Giovane operaio morto in un cantiere edile a Sottomarina, 21 febbraio 2025

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Un giovane operaio di 21 anni ha perso la vita questa mattina a Sottomarina di Chioggia, all’interno di un cantiere edile situato in via Marco Polo. La tragedia si è consumata nell’ambito del posto di lavoro. La dinamica è in fase di ricostruzione ma, dalle prime informazioni raccolte, l’operaio sarebbe stato colpito da un pannello di ferro per getti in opera, rimanendo ucciso praticamente sul colpo.

Una volta lanciato l’allarme, verso le 11.30, sono arrivati sul posto i soccorritori del 118 assieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco. Data la gravità dell’infortunio, è stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso. Purtroppo, nonostante i tentativi del personale del Suem, il medico ha dovuto dichiarare la morte del giovane, Andrea Canzonieri nato a Noventa e residente a Castegnero. Il giovane si era trasferito da poco a Castegnero, dove abitava con la madre e una sorella, da Barbarano Mossano.

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I vigili del fuoco, giunti dal distaccamento di Chioggia, si sono occupati di mettere in sicurezza il cantiere edile. Sul posto sono arrivati anche gli specialisti dello Spisal, il Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’azienda Ulss 3, ai quali spetta il compito di accertare l’accaduto e le eventuali responsabilità. Sulla vicenda, come è di norma in casi di questo tipo, sarà aperta un’indagine della magistratura.

Il sindaco di Castegnero Marco Montan ha espresso profondo dolore per la tragedia: «È straziante assistere a simili incidenti, perché nessuna morte sul lavoro è accettabile, ancor più quando spezza la vita di un giovane. Il dolore della madre e dei familiari è inimmaginabile. La sicurezza dovrebbe essere sempre una priorità assoluta, soprattutto in contesti ad alto rischio come i cantieri edili. A nome mio e dell’amministrazione comunale, porgo le più sentite condoglianze alla famiglia e all’intera comunità. Purtroppo, si parla spesso di sicurezza, ma troppo di frequente viene trascurata o sottovalutata, con conseguenze drammatiche».

Parla di una «triste notizia» il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao. «Non conosco per ora la dinamica, né chi sia la giovane vittima – è il primo commento – ma a nome mio e a nome della città esprimo vicinanza e cordoglio ai famigliari del ragazzo deceduto all’interno di un cantiere edile. Morire sul lavoro credo sia una cosa difficile da accettare, ma purtroppo è tutto tremendamente vero». Anche il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro esprime «profondo cordoglio per la tragica scomparsa, una perdita che ci addolora profondamente e che ci ricorda, ancora una volta, quanto sia fondamentale investire nella sicurezza sul lavoro. Ci stringiamo alla famiglia e ai cari della vittima in questo momento di profondo dolore».

Per la Uil ha diffuso un messaggio il segretario regionale Roberto Toigo: «Rabbrividisco dopo aver appreso la terribile notizia: un’altra giovane vita si è spezzata prematuramente durante l’orario di lavoro, quel lavoro che dovrebbe garantire sicurezza e dignità. Quel lavoro verso cui ci rechiamo il mattino e dal quale dovremmo sempre tornare sani e salvi. È triste e frustrante insieme, e fa esplodere la rabbia. In queste ore siamo vicini alla famiglia della vittima e auspichiamo che venga fatta piena e totale chiarezza sull’accaduto. Con la Regione Veneto c’è un protocollo impiantato sulla sicurezza che non sta andando avanti. Sono sicuro che solo coi protocolli non si risolvono i problemi, ma non possiamo stare inermi e poi piangere il morto».

La Cgil di Venezia ricorda che si tratta del secondo morto sul lavoro in meno di un mese. «Non è normale – dichiara il segretario veneziano Daniele Giordano -. Negli ultimi anni si registra un numero sempre più alto di infortuni, e non solo mortali. Nel nostro territorio, ogni anno, tre lavoratori ogni 100 sono vittime di un infortunio, spesso con conseguenze permanenti sulla qualità della vita e sulla capacità di lavorare. Di fronte a ciò la Regione si ostina a non voler disporre, con la massima urgenza, un nuovo piano (e maggiori risorse) dedicato alla prevenzione. Abbiamo inviato una richiesta formale al prefetto per convocare un tavolo tra tutte le parti».



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