#CONTIENE FOTO E VIDEO# ROMA – OPERAZIONE INTERNAZIONALE ANTIDROGA DEI CARABINIERI, 27 ARRESTI LA DROGA ARRIVAVA IN ITALIA DALL’ALBANIA CON IMBARCAZIONI, GIUNGEVA A ROMA E VENIVA SMISTATA IN TUTTA EUROPA TRASPORTATA DA CORRIERI CON MEZZI PUBBLICI.

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(AGENPARL) – Roma, 19 Febbraio 2025

(AGENPARL) – mer 19 febbraio 2025 Link per scaricare il video: https://we.tl/t-QbWzCckD3Q
LEGIONE CARABINIERI LAZIO
Comando Provinciale di Roma
Comunicato Stampa
ROMA – OPERAZIONE INTERNAZIONALE ANTIDROGA DEI CARABINIERI, 27 ARRESTI
LA DROGA ARRIVAVA IN ITALIA DALL’ALBANIA CON IMBARCAZIONI, GIUNGEVA A ROMA E
VENIVA SMISTATA IN TUTTA EUROPA TRASPORTATA DA CORRIERI CON MEZZI PUBBLICI.
ROMA – L’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma – su richiesta
della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, dispone
il carcere per 20 persone e gli arresti domiciliari per altre 7 e trae
origine da una complessa attività d’indagine, condotta mediante attività
tecniche e dinamiche, dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia
di Roma Parioli, coadiuvati dalla Direzione Centrale Servizi Antidroga,
avviata fin dal 2018 con l’operazione denominata “Tibus” e proseguita con
l’odierna indagine, condotta tra gli anni 2019 – 2021 che ha consentito di
documentare come l’autostazione “Tibus”, adiacente alla locale stazione
FF.SS. “Tiburtina”, sia stata utilizzata come centro di smistamento
nazionale e internazionale del traffico di stupefacenti, modalità che ha
assicurato, tramite pullman appartenenti a ignare società private, la
massima copertura ai corrieri evitando i rituali controlli ai valichi di
frontiera.
Alcuni degli arresti sono stati eseguiti a Valona (Albania) e sono il frutto
dell’efficace collaborazione instaurata con l’Autorità albanese, in
particolare con il Dipartimento della Polizia Criminale – Direzione delle
Indagini sul crimine organizzato, grazie al determinante contributo della
Direzione Centrale della Polizia Criminale – Servizio di Cooperazione
Internazionale di Polizia e Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza a Tirana e
con il supporto del Segretariato Generale INTERPOL di Lione.
Grazie alla collaborazione con la Polizia nazionale spagnola, in particolare
con la Comisaría General de Información, la Comisaría General de Policía
Judicial, la Brigada Provincial de Policía Judicial de Barcelona e i Grupos
Operativos Especiales de Seguridad, altri arresti sono stati eseguiti nella
città di Vilanova i la Geltrú, in provincia di Barcellona.
Sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di
un’ininterrotta operatività in Roma di due complessi articolati sodalizi
criminali, caratterizzati dalla transnazionalità, uno di estrazione
nigeriana e uno albanese, definendone le specifiche attitudini. Quella
nigeriana, secondo gli elementi indiziari raccolti, si occupava di reperire
e acquistare ingenti quantitativi di stupefacente del tipo marijuana,
distribuendola sul territorio nazionale ed europeo, utilizzando per lo più
soggetti molto giovani, incensurati e quasi tutti risultati in transito da
centri di prima accoglienza e con lo status di “rifugiato politico”; quella
albanese, con particolare riferimento alla città di Valona (Albania) da cui
sono risultati essere originari la stragrande maggioranza degli indagati, di
importare ingenti quantitativi di stupefacente dal proprio Stato. La
sostanza stupefacente, è emerso, entrava in Italia tramite l’utilizzo di
potenti natanti, fatti sbarcare sulle coste pugliesi per essere poi
traportata nella Capitale tramite il meccanismo “a staffetta” di veicoli a
intestazione fittizia e/o noleggiati tramite società di noleggio a lungo
termine. E’ stato documentato, anche con una indagine culminata in
un’ordinanza che ha disposto la custodia cautelare in carcere per 4
persone, come il Centro S.P.R.A.R. (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e
Rifugiati, ora Centro di Accoglienza Straordinaria) di Roma, via della
Riserva Nuova fosse stato utilizzato quale luogo di stoccaggio e ripartenza
delle partite di stupefacente, nonché di reclutamento di migranti nigeriani
(titolari di permesso di soggiorno provvisorio in attesa della definizione
del relativo status).
Nel corso delle indagini, fornitori di nazionalità albanese sono gravemente
indiziati di aver compiuto numerose estorsioni aggravate, nei confronti di
acquirenti di nazionalità nigeriana, “colpevoli” di ritardare il pagamento
della sostanza stupefacente. E’ stata inoltre ipotizzata la disponibilità da
parte del sodalizio criminale di matrice albanese di armi da guerra.
Alcuni cittadini italiani sono gravemente indiziati di essersi offerti quali
prestanome per l’intestazione di veicoli utilizzati per trafficare la
sostanza stupefacente.
Durante tutta l’attività, a riscontro delle investigazioni, sono stati
eseguiti 147 arresti in flagranza di reato per spaccio e detenzione di
stupefacente, sequestrati complessivi 900 kg circa di marijuana, 10 kg. di
“hashish” e diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo “eroina” nonché
il sequestro preventivo di 90.000,00 euro in contanti.
Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari,
gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di
colpevolezza con sentenza definitiva.
190225
___________________________________________________________________________
Aliquota Comunicazione e Stampa – Comando Provinciale Carabinieri Roma
P.za San Lorenzo in Lucina, 6
00186 Roma

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