«Contributo d’accesso per i veneti e terminal sulla gronda lagunare»

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VENEZIA – Il boom d’afflusso registrato domenica, nel primo fine settimana di Carnevale, divide la città. Se da un lato c’è chi parla di una Venezia sotto pressione, presa d’assalto dai turisti che hanno voluto assistere al corteo acqueo in Canal Grande, con il ponte di Rialto bloccato da un “muro” di persone che tentava di attraversarlo invano, dall’altro c’è chi sostiene che i flussi siano stati gestiti correttamente Sui social si rincorrono le immagini del “tappo” venutosi a creare a Rialto, in concomitanza con l’arrivo della Pantegana in cartapesta, e intanto gli assessori Simone Venturini e Michele Zuin accennano al tema del contributo d’accesso, anche a Carnevale, senza sbilanciarsi. «Di anno in anno valuteremo, ma la misura diventerà sempre più stringente», dice il primo, mentre il secondo abbozza un «lo decideremo alla fine della sperimentazione di quest’anno», lasciando una porta aperta. 


ALBERGATORI

«Il Carnevale è da sempre la festa “del pendolare”. Domenica riflette il direttore Ava, Claudio Scarpa c’erano soprattutto veneti, dunque anche lo strumento del ticket sarebbe risultato piuttosto inutile, considerando che è una categoria esentata dal pagamento». Per i weekend, gli alberghi avranno un tasso di occupazione dell’85-90%, mentre nei giorni feriali si arriverà ad un 60-65%. «Il Carnevale è per noi importante: costituisce un picco in un periodo di bassa stagione. Ma il problema relativo alla gestione di questi flussi di pendolari c’è. Chi ha idee le metta sul tavolo. Approvo il contributo d’accesso, continua Scarpa magari estendendolo anche ai veneti che non risiedono nel Veneziano. E rilancio l’idea dei terminal sulla gronda lagunare per i turisti pendolari». 

COMMERCIANTI

Per il presidente di Confcommercio Ascom Venezia, Roberto Panciera, anche il Carnevale dovrà rientrare nelle giornate da ticket. «Sono convinto osserva che il passaggio futuro dovrebbe essere l’obbligatorietà della prenotazione per la stagione, dall’1 aprile al 30 settembre, segnalando poi i weekend a rischio, come quelli del Carnevale, rendendola obbligatoria anche in quel caso». Fatta con largo anticipo, per programmare la logistica della città in termini di viabilità e trasporti. Nel frattempo, per evitare che si ripetano situazioni come quella di domenica, Panciera lancia l’idea di transennare il ponte di Rialto a metà, per far sì che i flussi siano divisi fra chi sale e chi scende. 

ARTIGIANI

«Ben venga l’affluenza per il Carnevale le parole del direttore Confartigianato Venezia, Matteo Masat ma ciò a cui abbiamo assistito era un sovraffollamento, che è controproducente per i commercianti stessi: la gente non entra ad acquistare in certe situazioni. Bene che si porti avanti la sperimentazione del ticket, ma si sarebbe potuto coinvolgere anche questo periodo dell’anno, per poi analizzare i risultati. Si è persa un’occasione. Il malumore dei residenti? Ne hanno tutto il diritto: sono l’identità di questa città, ormai snaturata. Non conosco veneziano che domenica non sia fuggito altrove». Mentre il consigliere Giovanni Andrea Martini riferisce in una nota di aver scritto al prefetto «per segnalare una situazione di pericolo», chiedendo se si ritenga opportuno individuare una soglia numerica per gli ingressi, il direttore Aepe, Ernesto Pancin, smorza i toni. 

BAR E RISTORANTI

«L’altro giorno è andato tutto bene, al di là di qualche inevitabile ingorgo», commenta, convinto di come la sperimentazione del contributo d’accesso in questi giorni avrebbe causato «più confusione». «A Venezia potrebbero arrivare ben più persone, rispetto a quelle di domenica: l’importante è distribuirle anche nelle zone deserte. Al di là di Strada Nova ed area marciana, dunque dei percorsi canonici, la città è vuota. Basti pensare a Castello, San Polo, Dorsoduro o Santa Croce. Luoghi che meriterebbero di essere valorizzati». 

ESERCENTI

«Il turismo di massa? Una tendenza globale che non può essere fermata, ma che va gestita osserva il vicepresidente Confesercenti Metropolitana Venezia-Rovigo, Angelo Zamprotta con adeguate scelte politiche. Nel primo weekend di Carnevale la città ha retto il flusso turistico, a conferma del grande lavoro svolto dal prefetto in accordo con l’Amministrazione».

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