Ucraina, Zelensky rieletto in caso di nuove elezioni? Cosa dicono i sondaggi

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Se l’Ucraina andasse oggi alle urne, il presidente Volodymyr Zelensky avrebbe ottime possibilità di essere rieletto. A dirlo è l’Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev (KIIS), secondo recenti sondaggi. La rivista statunitense Newsweek ha contattato via e-mail il ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina per un commento, mentre le statistiche mostrano un quadro chiaro: nonostante un calo di popolarità rispetto ai giorni immediatamente successivi all’invasione russa, Zelensky rimane il leader più accreditato per un secondo mandato. Ma, la legge marziale in vigore impedisce qualsiasi consultazione elettorale. Il dibattito si riaccende dopo le recenti dichiarazioni di Donald Trump, che ha messo in dubbio la sua popolarità.

La popolarità di Zelensky

Zelensky è stato eletto nel 2019 con un incredibile 73% dei voti, sconfiggendo Petro Poroshenko con un margine storico. Dopo l’invasione russa del febbraio 2022, il suo indice di gradimento ha raggiunto il 90%, poiché gli ucraini si sono stretti attorno al loro presidente in un momento critico.

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Tuttavia, la lunga durata del conflitto e le difficoltà economiche hanno portato a un calo della fiducia: secondo il KIIS, il supporto a Zelensky è sceso dal 77% di dicembre 2023 al 59% nel maggio 2024.

L’ultimo sondaggio pubblicato il 19 febbraio 2025 mostra un lieve recupero, con il 57% degli ucraini che continua a sostenere il presidente. Un dato di gran lunga superiore a quello indicato da Donald Trump, il quale ha affermato che il gradimento di Zelensky sarebbe sceso al 4%, un’affermazione priva di fondamento secondo i dati disponibili.

Chi sono i principali sfidanti?

Sebbene la popolarità di Zelensky sia in calo, gli avversari politici faticano a conquistare un consenso altrettanto ampio. Secondo il Center for Social and Market Research (SOCIS), il principale contendente sarebbe Valerii Zaluzhnyi, ex capo militare ucraino, che raccoglierebbe il 36,1% dei voti contro il 24,3% di Zelensky. Altri nomi in corsa includono l’ex presidente Petro Poroshenko, la leader storica Yulia Tymoshenko e il deputato Dmytro Razumkov, ma nessuno sembra in grado di superare Zelensky, che rimane l’unico leader con un consenso solido tra i civili. Secondo l’Università di Manchester, il suo supporto tra i probabili elettori oscilla tra il 32% e il 41%, ben oltre quello dei suoi rivali.

Elezioni in Ucraina: possibili o impossibili?

Nonostante i sondaggi, il voto in Ucraina resta un miraggio. La legge marziale, introdotta dopo l’invasione russa, vieta lo svolgimento di elezioni finché il Paese è in guerra. Zelensky ha recentemente prorogato questa misura fino al 9 maggio 2025, rendendo impossibile ipotizzare un ritorno alle urne nel breve termine. Secondo Olga Onuch, docente di politica comparata all’Università di Manchester, che parlato a Newsweek, organizzare elezioni durante un conflitto sarebbe logisticamente e moralmente inaccettabile: “I russi attaccherebbero i seggi elettorali, i trasporti delle schede e le infrastrutture critiche. Suggerire che si possa votare in sicurezza senza un cessate il fuoco è pura illusione”. Anche Elena Davlikanova, esperta del Center for European Policy Analysis, sottolinea il rischio che un voto prematuro possa portare a una manipolazione politica da parte della Russia: “Se il vero obiettivo di queste pressioni internazionali è indebolire Zelensky per favorire un candidato più incline ai compromessi con Mosca, ci troveremmo di fronte a una grave minaccia per la sovranità ucraina”.

Trump contro Zelensky

Le dichiarazioni di Donald Trump su Zelensky e le elezioni ucraine hanno riacceso il dibattito. L’ex presidente USA, da tempo critico nei confronti dell’aiuto americano a Kiev, ha insinuato che Zelensky sia ormai impopolare e che l’Ucraina debba tornare alle urne. Tuttavia, i dati dei sondaggi contraddicono questa narrativa. Zelensky ha risposto con fermezza, accusando Trump di vivere in uno “spazio di disinformazione” e ribadendo che il suo indice di gradimento resta alto. Inoltre, ha sottolineato che ogni decisione sulle elezioni dipenderà esclusivamente dalla sicurezza del Paese e non dalle pressioni esterne. Se oggi si votasse, Zelensky avrebbe ancora ottime possibilità di essere rieletto, nonostante la sfida rappresentata da Zaluzhnyi. Ma, finché la guerra continua e la legge marziale rimane in vigore, il voto resta una prospettiva lontana. 

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