L’importanza della compliance fiscale per il funzionamento dello Stato
La compliance fiscale, ovvero l’adesione volontaria dei cittadini al pagamento delle tasse, rappresenta una sfida cruciale per i governi di tutto il mondo. La comunità internazionale ha ampiamente riconosciuto che la tassazione è fondamentale per garantire uno sviluppo sostenibile e per consentire l’indipendenza dagli aiuti esteri nel lungo periodo¹. Tuttavia, l’evasione fiscale è un problema diffuso, capace di minare seriamente il benessere sociale e la sostenibilità economica di un paese.
L’importanza di una forte compliance fiscale è evidente soprattutto nei momenti di crisi, quando la domanda di assistenza da parte dello Stato cresce esponenzialmente, come è avvenuto ad esempio durante la pandemia da COVID-19.
L’evasione fiscale ha un impatto economico significativo. Secondo uno studio del Fondo Monetario Internazionale (FMI) pubblicato nel 2019², l’evasione fiscale globale sottrae ogni anno circa 600 miliardi di dollari alle economie mondiali. Questo problema è particolarmente grave in Europa, dove si stima che l’economia sommersa rappresenti circa il 20% del PIL di alcuni paesi.
In Italia, il problema è particolarmente acuto. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze stima che, solo nel 2019, l’evasione fiscale abbia sottratto al bilancio statale circa 110 miliardi di euro³. Questo significa che, se l’evasione fiscale fosse ridotta significativamente, lo Stato avrebbe a disposizione fondi per migliorare servizi essenziali, abbassare il debito pubblico o ridurre le tasse a coloro che le pagano.
Lo squilibrio fiscale appena delineato può portare a un aumento delle disuguaglianze, danneggiare i servizi pubblici e ridurre la capacità del governo di rispondere alle esigenze della popolazione. Per questo, migliorare la compliance fiscale non è solo una questione di bilancio, ma di giustizia sociale, sostenibilità ed aumento generale del benessere fisico e sociale dei cittadini, come illustrato dalle ricerche contenute nel libro “L’Equilibrio dell’Anima” degli epidemiologi e sociologi Richard Wilkinson e Kate Pickett⁴.
Le cause dell’evasione fiscale
Esistono diverse ragioni per cui i cittadini e le imprese scelgono di evadere le tasse. Tra queste, vi sono:
- Complessità del sistema fiscale: Spesso, i sistemi fiscali sono complessi e difficili da navigare. Questo può portare a un comportamento evasivo non solo per malizia, ma anche per frustrazione o incapacità di comprendere appieno le normative fiscali;
- Percezione di iniquità: Se i cittadini percepiscono che il sistema fiscale è ingiusto o inefficace, potrebbero sentirsi meno motivati a contribuire. Se vedono che altre persone o aziende evadono impunemente le tasse, la loro fiducia nel sistema fiscale può diminuire, portando a una minore compliance;
- Bassa deterrenza: Quando i controlli fiscali sono deboli e le sanzioni non sono sufficientemente severe, l’evasione diventa una scelta razionale per molti contribuenti, specialmente se i potenziali benefici sembrano superare i rischi;
- Erosione della fiducia nel governo: La percezione che le tasse non vengano spese in modo efficace, o che la corruzione sia diffusa, può scoraggiare i cittadini dal rispettare le normative fiscali.
Come l’Economia Comportamentale migliora la compliance fiscale
Per combattere l’evasione fiscale, i governi devono adottare strategie innovative che vanno oltre il semplice aumento delle sanzioni. Tra queste, l’uso di tecniche comportamentali proprie dell’Economia Comportamentale come il Nudging possono offrire una prospettiva innovativa su come i cittadini prendono decisioni riguardo al pagamento delle tasse.
Le strategie comportamentali si concentrano sulla comprensione e la modifica dei comportamenti, piuttosto che sull’inasprimento acritico delle sanzioni.
Uno degli esempi più significativi dell’utilità del sapere psicologico per migliorare la compliance fiscale è rappresentato dalle lettere di compliance, realizzate dalla HMRC (Equivalente nel Regno Unito all’Agenzia dell’Entrate sul territorio italiano), in collaborazione con il Behavioural Insights Team (BIT)⁵.
L’esperimento ha coinvolto circa 200.000 contribuenti e si è svolto in due fasi, utilizzando messaggi comportamentali per stimolare il pagamento delle imposte.
Nella prima fase, oltre 100.000 contribuenti che avevano dichiarato i loro redditi ma non pagato le tasse sono stati divisi in gruppi e hanno ricevuto lettere contenenti diverse frasi: alcune facevano riferimento a norme sociali (ad esempio, “Nove persone su dieci pagano le tasse”), mentre altre si concentravano sull’utilità pubblica o sulle perdite causate dall’evasione fiscale.
I risultati hanno dimostrato che tutte le lettere hanno avuto un impatto positivo sul pagamento delle tasse, ma quelle basate sulle norme sociali, in particolare quelle che evidenziavano che il destinatario faceva parte della minoranza che non aveva pagato, sono state le più efficaci.
Nei primi 23 giorni, questa strategia ha portato a un aumento delle entrate per il governo britannico di 3,2 milioni di sterline.
Nella seconda fase, l’esperimento è stato replicato con oltre 119.000 contribuenti, confermando i risultati precedenti. Le lettere basate sulle norme sociali si sono dimostrate nuovamente le più efficaci, contribuendo a un’entrata extra di 9,1 milioni di sterline nei primi 23 giorni. Oltre che mostrarne l’efficacia, l’esperimento ha mostrato come l’uso delle tecniche comportamentali possa ridurre il gap fiscale in modo significativo ad un costo di attuazione molto basso.
Dal successo di questi primi interventi su campo, nel 2012 la BIT ha pubblicato un report⁶ dove vengono riassunte le 7 principali idee, derivate dalle scienze comportamentali e sociali, per ridurre la frode, i debiti e, in generale, il mancato assolvimento delle tasse entro le scadenze:
- Make it easy (Rendere più semplice);
- Highlight key messages (Evidenziare i messaggi chiave);
- Use personal language (Usare un linguaggio personalizzato);
- Prompt honesty at key moments (Indurre l’onestà in momenti particolarmente rilevanti);
- Tell people what other are doing (Dire alle persone quello che gli altri stanno facendo);
- Reward desired behaviour (Premiare il comportamento desiderato);
- Highlight the risk and impact of dishonesty (Evidenziare i rischi e le conseguenze della disonestà)
A partire da questi risultati, esperimenti con lo stesso obiettivo comune sono stati replicati in diverse paesi nel mondo (tra questi ricordiamo Guatemala⁷, Portogallo⁸, Brasile⁹, Cina¹⁰ e diverse città degli Stati Uniti¹¹), con risultati promettenti.
Due considerazioni finali:
La comunicazione fiscale sta evolvendo verso l’invio di avvisi e solleciti tramite app per smartphone, come l’app “IO”, già diffusa in Italia.
L’uso delle tecniche di nudging nel contesto digitale offre notevoli vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di comunicazione, come la corrispondenza cartacea. I messaggi inviati tramite smartphone, a differenza delle lettere fisiche, richiedono una maggiore chiarezza e concisione a causa delle dimensioni ridotte dello schermo e dell’attenzione limitata degli utenti. Inoltre l’invio digitalizzato consente di personalizzare le comunicazioni in modo più preciso, adattandole ai singoli contribuenti.
Le tecniche comportamentali sembrano adattarsi perfettamente in questo scenario,
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