Quanto può valere il tempo risparmiato per una piccolissima percentuale di persone se questo privilegio comporta danni ingenti all’ecosistema? La domanda è lecita e inevitabile leggendo i nuovi progetti di aerei supersonici in fase di sviluppo da parte di alcune società dagli Stati Uniti alla Cina. Tutti questi velivoli estremi prototipali (o concettuali) sono in grado di coprire distanze intercontinentali in un tempo di solito necessario per viaggi di media gittata o persino domestici. Una delle aziende più attive è la Boom Supersonic con due mezzi che promettono faville. Il primo è un jet col nome in codice XB-1 che potrebbe sulla carta collegare Londra a New York in un tempo record inferiore alle 3 ore e il secondo è un mezzo più grande chiamato Overture che potrebbe riportare in auge i voli aerei super veloci che hanno reso immortale l’iconico Concorde. Il lato d’ombra di queste innovazioni riguarda però l’inquinamento: volare a velocità supersoniche richiede infatti un’ingegneria estrema del mezzo, ma soprattutto un utilizzo gargantuesco di carburante fino a 7 volte di più di un normale aereo di linea che già di suo inquina non poco. Inevitabilmente, gli ipotetici prezzi dei biglietti sarebbero altrettanto siderali.
La nuova era dei voli supersonici
È da tempo che si parla di riprendere il filo ormai interrotto dei voli supersonici per collegare località molto lontane tra di loro in tempi record. Risulta infatti davvero suggestivo ricordarsi come una tecnologia di circa mezzo secolo fa fosse già in grado di soddisfare questa richiesta come nel caso del Concorde. Il celebre velivolo franco-britannico riusciva a annullare le distanze sfrecciando ad altitudini circa doppio rispetto ai normali aerei (15.000 metri) abbattendo la barriera del suono abbondantemente, dato che poteva superare Mach 2 e mantenere una velocità di crociera di ben 2.179 km all’ora, con i passeggeri a osservare la curvatura terrestre dai piccoli finestrini. Boom Supersonic Overture si ispira profondamente al Concorde con la sua livrea affilata, una lunghezza di 61 metri, ali corte e uno spazio decisamente ridotto rispetto a quanto si è abituati, visto che ricorda più da vicino un piccolo velivolo per voli domestici, di poche centinaia di chilometri. In realtà, questo jet potrebbe sulla carta oltrepassare gli oceani in poche ore e collegare capitali tra continenti in tempi ora impensabili.
Nello specifico, la promessa è quella di sorvolare l’Atlantico in meno di tre ore collegando Londra nel Regno Unito a New York negli Usa oppure addirittura il Pacifico da Seattle negli Usa a Tokyo in Giappone in quattro ore e mezza e in entrambi gli esempi le tempistiche sarebbero meno della metà di quelle attuali. Il velivolo in questione può ospitare a bordo da 64 a 80 passeggeri con un costo del biglietto che viene stimato come ben superiore alle prime classi dei voli tradizionali. La velocità di crociera sarebbe di 1,7 Mach, con un’autonomia di 7.867 km e un’altitudine operativa di oltre 18.000 metri. Tre grandi compagnie aeree come American Airlines, United Airlines e Japan Airlines avrebbero piazzato una prenotazione di oltre un centinaio di velivoli portandosi avanti per questa possibile nuova rivoluzione dei trasporti. La previsione è che questi aerei supersonici potrebbero solcare i cieli fra meno di 5 anni nel 2029 coprendo circa 600 rotte in tutto il globo.
I lati oscuri dei voli supersonici
Spesso la tecnologia può migliorare la qualità della vita o addirittura salvarla, ma in questo caso porta con sé importanti conseguenze dato che per raggiungere queste velocità spaventose è necessario bruciare molto più velocemente una quantità di carburante ben superiore a quella richiesta dagli aerei tradizionali, fino a ben sette volte tanto secondo le stime per esempio riportate dal magazine tecnologico del Mit di Boston. Questo consumo abnorme comporta naturalmente un’emissione di CO2 e di altre sostanze come azoto e zolfo, a tutto svantaggio dell’ambiente. Peraltro, viaggiando nella stratosfera dove l’aria è più rarefatta, queste emissioni sono ancora più pericolose. Ci sono progetti paralleli per calmierare questo fenomeno integrando in parte carburanti alternativi ricavati da fonti biologiche come per esempio quello noto come Saf, che è ottenuto spesso anche da prodotti di scarto. Overture è pienamente compatibile, ma al momento questa soluzione è estremamente costosa e, quindi, poco conveniente.
Un altro evidente contro di questo progetto è quello della sicurezza, dato che purtroppo è ben noto come il Concorde sia stato dismesso anche a causa del disastroso incidente del 2003, avvenuto in una fase calante del glorioso aereo accusato di essere troppo costoso e inquinante. E rumoroso con quei bang supersonici dovuti da superamento della barriera del suono che causano onde d’urto ormai vietate in aree abitate, un’altra difficoltà da affrontare per i nuovi progetti. Il tempo ci darà risposte sulla fattibilità di questa tecnologia, ma c’è già che si spinge oltre come un prototipo cinese in grado di spingersi fino a 20.000 m di altitudine, a una velocità addirittura Mach 4 e con atterraggi e decolli verticali come un razzo per collegare Pechino a New York in appena due ore.
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