Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni – Settima edizione
Il 1° ottobre 2024 prende avvio la settima edizione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni che coinvolgerà 2.530 Comuni e circa 1 milione di famiglie. Il Censimento permanente […]
21 Febbraio 2025
Tra i provvedimenti che il prossimo consiglio comunale di venerdì 21 febbraio dovrà votare, ci sono anche le modifiche al regolamento Imu del comune di Santa Croce sull’Arno. Nessuna variazione dal punto di vista contributivo, in tal senso rimarrà quanto stabilito dall’amministrazione Giannoni in precedenza. Le modifiche infatti andranno a chiarire alcuni aspetti normativi in materia di accertamento, come previsto dalla legge che consente ai comuni di intervenire sui regolamenti e l’assessore al bilancio Renato Rusconi ha deciso di andare ad agire prevalentemente, per fare chiarezza sull’articolo 21 e 22 del regolamento attuale, la dove si parla di poteri del comune e dell’attività di controllo e accertamento. “I comuni – dice Rusconi – possono disciplinare con regolamento le proprie entrate anche tributarie salvo per quanto riguarda l’individuazione e definizione dell’imponibile, dei soggetti passivi e dell’aliquota massima dei singoli tributi.
In forza di questo principio abbiamo voluto perseguire la massima partecipazione del contribuente mantenendo la garanzia del contraddittorio e abbiamo quindi riscritto o modificato alcuni articoli del regolamento”.
“L’obiettivo fuori da termini tecnici – spiega l’assessore al bilancio è – quello di andare a intercettare coloro che dovrebbero pagare e non pagano o pagano in modo non corretto. Per questo siamo intervenuti sui poteri del comune nella fase di verifica dell’assolvimento degli obblighi tributari, dove abbiamo previsto varie azioni da parte dell’ente. Il comune quindi dopo l’approvazione del nuove regolamento potrà chiedere la compilazione di questionari, potrà chiedere documenti in materia di locazione o in generale dell’utilizzo dell’immobile, potremo accedere alle banche dati di altri enti nella forme previste da eventuali accordi o convenzioni con soggetti pubblici e privati. Potremmo chiedere come comune agli amministratori di condominio copia del registro anagrafico condominiale corredato dal numero degli occupanti o detentori della singole unità immobiliari ed aree condominiali, così come la stessa cosa la potremo chiedere per i centri commerciali integrati o in multiproprietà. Il comune inoltre – continua Rusconi – come specificato nell’articolo 22 potrà anche procedere alla verifica ed accertamento nel caso di dichiarazioni incomplete o infedeli e potremo mettere in campo tutta una serie di altre azioni che ci permetteranno di capire meglio se il contribuente è in buona fede o in cattiva fede. Tutto questo -continua Rusconi – era già previsto nel regolamento precedente , ma era scritto in modo estremamente superficiale e farraginoso. Ora il cittadino avrà contezza in modo chiaro dei sui diritti e dei suoi doveri in caso di accertamento”.
“Non scordiamoci – conclude Rusconi – che questi accertamenti una volta messi in modo produrranno dei dati, che come effetto secondario potrebbe permetterci di trovare anche eventuali incoerenze per quanto riguarda altri tributi e tariffe comunali”.
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