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22 Febbraio 2025

Clamorosa prestazione ad Ancona: primato nei 5000 di marcia con 17:55.65, battuto il 18:07.08 del russo Shchennikov del ’95. Sioli vola a 2,28 nell’alto, il 16enne Inzoli 7,93 nel lungo, Oliveri-asta 5,70

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di Nazareno Orlandi

Meraviglioso Francesco Fortunato agli Assoluti indoor di Ancona. Con 17:55.65 cade dopo trent’anni il record del mondo dei 5000 di marcia su pista, per merito del pugliese allenato da Riccardo Pisani, già medaglia di bronzo agli Europei di Roma nella 20 km e oro con la staffetta ai Mondiali a squadre di Antalya. Sgretolato il primato ufficiale del russo Mikhail Shchennikov (18:07.08) ma anche due prestazioni di altri due russi non riconosciute come record, il 18:03.83 di Sergey Shirobokov e il 18:04.76 di Vasiliy Mizinov del 2022. Frantumato anche il primato italiano di Ivano Brugnetti datato 2007 (18:08.86). Un ritmo infernale, quello imposto da ‘Effe’, maestro della specialità a livello indoor (è l’ottavo titolo al coperto): primo mille in 3:39.6, 7:16.9 ai 2000 metri, 10:54.0 ai 3000, 14:26.2 ai 4000, fantastico ultimo chilometro intorno ai 3:29. “Era un sogno fare almeno il record italiano, è pazzesco che sia venuto il record del mondo! – esulta Fortunato – Il grande Brugnetti ci aveva provato ma non c’era riuscito per un secondo: oggi ho preso due piccioni con una fava. Sono felicissimo, è un grande traguardo per la mia carriera”. Ed è subito l’ora della 20 km: lunedì sera partirà per la Cina in vista della gara di Taicang in programma nella notte tra sabato e domenica. Al PalaCasali completano il terzetto da medaglia gli altri portacolori delle Fiamme Gialle Gianluca Picchiottino (18:50.11) e Riccardo Orsoni (18:56.55). Tra le donne, Federica Curiazzi (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) realizza la migliore prestazione mondiale dell’anno con 12:17.08 nei 3000 di marcia, davanti a Giada Traina (Atl. Livorno) al personale di 12:46.48 e a Sofia Fiorini (Libertas Unicusano Livorno) che si migliora con 12:50.11.

SIOLI +3 CM – Il salto in alto non tradisce agli Assoluti indoor: il 19enne Matteo Sioli oltrepassa 2,28, +3 centimetri sul personale, sotto gli occhi di Gimbo Tamberi tifoso d’eccezione insieme al leader mondiale stagionale Stefano Sottile che aveva rinunciato per un fastidio alla schiena. Una misura con cui il milanese di Paderno Dugnano, allenato da Felice Delaini, sbarca in una nuova dimensione internazionale, ribadendo di essere tra i più talentuosi giovani della ‘cantera’ azzurra: l’anno scorso  ha vinto l’argento ai Mondiali U20 ed è stato eletto rising star dell’Atletica Italiana. Il saltatore dell’Euroatletica 2002, mezzi fisici notevoli, si migliora già con 2,26 alla seconda prova (dopo un percorso netto fino a 2,23) e all’ultimo tentativo si arrampica a 2,28, a soli due centimetri dalla qualificazione diretta per gli Europei indoor di Apeldoorn. Cresce anche Manuel Lando (Aeronautica) che con 2,26 aggiunge un centimetro al personale e a sua volta sfiora il 2,28 (tre errori) e può sorridere pure Federico Celebrin (Trevisatletica) che in un colpo solo spinge il personale da 2,18 a 2,23 e poi si infortuna mentre corre per festeggiare. “Gara molto difficile mentalmente – commenta Sioli – oggi facevo fatica a superare l’asticella ma mi ha aiutato molto il sostegno di Gimbo, e di tutti gli altri compagni in pedana: faccio i complimenti a Lando e Celebrin”.

INZOLI È FUTURO – Sulla scia di Mattia Furlani, il lungo azzurro trova un’altra possibile stella. A sedici anni, e alla prima gara in pedana dell’anno, Daniele Inzoli avvicina già gli otto metri, confermando quanto di buono si era visto nella passata stagione: il 7,93 del PalaCasali (unico salto valido, oltre a cinque nulli) aggiunge tre centimetri al 7,90 dello scorso anno a Savona e colloca il giovane della Riccardi Milano al sesto posto delle liste europee U18 di sempre. Esistessero ancora i ‘record’ italiani indoor nel lungo, questo lo sarebbe: si può comunque parlare di miglior misura di sempre al coperto per un allievo azzurro, con un progresso di 31 centimetri sulla sua prestazione in sala dello scorso anno. Confronti mai semplici, ma, per intenderci, alla stessa età Furlani ha saltato a 8,04 all’aperto, una manciata di centimetri in più. Risolti i problemi fisici che lo hanno condizionato nella seconda parte del 2024, Inzoli è tornato ad allenarsi soltanto a dicembre tra Milano e Bergamo con il nuovo coach Riccardo Longinari, supportato anche dal bronzo olimpico del triplo di Londra 2012 Fabrizio Donato a Castelporziano (Roma). Salta lontano e corre forte, il ragazzo che compirà 17 anni ad agosto (nato il 12-08-2008): due settimane fa il debutto stagionale nello sprint con il titolo allievi de 60 in 6.78. Oggi, una vittoria che profuma di futuro. “Non è stata una giornata semplice, tanti nulli ma era soltanto la prima gara – commenta Inzoli – Comunque il salto buono l’ho ‘messo’, è la mia prima medaglia tra i grandi e sono emozionato e contento. È il risultato di un gran lavoro del team e di tutta la mia famiglia”. Seconda piazza per Leonardo Pini (Cremona Sportiva Atl.

Arvedi, 7,67), terzo Riccardo Mancini (Acsi Campidoglio, 7,55), quarto l’altro fratello Inzoli, Francesco, maglia Fiamme Gialle, autore di 7,54.

OLIVERI TERZO ALLTIME INDOOR – Decolla Matteo Oliveri nell’asta. Giornata di grazia per il sanremese dei Carabinieri che incrementa il personale addirittura di quindi centimetri, fino a 5,70, al primo tentativo, dopo aver superato 5,50 alla terza prova e 5,65 alla seconda. Se si considerano le liste alltime al coperto, solo Giuseppe Gibilisco (5,82) e Claudio Stecchi (5,82) si sono spinti più in alto del 22enne seguito da coach Mario Botto. Guardando anche quelle all’aperto, Oliveri balza al quarto posto: Gibilisco 5,90, Stecchi 5,82, Fabio Pizzolato 5,75. In piena trance agonistica, dà anche l’assalto per due volte senza fortuna a 5,80, ma la prestazione odierna dimostra che sono ormai superati i problemi al polso che l’hanno limitato nelle ultime stagioni. “Con questo 5,70 cambia tutto – le sue parole – Vengo da due anni complicatissimi per l’infortunio al polso. Abbiamo ricominciato da zero, da Torino sono tornato a Sanremo. Ci speravo tantissimo ed è arrivato. E cediamo di salire ancora…”. Seconda piazza per Federico Biancoli (Atl. Riccardi Milano 1946) con 5,25, stessa quota di Simone Bertelli (Fiamme Gialle) che però chiude al terzo posto per aver saltato la misura alla seconda prova.

ALTRI SALTI: IAPICHINO 6,69 – Due salti a 6,69, uno a 6,61 e tre nulli: questo il bottino di Larissa Iapichino (Fiamme Oro) che indossa di nuovo la maglia tricolore del lungo ma senza le misure sperate. La accompagnano sul podio Giulia Riccardi (Gs Trilacum) con il personale di 6,35 ed Elisa Naldi (Carabinieri) con 6,29. Il duello dell’asta tra Roberta Bruni (Carabinieri) ed Elisa Molinarolo (Fiamme Oro) si risolve in favore di Bruni, capace di 4,58 alla terza prova, prima di tre errori a 4,68. Molinarolo è seconda con 4,48, terze a pari merito Maria Roberta Gherca (Aeronautica) e Virginia Scardanzan (Atl. Silca Conegliano) con 4,30.

OSTACOLI: CARMASSI 8.02 – Giada Carmassi (Esercito) tiene fede al ruolo di favorita nei 60 ostacoli, con 8.02, a soli due centesimi dal personale siglato in questa stagione invernale e ormai stabile intorno alla soglia degli otto secondi. Senza storia la finale che vede sul podio anche Alice Muraro (Aeronautica, 8.14) e Angelika Wegierska (Atl. Firenze Marathon, 8.28), quarta Elisa Di Lazzaro (Carabinieri) con 8.30 dopo l’8.17 della batteria. Più combattuta la finale maschile che necessita del fotofinish per il verdetto: soltanto 5 millesimi dividono il neo campione italiano Nicolò Giacalone (Atl. Biotekna) e Hassane Fofana (Fiamme Oro) entrambi sul traguardo a 7.82. Un soffio. Terzo Oliver Mulas (Athletic Club 96 Alperia) con 7.88.

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1500: CAVALLI E RIVA – L’operazione doppietta di Ludovica Cavalli (Bracco Atletica) e Federico Riva (Fiamme Gialle) comincia dai 1500 metri. Cavalli scappa via nel giro conclusivo (4:11.37 al traguardo) e piega la resistenza di Laura Pellicoro (Bracco Atletica, 4:12.76) e Micol Majori (Pro Sesto Atl. Cernusco, 4:15.66). In una gara maschile più tattica, Riva (3:54.37) deve faticare per avere la meglio di Simone Valduga (Aeronautica, 3:55.04) che parte lungo sulla campana dell’ultimo giro ma viene rimontato nei metri finali, con Joao Bussotti (Esercito) terzo in volata con 3:55.09.

VERSO LE FINALI – Domenica sarà il giorno decisivo per i 400 metri, iniziati oggi con le batterie. Miglior tempo al femminile per la primatista italiana indoor Alice Mangione (Esercito), facile in 52.57. Sotto i 53 secondi chiude anche Ayomide Folorunso (Fiamme Oro, 52.94). Tra gli uomini, si fa notare Matteo Raimondi (Pro Sesto Atl. Cernusco) con 47.06, un centesimo meglio di Luca Sito (Fiamme Gialle), 47.07 nel primo round senza forzare. Nella seconda giornata, domenica, si assegnano in totale 15 titoli. Focus sul peso maschile con la sfida tra Leonardo Fabbri (Aeronautica) e Zane Weir (Fiamme Gialle), e sui 60 metri al femminile con Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre).

BIGLIETTI – Sono in vendita i biglietti per assistere agli Assoluti indoor del PalaCasali: i tagliandi possono essere acquistati online su TicketOneQUI tutte le info.

DIRETTA TV – Gli Assoluti indoor di Ancona saranno trasmessi in diretta tv su RaiSport sabato dalle 13.25 alle 15, domenica dalle 14.30 alle 16. Le gare non trasmesse in diretta Rai saranno in streaming su www.atleticaitaliana.tv e sull’app Sportface disponibile negli store digitali: sabato dalle 12.30 alle 13.25 e dalle 15 alle 18, domenica dalle 13 alle 14.30 e dalle 16 alle 18.30.

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Matteo Sioli (foto Grana/FIDAL)



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