Lamezia, 49° anniversario della scomparsa del senatore Armando Scarpino

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Il 20 Febbraio del 1976 veniva a mancare a Roma il Prof. Sen. Armando Scarpino.
La figura di Armando Scarpino occupa sicuramente un posto particolare nel panorama
politico lametino e non solo. Ordinario di Lettere Classiche, Armando Scarpino, più volte
Consigliere Comunale, fu eletto per il P.C.I. la prima volta al Senato della Repubblica nel
1963 (IV Legislatura), insieme all’Avv. Arturo Perugini, eletto per la D.C., e la seconda
volta nel 1972 (VI Legislatura), anno in cui fu anche eletta, sempre nelle file del P.C.I., la
Prof.ssa Graziella Riga alla Camera dei Deputati. L’attività parlamentare di Armando Scarpino è stata intensissima, ma non fece mai mancare il suo apporto alla sua terra a cui era molto legato. Schierandosi sempre dalla parte dei più deboli, Scarpino si spese intensamente per l’occupazione delle terre del latifondo, per la lotta contro l’analfabetizzazione, per il diritto al lavoro, allo studio, alla salute. Profuse intenso
impegno affinché Lamezia Terme fosse sede universitaria ed importante fu il suo contributo per la realizzazione dell’Aeroporto. Da membro del C.D.A. dell’Ospedale Civile di Lamezia Terme, durante la Presidenza Tomaino, unico rappresentante del P.C.I., contribuì molto al funzionamento della Sanità a Lamezia Terme e del suo Circondario, considerata allora la migliore dell’intera Regione Calabria. Determinante fu il suo contributo per il miglioramento dell’Ospedale Civile, per la realizzazione dell’Unità Coronarica e del Nuovo Ospedale, i cui lavori dopo la sua scomparsa si arrestarono per diversi anni. Armando Scarpino era uomo di grande cultura, specchiata onestà, profonda umanità e capace di uno sguardo politico molto ampio. La sua convinzione che il P.C.I. dovesse aprirsi al mondo cattolico e le sue varie critiche ai non pochi errori commessi nei
paesi oltre cortina ne dimostrano sicuramente alcune tra le tante sue intuizioni.
Conseguenza della sua apertura ai Cattolici fu l’intesa tra il P.C.I. e la D.C., al governo di
Lamezia Terme con il Sindaco Dott. Vittorio Esposito, che portò probabilmente per la
prima volta in Italia alla realizzazione del Compromesso Storico, mai attuato nel Paese
anche in seguito al successivo assassinio di Aldo Moro. Dalle testimonianze ricevute, la figura di Armando Scarpino risulta molto amata dai suoi studenti, con cui aveva un rapporto assolutamente aperto, dialettico e poco dogmatico, e molto stimata anche dai suoi
avversari politici. Si spense a Roma il 20 Febbraio del 1976 dopo una seduta al Senato,
aveva appena compiuto 54 anni il 12 Febbraio. La sera della partenza per Roma, nonostante non stesse benissimo, a nulla valsero le esortazioni della moglie Rosetta per evitare che in quell’occasione si recasse al Senato. Armando Scarpino non avrebbe mai potuto mancare ad un appuntamento parlamentare che riguardava il rapporto del P.C.I. con la D.C. di Aldo Moro. Di fatto, si trattava di un nuovo futuro per il Paese. Il resto della storia è ben noto. Quest’anno si vuole ricordare un Disegno di Legge che ha letteralmente anticipato i tempi e che fu dovuto all’analisi ed all’intuizione della moglie di Armando Scarpino, la Prof.ssa Albertina Barilaro, più nota come “Rosetta”. Albertina Barilaro, insegnante di Educazione Fisica nella Scuola Pubblica per oltre 42 anni, ha fondato e
diretto l’A.P.D. Gascal, la prima palestra privata di Nicastro, ora Lamezia Terme, oggi unica affiliata alla Federazione Ginnastica d’Italia (F.G.I.) senza soluzione di continuità agonistica, sin dal 1964. Con un curriculum di assoluto rilievo sia in ambito agonistico scolastico che in quello nazionale della Ginnastica Federale ha introdotto tra le prime nel Sud Italia ed indiscutibilmente per prima in Calabria la Ginnastica Ritmica, dall’inizio della sua comparsa tra le Discipline della Ginnastica Federale. La sua opera divulgativa ed agonistica nella Ginnastica Ritmica con l’A.P.D. Gascal ha portato alla ribalta nazionale ed internazionale la Città di Lamezia Terme. Ma, al di là di ogni risultato agonistico e sportivo, la Prof.ssa Barilaro sosteneva fortemente che attraverso lo Sport soprattutto le Donne potessero sempre più emanciparsi e realizzarsi. La Prof.ssa Barilaro era convinta in una profonda modifica del Piano di Studi dell’I.S.E.F. (Istituto Superiore di Educazione Fisica), carente, a suo avviso, di alcuni insegnamenti determinanti per affrontare in maniera più esaustiva aspetti trascurati. Nell’ambito Federale della Ginnastica Nazionale
si vociferava da tanti anni di un disegno di legge relativo ad una modifica del Piano di Studi dell’I.S.E.F. suggerito dalla Prof.ssa Barilaro al suo coniuge, il Sen. Scarpino. Ed ecco che nell’Archivio del Senato della Repubblica è stato individuato: IV Legislatura – Disegno di Legge 1605 “Riordinamento degli studi superiori di educazione fisica e riorganizzazione dei servizi di educazione fisica e del personale insegnante”, con primo firmatario, il Sen. Armando Scarpino e secondo firmatario, il Sen. Remo Salati, presentato alla Presidenza del Senato della Repubblica il 30 Marzo 1966. Il documento è di assoluta attualità. Oltre all’analisi di alcuni tra i più importanti sistemi educativi dell’Europa
Occidentale ed Orientale e degli Stati Uniti d’America, ben più avanzati del nostro,
fondamentale appare il coinvolgimento delle Facoltà di Lettere e di Medicina per la
preparazione del rinnovato Piano di Studi. Particolare attenzione viene rivolta ai diversamente abili ed alle ulteriori qualifiche a cui possono accedere i precedenti diplomati
I.S.E.F., poiché viene proposta, attraverso l’integrazione di alcuni insegnamenti atti a
migliorare il Piano di Studi, la sostituzione del Diploma di Laurea Triennale con la Laurea
Quadriennale o Magistrale, atta a garantire espressamente pari dignità di ruolo agli insegnanti di Educazione Fisica, da sempre considerati una categoria “minore”. L’attuale
Laurea in Scienze Motorie è stata istituita nell’Anno accademico 1999-2000 “appena” 34
anni dopo il DdL 1605/1966 suddetto. Alla luce dei nuovi studi è ben noto quanto oggi
l’attività motoria sia considerata molto importante per la crescita cognitiva e fisica e per il mantenimento funzionale dei soggetti di ogni età. E’ necessario precisare che, dal punto di
vista storico, il valore dell’Educazione Fisica celebrata nel Ventennio, non solo per la sua
efficacia ma anche per la forza della propaganda del Regime, era stata volutamente misconosciuta dai Padri Costituenti per evitare “rigurgiti” o “nostalgie” passate. Non a caso, solo dal 20 settembre 2023, con con la modifica dell’Art. 33, in vigore dal 20 Ottobre 2023, lo Sport ha il suo riconoscimento nella Costituzione Italiana: “La
Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. La Prof.ssa Albertina Barilaro ed il Prof. Sen Armando Scarpino, liberi da qualunque impostazione ideologica e dogmatica
hanno precorso la necessità di un riordinamento del corso di Studi dell’I.S.E.F. di 34 anni,
fino all’istituzione della Facoltà di Scienze Motorie che contiene parte delle istanze del
suddetto DdL 1605/1966. E’ il contributo di due brillanti insegnanti, legati alla loro terra,
che hanno proposto il miglioramento di un Piano di Studi di una Facoltà Statale Pubblica
affinché, senza ricorrere a Scuole Private come oggi spesso accade, anche i meno abbienti
potessero accedere ad un sistema di insegnamento in linea con i più importanti d’Europa e del Mondo, senza indulgere sul rigore morale, civile e professionale per il conseguimento di una Laurea Magistrale in Educazione Fisica, materia fondamentale per una società evoluta, esprimendone al meglio la dignità professionale. Chi scrive sottolinea
puntualmente il totale distacco parentale ponendosi dalla parte della gente comune, dei
conoscenti, dei cittadini, cercando di rispettare massivamente la verità storica e documentale ma sentendo fortemente il dovere di darne testimonianza. In occasione di questa ricorrenza, si vogliono ricordare anche tutti gli amici, i compagni, i sostenitori, i militanti, gli avversari del Sen. Armando Scarpino, tra cui, l’Avv. Sen. Arturo Perugini, e tutti coloro, che da posizioni diverse, hanno difeso valori la cui mancanza è causa probabilmente dell’attuale crisi morale e civile. Lamezia Terme ha bisogno di un percorso
nuovo anche di fronte all’opera di donne ed uomini che nei loro campi hanno contribuito
all’emancipazione di questa terra, spesso dando molto senza nulla pretendere, al di là di
ogni orientamento, religioso, ideologico e partitico. La Politica nel senso più nobile del
termine è ormai da troppo tempo mortificata e violentata, facendo dimenticare ciò che
Lamezia Terme ha rappresentato e può ancora rappresentare per il Paese. Aspettiamo con
fiducia tutti coloro che quella Politica vorranno farla propria anche alla luce di un passato
che serve indispensabilmente al presente ed al futuro.



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