Suicidi nel Mondo: Un Fenomeno Allarmante con Dati Sconcertanti e Differenze di Genere

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Ogni anno, il suicidio rappresenta una delle principali cause di morte a livello globale, con circa 740.000 vittime. Questo drammatico fenomeno si verifica in media ogni 43 secondi, evidenziando una crisi sanitaria e sociale che richiede attenzione. Secondo uno studio condotto dall’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington e pubblicato su The Lancet Public Health, i dati analizzati dal 1990 al 2021 mostrano un quadro complesso e allarmante, con milioni di persone che sopravvivono a tentativi di suicidio e necessitano di cure ospedaliere.

Differenze di genere nei tassi di suicidio

Un aspetto cruciale emerso dalla ricerca è la marcata differenza di genere nei tassi di suicidio. Sebbene le donne siano più propense a tentare il suicidio, gli uomini muoiono a un tasso doppio rispetto alle donne. I tentativi di suicidio maschili portano al decesso tre volte più spesso. A livello globale, circa il 10% degli uomini che si suicidano utilizza armi da fuoco, mentre solo il 3% delle donne ricorre a questo metodo. Questi dati suggeriscono che le modalità di suicidio e i fattori di rischio possono variare significativamente tra i due sessi, richiedendo approcci di prevenzione differenziati.

Un calo significativo dei tassi di suicidio

Nonostante la gravità della situazione, ci sono segnali incoraggianti. Tra il 1990 e il 2021, il tasso di mortalità per suicidio è diminuito da 15 a 9 decessi ogni 100.000 abitanti, con una riduzione complessiva del 40%. Le politiche di prevenzione e gli interventi mirati hanno avuto un impatto positivo, portando a un calo del 50% tra le donne e del 34% tra gli uomini. Questo progresso dimostra che, con le giuste strategie, è possibile affrontare e ridurre il fenomeno del suicidio.

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Variazioni regionali nei tassi di suicidio

Tuttavia, non tutte le regioni del mondo hanno mostrato lo stesso andamento. In Asia orientale, e in particolare in Cina, il tasso di suicidio è diminuito del 66%. Al contrario, in America Latina Centrale, il fenomeno è in aumento, con un incremento del 39%. Il Messico, in particolare, ha visto un aumento del 123% tra le donne. Anche l’America Latina Andina ha registrato un incremento del 13%, con l’Ecuador in prima linea. In Nord America, i tassi sono aumentati del 7%, con gli Stati Uniti che mostrano un incremento del 23% tra le donne. Questi dati evidenziano l’importanza di considerare il contesto culturale e socioeconomico nella lotta contro il suicidio.

Il suicidio come causa di morte

Nel 2021, il suicidio è stato classificato come la ventunesima causa di morte a livello globale, superando malattie come l’HIV/AIDS. Le regioni con i tassi di mortalità più elevati includono l’Europa orientale e l’Africa subsahariana meridionale e centrale, con gli uomini che risultano maggiormente colpiti. In Europa orientale, il tasso di mortalità per suicidio è il più alto al mondo, mentre in Asia meridionale si registra l’incidenza più elevata tra le donne. Questi dati sottolineano la necessità di interventi mirati e di una maggiore consapevolezza del problema.

Fattori di rischio e vulnerabilità

Diversi studi hanno identificato fattori di rischio significativi per il suicidio. Le vittime di violenza, abusi sessuali e traumi infantili sono particolarmente vulnerabili, così come coloro che vivono in condizioni di povertà o emarginazione sociale. L’accesso a mezzi letali, come armi da fuoco e pesticidi, è spesso correlato a un aumento dei suicidi. Negli Stati Uniti, oltre la metà dei suicidi maschili e circa un terzo di quelli femminili avviene con armi da fuoco. Le donne, invece, tendono a utilizzare metodi come l’avvelenamento o l’overdose, che presentano tassi di sopravvivenza più elevati.

L’età media delle vittime di suicidio

Un altro aspetto interessante riguarda l’età media al momento del suicidio, che è aumentata nel corso degli anni. Nel 1990, l’età media delle vittime era di 43 anni per gli uomini e 42 per le donne. Nel 2021, questi valori sono saliti rispettivamente a 47 e quasi 47 anni. Le regioni con l’età media più alta per il suicidio sono l’Asia orientale, dove gli uomini muoiono mediamente a 58 anni e le donne a 60. In Oceania, invece, l’età media si abbassa a 36 anni per gli uomini e 34 per le donne. Questi dati offrono una prospettiva importante per comprendere il fenomeno e sviluppare strategie di intervento adeguate.



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