Quali sono le tendenze ESG che offrono maggiori opportunità per gli investitori? Questa può essere una buona domanda per chi investe in equity, perché le tendenze in materia di sostenibilità sono di lunga durata, indipendentemente dal clima politico. Gli analisti di Morningstar Sustainalytics hanno recentemente evidenziato 10 temi ESG che a loro avviso influenzeranno la catene del valore delle società nel 2025. Per ogni tema, abbiamo tracciato il profilo di una società quotata in Borsa che è in prima fila nel proprio settore nell’affrontare le problematiche ESG individuate.
La fame di energia dei data center
I giganti del settore tecnologico stanno espandendo i data center a un ritmo di utilizzo senza precedenti, alimentando la trasformazione digitale, costruendo capacità di archiviazione cloud e supportando l’aumento delle applicazioni di intelligenza artificiale. Abbiamo confrontato l’intensità delle emissioni di carbonio di alcuni dei maggiori operatori di software e servizi al fine di indicare agli investitori quali sono gli attori del segmento dell’intelligenza artificiale che sono leader in termini di mitigazione del rischio legato alle emissioni di carbonio.
Tra le sette aziende prese a campione, IBM IBM si distingue per aver ridotto l’intensità di carbonio del 30% dal 2020 al 2023. La maggior parte dei suoi data center si avvale di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Domanda di energia verde: una manna per le utility
Se da un lato la crescente domanda di data center ha prodotto vantaggi per le aziende tecnologiche e per le utility che le riforniscono di elettricità, dall’altro ha aumentato i rischi legati all’uso dell’energia e ai cambiamenti climatici. L’adozione dell’IA generativa in vari settori introduce una nuova serie di preoccupazioni relative alla sua impronta energetica e alla rapida crescita della domanda di energia per i data center. Nel 2025, prevediamo una continua crescita della domanda di energia da fonti rinnovabili da parte delle aziende.
In qualità di produttore di energia rinnovabile, EDP Renováveis EDPR ha mantenuto negli anni un’intensità di carbonio molto bassa per le attività di generazione. Anche l’intensità di carbonio complessiva è in linea con quella dei suoi competitor.
L’IA aumenta i guadagni per il settore healthcare
Allo stesso tempo, l’IA sta migliorando l’efficienza in molti settori nei quali ha il potenziale per accelerare i progetti di ricerca e sviluppo e fornire risparmi sui costi. Negli ultimi anni, l’adozione dell’IA nei settori salute e biofarmaceutico è stata sempre più diffusa, con l’obiettivo di ridurre i costi e di incrementare l’innovazione per ampliare e accelerare l’accesso dei pazienti a cure di qualità e a nuove terapie.
Pfizer PFE si distingue per l’utilizzo dell’IA non solo per la scoperta e lo sviluppo di farmaci, ma anche per il monitoraggio della sicurezza di farmaci e vaccini e per il miglioramento della sua catena di approvvigionamento.
L’IA nel settore oil&gas rafforza efficienza e innovazione
L’intelligenza artificiale è da anni uno strumento importante per l’industria oil&gas, ma i recenti progressi stanno trasformando il processo decisionale e hanno il potenziale per ridurre significativamente l’impatto ambientale e migliorare la sicurezza. Le aziende che sfruttano l’IA possono ottenere un vantaggio competitivo attraverso l’efficienza e l’innovazione.
Baker Hughes BKR è tra le aziende del settore oil&gas che applicano software guidati dall’intelligenza artificiale per ottimizzare la produzione e ridurre le emissioni.
Il ruolo delle banche nel finanziare la transizione
Il cambiamento climatico rimarrà al centro dell’attenzione degli investitori anche negli anni a venire. La crescita della “finanza per la transizione” rappresenta un’opportunità per le banche di diversificare i rischi del proprio portafoglio prestiti e di salvaguardare la sostenibilità dei propri modelli di business.
Barclays BCS è l’unica banca dei 10 grandi istituti di credito analizzati ad aver fissato un obiettivo credibile di finanziamenti sostenibili e per la transizione per un valore di USD1.000 miliardi entro il 2030.
Un’infrastruttura resiliente è un investimento intelligente
Le recenti catastrofi legate al clima e alle condizioni atmosferiche, come gli incendi di Los Angeles, l’uragano Ian in Florida e le inondazioni a Valencia, in Spagna, evidenziano l’intensificarsi dei rischi che gli eventi meteorologici estremi hanno sul settore delle costruzioni.
Aecom ACM è un caso studio interessante perché genera il 60% del suo fatturato da prodotti e servizi sostenibili e ha sviluppato molti dei suoi primi progetti di infrastrutture verdi a livello globale, come il primo terminal aeroportuale certificato LEED negli Stati Uniti. Questi progetti sono supportati da un’ampia offerta di servizi di adattamento al clima.
Il boom del litio porta nuove sfide
Il litio è un minerale fondamentale nella transizione globale verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Le tecnologie pulite, come i pannelli solari e i veicoli elettrici, dipendono fortemente dalle batterie agli ioni di litio per l’accumulo di energia. Gli investitori con obiettivi ESG legati alle emissioni di carbonio e all’acqua possono considerare di optare per il litio per il suo minore impatto ambientale e per i minori rischi ESG.
Vulcan Energy Resources VULNF è impegnata in progetti di estrazione e lavorazione dell’idrossido di litio per batterie, oltre che nella produzione di energia geotermica rinnovabile. L’azienda australiana è tra le poche tra quelle coperte dalla nostra analisi che utilizza esclusivamente l’estrazione di litio dalle salamoie. Le sue attività in Germania consistono in un impianto di energia geotermica che utilizza un sistema a ciclo chiuso e in un impianto di estrazione del litio su piccola scala, che utilizza una quantità di acqua e di terreno significativamente inferiore rispetto ai suoi competitor.
Costruire supply chain responsabili
Nel 2025, la trasparenza e la responsabilità nella due diligence della catena di approvvigionamento rimarranno una preoccupazione cruciale per le aziende di beni di consumo. Secondo un rapporto del 2022 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, 27,6 milioni di persone a livello globale sono state sottoposte a lavoro forzato, il 12% delle quali erano bambini. Le violazioni dei diritti umani espongono le aziende a rischi materiali, tra cui multe, danni reputazionali e interruzioni operative che erodono il valore per gli azionisti. Rispetto ad altri settori, i cibi confezionati e la vendita al dettaglio di prodotti alimentari sono stati coinvolti in un numero sproporzionato di incidenti legati a violazioni dei diritti umani nelle loro catene di approvvigionamento.
Lindt LISN dimostra di avere una gestione relativamente forte di queste problematiche. L’azienda ha una solida politica sui diritti umani per i fornitori e iniziative concrete per sostenerla. Nonostante una controversia nell’agosto 2022 legata al lavoro minorile nella sua catena di approvvigionamento del cacao in Ghana –una problematica affrontata dalla maggior parte delle aziende produttrici di cacao – Lindt rimane trasparente e collabora proattivamente con le comunità locali per creare programmi di mitigazione.
Un futuro con meno plastica
Le aziende nel settore beni di consumo (ad esempio, quelle produttrici di cibo confezionato o prodotti per la persona) che investono in tecnologie avanzate come il riciclaggio chimico per produrre un maggior numero di imballaggi riciclati post-consumo o che investono in materiali biodegradabili come l’amido di mais o gli imballaggi in bambù per sostituire la plastica monouso, vedranno probabilmente un aumento della domanda e della crescita.
All’interno del nostro campione di 11 aziende del settore beni di consumo, L’Oréal OR ha ottenuto buoni risultati nelle nostre valutazioni relative alla gestione dei rifiuti solidi. L’azienda ha fissato obiettivi di riduzione della plastica vergine e ha aumentato gli imballaggi in PET riciclabili e riciclati. I suoi competitor hanno intrapreso iniziative simili, ma l’elevata domanda, combinata alla scarsa offerta, di imballaggi riciclati post consumo e le barriere tecnologiche rappresentano una sfida al passaggio a una produzione senza plastica.
La crescita delle bevande analcoliche
Il mercato delle bevande analcoliche è ancora notevolmente più piccolo di quello degli alcolici, ma la sua crescita offre un’opportunità all’intera industria, che negli ultimi anni ha dovuto affrontare sfide dovute al calo dei consumi e alla pressione della concorrenza.
Asahi Group 2502, uno dei principali produttori di birra giapponesi, ha fissato diversi obiettivi per espandere il proprio portafoglio di birre analcoliche e a basso contenuto di alcol, e notiamo che è una delle poche aziende del campione a fornire una certa trasparenza sui ricavi provenienti dalla vendita di birra analcolica.
Per saperne di più su questi temi e sulle aziende citate, scarica il report cliccando qui.
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