Terni, ordine e allestimento: un ufficio per Federighi in polizia Locale. I sindacati: «Pretesa insostenibile»


La firma è del direttore generale del Comune di Terni, Claudio Carbone, e riguarda il consigliere comunale Raffaello Federighi. Di mezzo c’è la polizia Locale e in serata si muovono le organizzazioni sindacali.

COMUNE TERNI, DIRIGENTI/FUNZIONARI E L’ATAVICA SEGNALAZIONE DI CARENZA DI PERSONALE

Raffaello Federighi

Bene, cosa succede? In sostanza per Federighi, delegato alla sicurezza, è in arrivo un ufficio all’interno del comando di polizia Locale con tanto di dotazioni d’arredo ed informatiche. L’input per l’allestimento è rivolto ai dirigenti Cataldo Renato Bernocco e Grazia Marcucci, ‘titolari’ agli affari istituzionali e alle risorse umane dell’ente.

C’è anche altro. Ovvero l’individuazione del personale necessario per il servizio di segreteria a favore di Federighi. Novità in arrivo dunque al ‘Pentagono’: la formalizzazione dell’indicazione è arrivata ad un giorno dal sopralluogo effettuato in avvio di settimana. Ma non è finita qui.

Marchetti

Poche ore e arriva – in serata – la presa di posizione delle organizzazioni sindacali a firma di Giovanni De Angelis (Csa-Ral) e Desirée Marchetti (Fp Cgil Umbria): «Le scriventi considerano irrituale e del tutto privo di sostegno di legittimità, l’allestimento di un ufficio a disposizione di un consigliere comunale, qualsiasi incarico egli abbia assunto, all’interno del corpo della polizia Locale. Appare del tutto insostenibile – specificano – la pretesa di assegnazione di personale in staff, vista la natura dell’impegno di spesa necessaria e la carenza cronica di agenti e di personale amministrativo che, come ogni altra direzione, la polizia Locale sconta anche in presenza di notevoli sforzi assunzionali posti in essere da questa amministrazione. Non si comprende la natura dell’incarico e comunque, qualsiasi essa sia non giustifica certo la presenza politica all’interno dell’azione amministrativa e gestionale di una qualsiasi direzione. Ovviamente nel perdurare dell’azione in essere, le scriventi OS saranno costrette a rivolgersi alle sedi competenti per verificare la corretta azione amministrativa e contabile a tutela dell’operato specifico degli operatori della Polizia Locale e della legittimità di spesa collegata alle risorse economiche impegnate». In definitiva per i sindacati si tratta di una «inaccettabile ingerenza della politica nell’autonomia gestionale ed amministrativa del Corpo della polizia Locale». 

Il Pentagono

Giovedì invece ad esporsi è Francesco Castellani, comandante della polizia Locale di Amelia e coordinatore regionale Opl Umbria: «Esprimiamo il nostro profondo disappunto circa quanto recentemente appreso dalla stampa locale in relazione alla determinazione di allestire un ufficio all’interno del comando di Polizia Locale  -con tanto di dotazioni d’arredo ed informatiche – per il consigliere comunale, delegato alla sicurezza, Raffaello Federighi, segno tangibile di una vera e propria ingerenza politica nelle decisioni operative e organizzative della Polizia Locale. La sicurezza pubblica e il funzionamento delle forze dell’ordine devono essere gestiti con piena autonomia e indipendenza, senza influenze esterne che possano compromettere l’efficacia e la professionalità del servizio. Fondamentale che ogni intervento e decisione relativi alla gestione della struttura e delle risorse interne nonché alla organizzazione operativa della Polizia Locale debbano seguire le linee guida dei propri dirigenti tenendo conto delle esigenze specifiche degli agenti. L’indipendenza e l’autonomia delle forze dell’ordine devono essere rispettate per garantire un’efficace ed imparziale gestione della sicurezza. È irrinunciabile che la Polizia Locale, come tutte le forze di sicurezza, possa operare senza pressioni politiche, seguendo esclusivamente criteri di efficienza, competenza e imparzialità. Le ingerenze politiche in questo ambito rischiano di minare la fiducia della cittadinanza nei confronti delle istituzioni e compromettere il buon funzionamento dei servizi di sicurezza. Questa decisione non solo dimostra una grave mancanza di rispetto per le reali necessità della Polizia Locale – di tipo logistico, vista la carenza di una sede o caserma indipendente, di altro tipo viste le dotazioni di vestiario, di armamento e di strumenti di autotutela non ancora adeguati al contesto operativo – ma rappresenta innanzitutto uno spreco inaccettabile di risorse pubbliche, che dovrebbero essere utilizzate per migliorare la sicurezza e l’efficienza operativa del Corpo a beneficio di tutta la cittadinanza, e non per soddisfare esigenze politiche. Chiediamo una puntuale revisione – conclude Castellani – del provvedimento nel pieno rispetto del principio di separazione tra la politica e la gestione delle forze di polizia, garantendo così l’indipendenza e l’efficacia della Polizia Locale nel tutelare la sicurezza dei cittadini. A tal fine il presente comunicato verrà posto all’attenzione di S.E. Ill.ma Il Prefetto della Provincia di Terni nonché del Sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Terni».

Venturi

Anche Ilaria Venturi, referente territoriale della Uil Fpl, prende posizione sul tema: «Esprimiamo il nostro fermo disappunto per la scelta di destinare spazi e risorse, che dovrebbero essere prioritariamente impiegati per migliorare le condizioni di lavoro della Polizia Locale, a fini estranei all’attività operativa del corpo. In un momento in cui gli agenti necessitano di locali adeguati, come spogliatoi funzionali e spazi operativi idonei, si è deciso invece di assegnare una stanza ad attività politiche, dotandola di personale di segreteria dedicato. Questa scelta – continua – rappresenta un’inaccettabile sottrazione di risorse che dovrebbero essere destinate a migliorare la sicurezza e l’efficienza del servizio, e non ad esigenze che non rientrano nelle priorità operative della Polizia Locale. Riteniamo essenziale che le istituzioni si confrontino con la Polizia Locale attraverso i canali istituzionali già previsti e senza compromettere la disponibilità di spazi e personale destinati all’attività di sicurezza urbana. La sinergia tra amministrazione e forze dell’ordine è fondamentale, ma deve avvenire nel rispetto dei ruoli e senza sottrarre risorse operative al personale che ogni giorno garantisce la sicurezza dei cittadini. Chiediamo che questa decisione venga rivista – conclude Venturi – e che si dia priorità all’adeguamento degli spazi e delle risorse per gli agenti, evitando di creare ulteriori difficoltà operative a un corpo che già affronta carenze strutturali e organiche».

A livello politico è il PD a fare un passo: «Data la rilevanza della vicenda – la nota – della nomina del consigliere Federighi e le relative questioni organizzative disposte, il capogruppo PD in consiglio comunale Emidio Gubbiotti ha depositato con urgenza questa mattina una richiesta di accesso agli atti, affinché si possano conoscere tutte le informazioni rilevanti per verificarne legittimità e trasparenza». «Acquisita la documentazione, valuteremo ogni iniziativa ritenuta utile e opportuna in tutte le sedi preposte».



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