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L’Uisp aderisce alla campagna di Caterpillar M’illumino di meno

Un’edizione extra large, dal 16 al 21 febbraio, e sempre più europea, per la campagna che da 21 anni promuove il risparmio energetico

 

Nel 2025, per la sua XXI edizione, M’illumino di meno si allunga e dura una settimana, dal 16 al 21 febbraio: perché un giorno solo non basta più per raccontare la partecipazione di migliaia di persone, scuole, città, aziende, associazioni e comunità.

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Anche l’Uisp aderisce all’iniziativa promossa da Caterpillar, la storica trasmissione di Rai Radio2: a partire da domenica 16 febbraio, Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, Caterpillar celebra gli spegnimenti dei palazzi istituzionali, delle piazze, dei monumenti e dei municipi, poi per tutta la settimana seguente, fino a venerdì 21 febbraio, verranno dati voce e spazio alla grande comunità di M’illumino di meno. Verranno raccontate le migliaia di azioni per il risparmio energetico e la transizione ecologica messe in campo dagli ascoltatori e dalle ascoltatrici.

“Quando nel 2005 fu lanciata l’iniziativa per celebrare l’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, la dimensione del problema della sostenibilità ambientale, benché già nel pieno della sua esplosione, cominciava a diventare argomento di diffusione di massa, e non solo per politici e tecnici addetti ai lavori – spiega Francesco Turrà, responsabile Politiche ambientali Uisp – Oggi, 20 anni dopo, al netto della giusta e anzi doverosa adesione a iniziative di questo genere, occorre anche domandarsi quanto effettivamente rappresentano uno strumento di sensibilizzazione e azione e quanto invece prestino il fianco a operazioni di greenwashing, non solo delle grandi industrie ma anche delle nostre coscienze. E l’iniziativa di quest’anno aggiunge, infatti, un importante elemento di discussione che vale la pena evidenziare: la sostenibilità ambientale è sicuramente un fatto di scelte, oltre che di impostazione iniziale; riciclare e consumare meno energia è un aspetto importante, ma non esaurisce il ventaglio delle azioni da compiere per adottare stili di vita sostenibili. Quest’anno M’illumino di meno accende i riflettori sul fast fashion che, insieme al commercio digitale in generale, rappresenta uno degli aspetti maggiormente impattanti sul tema della sostenibilità ambientale, dal packaging al trasporto delle merci, per finire all’aspetto più inquinante, ovvero lo smaltimento delle milioni di tonnellate di indumenti di scarsissima qualità che ogni giorno invadono angoli di mondo”.

Proprio su questo tema, dal 21 al 23 febbraio, in concomitanza con la fashion week, è in programma lo Sfashion week-end, il festival sui lati oscuri della moda. Si discuterà attraverso talk e laboratori di uno dei settori che più incide, negativamente, sulla giustizia sociale e climatica. Tre giorni per riflettere sulle distorsioni e le problematiche che affliggono uno dei settori più impattanti a livello globale, ma anche per costruire reti e strategie collettive di attivazione per cambiare il sistema, a partire dall’ordine del discorso. Organizzato da Fair e dalla campagna Abiti Puliti, in collaborazione con numerose organizzazioni della società civile italiana, l’obiettivo è dare ai giovani strumenti di azione concreti. Altreconomia, media partner dell’evento ha realizzato un approfondimento sull’iniziativa che trovate a questo link.

“Da questo punto di vista, risulta quindi evidente che “adeguare” i nostri comportamenti non basta – conclude Turrà – la narrazione della sostenibilità ambientale deve evidenziare che iniziative del genere non devono essere eventi spot che ci ricordano che c’è un problema da affrontare, ma momenti di confronto in cui, partendo dalle buone pratiche messe in campo, si procede a modificare il paradigma dell’agire, consapevoli che lo stile di vita iper-consumistico e iper-individualistico che caratterizza i tempi moderni non è compatibile con le esigenze di sostenibilità ambientale. È su questo tema, ossia riportare le relazioni e gli stili di vita a modelli più cooperativistici, che lo sport sociale Uisp e la sua avanguardistica sensibilità sul tema ambientale, rappresentano un valore concreto da diffondere per raggiungere sempre di più comportamenti e stili di vita sostenibili”.

(Fonte: Uisp Nazionale)


pubblicato il: 20/02/2025 | visualizzato 68 volte



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