il biglietto per metro e bus resta a 1,50 euro, nuove tariffe da luglio

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A partire dal primo luglio 2025 entreranno in vigore le nuove tariffe per i biglietti metrebus Roma e Lazio. L’adeguamento dei prezzi, fermo al 2012, non riguarderà il Bit (Biglietto integrato a tempo) per la Capitale, che rimarrà quindi ad 1,5 euro, così come per gli abbonamenti annuali il cui costo rimarrà il medesimo. È quanto previsto da una delibera della Giunta regionale del Lazio, approvata oggi su proposta dell’assessore alla Mobilità e Trasporti, Fabrizio Ghera. Le novità delle tariffe Metrebus, sono state presentate oggi dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e dallo stesso assessore Ghera, in una conferenza stampa presso la sede della giunta regionale a Roma. La scelta della Giunta Rocca è stata presa nell’ottica di tutelare le fasce più deboli e quei cittadini che utilizzano quotidianamente il servizio di trasporto pubblico, aumentando invece le tariffe legate ai biglietti da 24, 48 e 72 ore e per il ticket settimanale, il cui utilizzo è destinato a turisti e fruitori certamente non abituali. “Noi siamo abbastanza concreti, quindi sicuramente il biglietto giornaliero non aumenta, rimane a 1,5 euro: questo era l’obiettivo che c’eravamo dati. Ci sono dei piccoli aumenti sulla biglietteria settimanale, comunque contenuti”, ha detto Rocca.

“Mi auguro per il futuro una migliore collaborazione e che non si facciano fughe in avanti da parte di Roma Capitale, ma ci sia una discussione. Noi oggi siamo riusciti a trovare le risorse miracolosamente, ma mettendo a rischio la stessa Atac e così non si fa. È bello fare promesse e prendere impegni senza coperture. L’accesso gratuito per tutti è una cosa bellissima, ma bisogna farle quando ci sono le possibilità. Non scaricare poi sulla regione quando per 10 anni non si è fatto nulla. Quindi mi auguro che ci sia un dialogo più costruttivo con il Comune di Roma”, ha aggiunto Rocca, lanciando una stoccata al Campidoglio. “Ogni anno oltre 300 milioni del nostro bilancio vanno a sostenere il tpl. Quindi senza bracci di ferro sterili a discapito della comunità. Dobbiamo fare le cose in maniera dialogata e fare in modo che comunque ci sia una programmazione e un dialogo migliore che mi auguro, per il futuro, su questo si possa trovare”, ha concluso Rocca. A rendere necessario l’aggiornamento delle tariffe hanno concorso anche i livelli della domanda di trasporto pubblico che non ha ancora raggiunto i valori prepandemici. Per questo la Regione Lazio ha deciso di accogliere parzialmente la richiesta di Roma Capitale di rimodulazione tariffaria che prevedeva inizialmente l’aumento a 2 euro del biglietto per Roma.

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La scelta della Giunta Rocca, come spiegato, è stata quella di adottare un approccio “prudenziale” per evitare impatti negativi sull’utenza e garantire la sostenibilità del sistema, incrementando contemporaneamente il trasferimento di fondi per il Tpl della Capitale, che per la prima volta nella storia salirà a 252 milioni di euro dal 2025. Per assicurare l’equilibrio del sistema integrato Metrebus Roma e Metrebus Lazio, la Regione ha adeguato anche alcuni titoli del sistema Metrobus Lazio (il Birg, Biglietto integrato regionale giornaliero, il Btr, Biglietto turistico regionale con validità di giorni tre e il Cirs, Carta integrata regionale settimanale), in modo da garantire una proporzionalità che tenga conto sia degli arrotondamenti e della suddivisione in zone del territorio regionale, che dell’incidenza dei titoli venduti, assicurando un equilibrio tra le esigenze degli operatori del trasporto pubblico e la sostenibilità per gli utenti. I titoli di viaggio (24 ore, 48 ore, 72 ore, Cis 7 gg, Birg, Btr, Cirs) venduti sino alla data del 30 giugno 2025 potranno essere utilizzati dagli utenti sino al 31 ottobre 2025 e potranno essere sostituiti sino alla data del 31 dicembre 2025.

“Abbiamo aumentato il contributo per il tpl per Roma a 252 milioni per la prima volta, era stato sempre consistente di 240 milioni negli anni scorsi, come abbiamo già ribadito tante volte. Anche l’anno scorso era stato aumentato dalla giunta Rocca e già da adesso abbiamo dato disponibilità del nostro bilancio di aumentarlo stabilmente di 252 milioni per dare una dignità nuova al trasporto di Roma Capitale – ha spiegato l’assessore Ghera -. Abbiamo fatto tanti incontri con i sindacati e con l’assessore di Roma Capitale anche per ragionare su rendere meno impattante possibile per i ceti con maggiore difficoltà economica e abbiamo deciso di non aumentare il Bit, come inizialmente era stato proposto e lasciarlo a 1,50 euro. Ovviamente c’è un insieme di persone che non può permettersi l’acquisto dell’annuale a 250 euro che rimarrà comunque allo stesso prezzo e che non verrà aumentato”. L’altra iniziativa importante “che vogliamo rimarcare è che abbiamo cercato di far sì che questi fondi che servono alle aziende di trasposti del Lazio, quindi Atac, Cotral e Trenitalia, in misura minore perché la ripartizione del Metrebus va quasi tutta data oltre l’80 per cento, e in misure minore a Cotral e a Trenitalia, venisse prelevata dall’aumento dei biglietti che tendenzialmente prendono le persone che vengono dal di fuori del Lazio”.

“Quindi il giornaliero 24, 48, 72 ore e il settimanale che tendenzialmente vengono presi dai flussi turistici. Quindi chiedendo un piccolo incremento alle persone che vengono nella nostra bellissima Regione a visitare le nostre ricchezze artistiche e storiche, quindi andare a impattare meno ai romani e sui cittadino del Lazio – ha continuato Ghera -. In più abbiamo chiesto alle aziende dei trasporti, insieme al Comune di Roma, di studiare la possibilità di aumentare il Bit, solo però dall’anno prossimo, quindi fare uno studio per vedere se è possibile differenziare la tariffazione lasciando a 1,50 euro il biglietto per i residenti del Lazio ed, eventualmente, incrementare quello per le persone che vengono da altre Regioni, in qualche modo copiando quello che viene fatto all’estero in alcune città del Nord d’Italia. Abbiamo dato un maggiore incremento e per la prima volta è stata di fatto data maggiore dignità per quanto riguarda il fondo del Tpl di Roma Capitale”, ha concluso Ghera.

Gli uffici regionali competenti monitoreranno, attraverso i dati resi disponibili dalle aziende, l’applicazione delle nuove tariffe e l’andamento della domanda di utilizzo dei titoli di viaggio e provvederanno, di concerto con le aziende di trasporto, ad avviare uno studio volto a valutare la possibilità di introdurre, a decorrere dal 2026, un sistema tariffario diversificato tra residenti e non residenti nella Regione Lazio. Tale sistema dovrà tenere conto delle particolarità del territorio del Comune di Roma, in relazione alle specifiche caratteristiche dei flussi turistici e al ruolo della città come Capitale della Repubblica, al fine di garantire un equilibrio tra le esigenze della mobilità urbana e la sostenibilità economica dei servizi.

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