Nel 2024, l’attività di recupero dell’evasione fiscale svolta da Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate-Riscossione ha portato nelle casse dello Stato 26,3 miliardi di euro, 1,6 miliardi in più rispetto al 2023 (+6,5%). Si tratta del “risultato più alto di sempre”, come si legge nel comunicato diffuso ieri al termine della conferenza stampa nella quale il Direttore Vincenzo Carbone ha presentato i dati, alla presenza del Viceministro dell’Economia e delle finanze Maurizio Leo.
A questa cifra vanno aggiunti altri 7,1 miliardi di recuperi non erariali conseguiti dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione per conto di altri enti. In tutto l’attività delle due Agenzie ha dunque consentito di incassare 33,4 miliardi di euro, 2 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Aumentano anche le somme versate spontaneamente dai cittadini: il gettito relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate ha raggiunto i 587 miliardi di euro, in crescita di 43 miliardi rispetto al 2023 (+8%).
Si tratta di un recupero “record”, ottenuto “certamente grazie all’ottimo lavoro dell’Agenzia delle Entrate, ma anche a specifiche norme che sono state introdotte da questo Governo”, ha commentato la Premier Giorgia Meloni in un video sui social, richiamando le misure contro “l’odioso” fenomeno delle attività “apri e chiudi”, “che eludono il Fisco aprendo e chiudendo in breve tempo non pagando tasse e contributi, e poi riaprendo con un altro nome”. “Non c’è spazio per chi vuole fare il furbo ma chi è onesto e magari si trova in difficoltà merita di essere messo nelle condizioni di pagare ciò che deve, merita di essere aiutato dallo Stato” e “con questo stesso approccio abbiamo approvato la riforma del Fisco”, ha aggiunto.
I numeri “significativi” raggiunti dalle due Agenzie “permettono di guardare con rinnovata fiducia alle prospettive” della nostra economia e sono “la rappresentazione di come l’azione ostinata ed efficace dell’amministrazione” possa contribuire a rafforzarne l’attrattività, ha sottolineato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che in video messaggio rivendica “l’impegno riformatore del Governo per garantire un sistema fiscale certo, trasparente, semplificato”. I risultati sono “entusiasmanti”, ha aggiunto il Viceministro Maurizio Leo, che ha ringraziato il neo Direttore Vincenzo Carbone, ma anche il predecessore Ernesto Maria Ruffini.
Tornando ai risultati presentati ieri, i 26,3 miliardi di recupero dell’evasione fiscale provengono principalmente (per l’87%) da attività ordinarie, che hanno consentito di incassare 22,8 miliardi. Di questi, 12,6 miliardi sono stati versati dai contribuenti dopo aver ricevuto un atto dell’Agenzia delle Entrate, 5,7 miliardi a seguito di una cartella e 4,5 miliardi sono frutto delle attività di promozione della compliance. Gli incassi da misure straordinarie, sempre riferiti all’Agenzia delle Entrate (rottamazione delle cartelle e pagamenti residui derivanti dalla definizione delle liti pendenti e dalla vecchia pace fiscale), ammontano a 3,5 miliardi, con una flessione di oltre il 30% rispetto al 2023.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha poi incassato in tutto 16 miliardi (+8%), di cui 10,6 da attività ordinarie e 5,4 da misure straordinarie. Per quanto riguarda gli enti affidatari, 8,9 miliardi sono stati riscossi per conto dell’Agenzia delle Entrate, 3,8 per l’INPS, un miliardo per i Comuni e i restanti per altri enti. Rispetto invece alle fasce di debito, il 57% delle somme (oltre 9 miliardi) è stato versato da contribuenti con debiti superiori a 100 mila euro.
Sono positivi anche i risultati derivanti dalle attività antifrode: con analisi di rischio e controlli preventivi, lo scorso anno le Entrate hanno assicurato minori spese a carico del bilancio dello Stato per 5,8 miliardi tra crediti fittizi, indebite compensazioni e rimborsi IVA non spettanti.
In attuazione delle norme introdotte per contrastare il fenomeno delle partite IVA “apri e chiudi”, l’Agenzia ne ha cessate d’ufficio quasi 6 mila, fornendo al contempo assistenza e consulenza specializzata alle imprese: 25 le risposte fornite nell’ambito dell’interpello nuovi investimenti, che si prevede porteranno circa 1.400 nuovi posti di lavoro.
Nel 2024, infine, è cresciuto di circa il 30% il numero di imprese ammesse al regime di cooperative compliance. Attualmente – si legge nel comunicato – sono 142 , con un imponibile complessivo “presidiato” dall’Agenzia che sfiora i 45 miliardi.
Ancora, sono saliti i rimborsi fiscali: nel 2024 hanno toccato i 24,2 miliardi, con un aumento di quasi due miliardi. Poco meno di 21 miliardi sono andati al settore produttivo, mentre alle famiglie sono andati oltre 3 miliardi.
Con riferimento all’attività di assistenza, le due Agenzie spiegano di aver erogato in tutto 20 milioni di servizi ai contribuenti, di cui 5,7 al telefono, 5,3 in ufficio e i restanti tramite gli altri canali (videochiamata, PEC, altri servizi online). Nel corso dell’anno, inoltre, si è consolidata l’offerta di informazioni fiscali, tramite anche il canale WhatsApp istituzionale.
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