Elezioni, Attiva Rende: «Prepariamo tempi migliori». La città si prepara a voltare pagina puntando sulla responsabilità collettiva, sulla partecipazione, sull’inclusione e sull’impegno civico.
RENDE (COSENZA) – Rende si prepara a voltare pagina puntando sulla responsabilità collettiva, sulla partecipazione, sull’inclusione e sull’impegno civico. È questo il messaggio lanciato da Attiva Rende, che nel pomeriggio di ieri (19 febbraio 2025) ha convocato cittadini, professionisti, esponenti del mondo politico, sindacale ed economico nella sala dell’Hotel President. Un incontro partecipato e ricco di spunti, in cui si sono gettate le basi di una nuova agenda politica per il quinquennio 2025-2030.
Assemblea pubblica Attiva Rende: «Prepariamo tempi migliori»
«La ratio di questo appuntamento è partire dai temi e dal confronto», ha affermato Marina Simonetti, sottolineando l’ambizione del progetto: «Metterci insieme per preparare tempi migliori per questa città, a partire da contenuti e metodo, per fissare il percorso di un’agenda 2025-2030 che sia rigenerativa e dia risposte concrete». Simonetti ha tracciato un bilancio impietoso degli ultimi dieci anni: «Rende ha subito un lungo periodo di buio amministrativo. Otto anni di gestione Manna e due anni di commissariamento hanno congelato la città. Una visione privatistica dei beni comuni ha caratterizzato questo periodo, segnato da sciatteria amministrativa e da una precisa volontà politica di favorire interessi particolari». La soluzione? «Un’agenda che sappia restituire a Rende una prospettiva di sviluppo inclusiva e democratica».
I temi di confronto: territorio, qualità della vita, sviluppo, democrazia
Il dibattito, introdotto da Mimmo Talarico, si è articolato attorno a quattro assi fondamentali: territorio (pianificazione urbanistica, viabilità, mobilità); qualità della vita (istruzione, cultura, benessere sociale e ambientale); sviluppo (rivitalizzazione economica, innovazione, sostenibilità); democrazia (partecipazione, condivisione, inclusione). I relatori hanno tracciato le linee guida per il rilancio della città. Presenti all’assemblea pubblica, tra gli altri, anche Sandro Principe, Maria Pia Funaro, Paolo Cretella, Antonella Veltri.
Mimmo Talarico: «“Rendesità” fa rima con “responsabilità”»
Talarico ha sottolineato l’importanza delle prossime elezioni comunali: «Nel mese di maggio saremo chiamati a votare per rinnovare il consiglio comunale e scegliere un nuovo sindaco. Il primo obiettivo è sottrarre il dibattito dalle stanze chiuse e dai social spesso velenosi. Mai come in questo momento “rendesità” fa rima con “responsabilità”». «Rende è stata mortificata, ha perso il suo ruolo in Calabria e nel Mezzogiorno – ha proseguito -. Lo scioglimento del consiglio comunale per mafia è stato un’onta gravissima».
L’analisi di Talarico si è poi concentrata sulle cause della crisi: «Perché è accaduto tutto questo? Non solo per colpa di amministratori inclini alla commissione di reati, ma anche perché la città, nei suoi momenti migliori, si è girata dall’altra parte. Il primo nemico da sconfiggere è il silenzio».
Attiva Rende punta a una coalizione ampia e partecipata.
«Il nostro comitato del ‘No’ alla fusione si è trasformato in una coalizione che ora lavora a una proposta concreta per la città. Il collante di questo comitato è la forte opposizione all’amministrazione Manna. Noi di Attiva Rende insieme alla federazione Riformista che fa capo a Sandro Principe e ad altri abbiamo dibattuto le iniziative, abbiamo utilizzato tutti gli strumenti che la democrazia municipale mette a disposizione dei consiglieri comunali. Abbiamo reso pubbliche tante nefandezze. Al contempo, ci siamo sforzati di proporre soluzioni alternative. Questa è stata la nostra opposizione. Ora, vogliamo una giunta con più giovani, più donne, un dialogo tra generazioni che valorizzi esperienze e competenze».
Il candidato sindaco
Riferendosi alla scelta del candidato sindaco, Talarico ha chiarito: «Vogliamo trovare una figura capace di raccogliere il massimo della condivisione, con un ruolo politico e sociale riconosciuto». Nessuna chiusura a figure del passato, ma una miscela equilibrata tra esperienza e rinnovamento.
Il programma di Attiva Rende
Il programma di Attiva Rende mira a restituire alla città il ruolo di guida della Regione e del Mezzogiorno. Talarico ha spiegato che l’obiettivo è consentire ai cittadini di vivere dignitosamente, senza dover affrontare costi insostenibili. Ha sottolineato l’importanza di sostenere l’università, garantendo servizi adeguati e accogliendo al meglio gli studenti. Mimmo Talarico ha poi evidenziato la necessità di un piano di manutenzione, facendo notare le condizioni precarie di strade, parchi e giardini. Ha insistito sull’importanza di costruire un sistema di welfare locale capace di aiutare chi è in difficoltà e di fornire ai giovani gli strumenti necessari per coltivare le proprie ambizioni. In sintesi, secondo Talarico, Rende deve ripartire con scelte coraggiose e concrete, puntando su trasparenza, accoglienza, sviluppo e credibilità.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link