Regione Lazio, è stallo anche sul Garante per le persone con disabilità: istituito da due anni, ma mai eletto

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Istituito il Garante per la tutela delle persone con disabilità, ma dopo oltre un anno e mezzo manca ancora la nomina della figura in questione. È quello che accade in Regione Lazio, travolta da mesi da una crisi politica interna alla maggioranza, dove l’assenza del Garante a sostegno delle persone con disabilità è ancora più significativa soprattutto adesso con il Giubileo 2025 in corso e l’arrivo previsto nella Capitale di centinaia di migliaia di donne e uomini con disabilità. Persone con fragilità, moltissimi non autosufficienti, che magari avrebbero anche esigenze di un’unica figura riconosciuta che funga da raccordo operativo e propositivo risolutore di criticità tra loro e le istituzioni locali per colmare quel vuoto che troppo spesso si verifica.

La figura del Garante è stata approvata nel Lazio a luglio 2023 in consiglio regionale all’unanimità, cosa rara, e a settembre di quell’anno è stato anche pubblicato il bando pubblico. “Con l’approvazione di questa legge andremo a istituire una figura che dovrà garantire i diritti sacrosanti della disabilità”, disse l’assessore ai servizi sociali, disabilità, terzo settore e servizi alla persona della Regione Lazio, Massimiliano Maselli. “Questa figura sarà la vera sentinella e dovrà relazionare ogni sei mesi alla giunta quindi all’Assessorato che io guido, e poi ogni anno al Consiglio regionale”. Sono passati quasi due anni ma di quella figura ritenuta “importante” e “vera sentinella” non c’è traccia ancora.

Di che cosa si occupa? Al Garante spettano diverse funzioni, un’azione di tutela-intervento per la garanzia del rispetto dei diritti sanciti dalle norme locali e nazionali vigenti e un’azione di promozione di cultura e sensibilità diffuse sui bisogni delle persone con disabilità. A questo fine il Garante può introdurre anche iniziative di prevenzione e contrasto ai fenomeni di bullismo, abuso e discriminazione di genere; può attivare iniziative con carattere formativo e informativo, può stipulare accordi e convenzioni con istituzioni, enti, scuole o ogni altro organismo cointeressato a una vera cultura inclusiva.

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A rispondere al bando regionale dell’autunno 2023 è stato, tra i vari, Ermio De Luca, persona con disabilità motoria, ingegnere elettronico con esperienza sulle tematiche inerenti l’accessibilità, che dopo tanti mesi non ha ricevuto risposta. “Ho trovato un muro di gomma”, spiega a ilfattoquotidiano.it. “Sono convinto che sia fondamentale nominare subito la figura del Garante perché non c’è più altro tempo da perdere, trovo sbagliato questo grave ritardo nell’eccessivo procrastinare l’elezione, in particolare ora che col Giubileo sono previsti a Roma circa 30 milioni di pellegrini, inclusa una percentuale piccola ma non troppo di persone disabili. Serve il prima possibile una figura che sia da intermediario con le istituzioni locali per le tematiche attinenti all’accessibilità” afferma De Luca.

Interpellato da ilfattoquotidiano.it, l’assessore regionale Maselli ha replicato: “Senza dubbio c’è un oggettivo ritardo sull’elezione del Garante per la tutela delle persone con disabilità della Regione Lazio, ma voglio ricordare che questa, come da normativa regionale, deve avvenire con un quorum minimo dei 4/5 del Consiglio Regionale, quindi con ampia condivisione, anche se stiamo cercando di raggiungere l’unanimità, così come avvenne per l’approvazione della legge che ha istituito la figura del Garante dei disabili”. Per ciò che riguarda De Luca, “la sua è una delle varie candidature che hanno partecipato all’avviso. Le assemblee elettive sono sovrane e autonome e, ovviamente, si eleggerà la persona che avrà i maggiori requisiti”, dichiara Maselli.

A sottolineare la rilevanza della nomina del Garante regionale è Michele Adamo, segretario nazionale Uildm che vive a Roma ed è membro di giunta della Fish con delega all’accessibilità. “E’ importante che venga nominato il prima possibile perché c’è una legge regionale che lo impone e perché troppo spesso alle persone con disabilità vengono negati dei diritti inalienabili e questa figura potrà e dovrà garantirli”, afferma Adamo, “il Garante fa parte di tutti quegli strumenti che sono necessari per garantire i diritti e la tutela di una delle categorie più vulnerabili della società che sono appunto le persone con disabilità”.

Cristiana Mazzoni, presidente del Coordinamento italiano diritti autismo Aps/Ets (Fida), associazione della Consulta regionale per le persone con disabilità del Lazio conferma l’attesa per il nominativo del Garante”. La numero uno di Fida, però, nutre delle riserve: “Sono scettica sull’effettivo potere del Garante in assenza di politiche sociali realmente efficaci, con una presa in carico a 360 gradi a beneficio delle persone con disabilità in costante crescita”, dichiara. “Stante la situazione attuale, l’istituzione del Garante sembra più un filtro tra persone ed istituzioni che un vero e proprio organismo di tutela”. Per Mazzoni le principali “problematiche reali e stringenti” da risolvere sono soprattutto il Progetto di Vita e Budget di Salute. “Se dovessi chiedere supporto al Garante delle persone con disabilità nella Regione Lazio, gli chiederei di vigilare sull’attuazione dei provvedimenti” che sono ancora lettera morta.



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