Al via il bando per il sostegno al vitivinicolo, scadenza il 30 aprile

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Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


Con delibera di giunta della Regione Emilia-Romagna, il 17 febbraio, è stato pubblicato l’avviso pubblico relativo agli investimenti finanziabili con il programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo per l’annualità 2025- 2026. Ne dà notizia Confagricoltura Piacenza. Sono due le misure: una riservata alle imprese che trasformano e/o commercializzano prodotti vitivinicoli (destinataria del 60% dei finanziamenti disponibili), la seconda alle aziende agricole di base (a cui andrà il 40% dei fondi); per entrambe la scadenza per la presentazione delle domande di sostegno è il 30 aprile alle ore 13:00. Gli investimenti finanziati dal bando devono essere realizzati sul territorio della regione Emilia-Romagna.

“L’intensità dell’aiuto varia in funzione della dimensione aziendale – spiega Roberta Bettuzzi responsabile dell’Ufficio Investimenti di Confagricoltura Piacenza – 40% per le microimprese, piccole e medie imprese; 20% per imprese intermedie; 19% per grandi imprese. La soglia massima del progetto è stata alzata a due milioni di euro mentre l’investimento minimo è di 10mila euro”. L’aiuto finanziario è concesso a imprese che svolgono almeno una delle seguenti attività: produzione di mosto da uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse prodotte, acquistate o conferite da soci, anche ai fini della sua commercializzazione; produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti da soci, anche ai fini della sua commercializzazione; elaborazione, affinamento e/o confezionamento del vino, conferito da soci e/o acquistato, anche ai fini della sua commercializzazione; sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti; produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori, qualora la domanda sia volta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione. Non rientrano in queste categorie di beneficiari coloro che lavorano prevalentemente (più del 50% delle uve trattate) prodotti in conto lavorazione.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

“Sono ammissibili a sostegno – dettaglia Bettuzzi – le spese per investimenti materiali e immateriali per: costruzione/ristrutturazione di immobili strumentali allo svolgimento delle attività, con esclusione degli interventi che riguardino punti vendita non attigui alla sede di lavorazione delle uve e/o vino; la spesa ammissibile per quest’attività non può superare il 70% dell’importo totale degli investimenti con esclusione della voce relativa alle spese tecniche; acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature specifici per l’attività di trasformazione e/o commercializzazione; arredi ed allestimenti finalizzati alla funzionalità di punti vendita diretta al consumatore finale dei prodotti aziendali; la spesa massima ammissibile per questa azione è pari a € 80.000; creazione e/o implementazione di siti internet, finalizzati all’e-commerce; acquisto di software per la gestione delle operazioni di cantina; spese tecniche, quali onorari di professionisti e consulenti, direttamente riconducibili agli investimenti proposti nel limite del 5% del costo complessivo del progetto”.

Le aziende agricole di base dovranno possedere una superficie minima di vigneto di 3.5 ha quale risultante dallo schedario vitivinicolo. La spesa ammissibile è determinata in misura proporzionale alla superficie a vigneto calcolando 80mila euro di spesa ammissibile per ettaro di vigneto posseduto e risultante dallo schedario vitivinicolo. “Gli obiettivi della misura sono confermati – conclude Bettuzzi – aumentare il valore aggiunto delle produzioni, favorire l’innovazione e l’introduzione di tecnologie innovative, migliorare i risparmi energetici e l’efficienza energetica globale, valorizzare le produzioni di qualità. I progetti presentati possono essere annuali, con pagamento del saldo nell’esercizio finanziario 2025/2026. oppure biennali con pagamento dell’anticipo nel 2025/2026 e saldo con svincolo della fideiussione nel 2026/2027. L’ufficio è a disposizione degli interessati”.





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