Il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica risponde alla lettera aperta che Piero Michele Atzori aveva rivolto al Capo dello Stato per evidenziare le opacità e le disfunzionalità del sistema riguardo alle migliaia di peculati commessi da Roberta Barabino, ex amministratrice di sostegno, ora condannata, a danno di circa cinquanta persone amministrate, tra le quali vi è anche Maria Antonietta Atzori, sorella di Piero Michele. Dopo aver espresso vicinanza umana per la vicenda familiare, dal Segretariato comunicano «che il Capo dello Stato non dispone, in base al dettato costituzionale, di alcuno strumento di intervento sulla questione rappresentata», e che la competenza è del Parlamento e del Governo. Ragion per cui, ora la lettera aperta è stata inviata alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni.
Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia di una lettera aperta rivolta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella da Piero Michele Atzori, ex docente di liceo e fratello di Maria Antonietta, un tempo dirigente ospedaliera, ora donna con disabilità sottoposta ad amministrazione di sostegno. Piero e Maria Antonietta Atzori sono coloro che, con un proprio esposto, hanno fatto emergere la terribile vicenda che il 17 luglio 2024, al termine di un processo con rito abbreviato svoltosi presso il Tribunale di Nuoro, ha portato Roberta Barabino, ex amministratrice di sostegno di Oliena (Nuoro), ad essere condannata a sette anni e otto mesi di reclusione. Peculato, falso e autoriciclaggio per aver utilizzato i soldi dei propri amministrati, 591.109,58 euro, per fini impropri e personali: questi i reati ascritti alla donna. Nello stesso processo è stato condannato a tre anni e dieci mesi per riciclaggio anche il marito di Barabino, Graziano Coinu. Maria Antonietta Atzori è una delle vittime delle ruberie di Barabino, e quello che si è concluso nel luglio 2024 (che ha riguardato sei persone, tra cui, appunto, Maria Antonietta Atzori) è stato solo il primo di una serie di processi intrapresi dalle parti lese. «Le indagini della Polizia Giudiziaria (PG) hanno finora portato alla luce migliaia di peculati commessi dal 2017 a danno di circa cinquanta persone. I processi con rito abbreviato, iniziati a metà del 2024, si succedono», scrive Piero Atzori nella lettera.
La lettera aperta si presenta come un testo argomentato e documentato che, ripercorrendo le tappe di questa dolorosa vicenda, mette in luce le opacità e le disfunzionalità di un sistema – sia pubblico (per quel che attiene alla predisposizione/gestione degli istituti di tutela giuridica, nonché all’amministrazione della giustizia), sia privato (per la parte di competenza degli istituti di credito) – che allo stato attuale, con ogni evidenza, non è in grado di prevenire l’abuso né di tutelare/risarcire chi quell’abuso l’ha subito. Il testo integrale della lettera aperta del 14 febbraio 2025 è disponibile a questo link, mentre una sua presentazione è contenuta nella nota denominata Amministrazione di sostegno: le colpe di chi ruba e le responsabilità dello Stato (del 17 febbraio 2025).
Ebbene, il 21 febbraio 2025 Piero Atzori ha ricevuto un riscontro dall’Ufficio per gli Affari dell’Amministrazione della Giustizia del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica. La risposta, a firma del dott. Carmelo Barbieri (Direttore dell’Ufficio), contiene il seguente testo: “Gentile signor Atzori, rispondo all’istanza da lei inviata al Presidente della Repubblica, nell’interesse di sua sorella Maria Antonietta. Desidero innanzitutto esprimerle umana vicinanza per la difficile situazione familiare da lei descritta. Devo purtroppo comunicarle che il Capo dello Stato non dispone, in base al dettato costituzionale, di alcuno strumento di intervento sulla questione rappresentata. Essa appartiene, infatti, alla competenza del Parlamento e del Governo. Non risulta pertanto possibile adottare in questa sede alcun provvedimento in merito alla vicenda rappresentata. Con i migliori saluti».
In ragione di questa comunicazione, Piero Atzori ha inviato la medesima lettera aperta alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. (S.L.)
Per informazioni: Piero Atzori: pm.atzori@gmail.com
Vedi anche:
Amministrazione di sostegno: le colpe di chi ruba e le responsabilità dello Stato, «Informare un’h», 17 febbraio 2025.
Piero Atzori, Amministrazione di sostegno, le falle del sistema attraverso le quali passa il peculato, «Informare un’h», 25 marzo 2024.
Amministrazione di sostegno, doveva essere un abito su misura… invece, «Informare un’h», 18 febbraio 2022.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema della “Tutela giuridica”.
Ultimo aggiornamento il 22 Febbraio 2025 da Simona
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