta a questo punto di fare una scrematura, sulla base degli elementi oggettivi legati alla progettualità e sulle priorità individuate oggi in Prefettura e condivise col territorio, per puntare a spendere quanto più possibile dei 75 milioni di euro cui si punta.

Il piano degli interventi entro maggio 2025

Per gli interventi che non troveranno copertura, ha assicurato oggi il dirigente regionale Falgares, si punta a recuperare ulteriori fondi per 60 milioni di euro (potrebbero coprire una trentina di interventi che rimangono esclusi da quelli effettivamente spendibili entro il 2026). Alcuni dei progetti sono intanto già stati finanziati con altre linee progettuali, mentre quelli che non centreranno l’obiettivo del maggio 2025 potranno comunque guardare ad ulteriori finanziamenti, cercare nuove risorse ma contando su una certa valutazione già definita.

La palla passerà ora a Messina come ente capofila che deve effettuare la scrematura delle schede inserite dai Comuni e definire la progettazione definitiva. Intanto la Regione ha promesso un aiuto anche in termini di risorse umane per gli enti locali. “Abbiamo assicurato ai sindaci un rafforzamento degli organici, nell’ultima finanziaria abbiamo stanziato 300 mila euro per le risorse umane”, ha detto Schifani. Si tratta dei 100 mila euro l’anno per tre anni, già destinati alle tre nomine Fua del gennaio scorso.

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