AZIENDE – Si è tenuto nell’ambito di Beer&Food Attraction di Rimini lo scorso 17 febbraio il talk tra impresa e rappresentanti istituzionali promosso da Carlsberg Italia dal titolo I grandi birrifici a sostegno della ricerca e del Made in Italy brassicolo. La visione di Carlsberg Italia.
Il talk ha rappresentato l’occasione per una riflessione tra impresa e istituzioni su come sostenere la competitività delle aziende del comparto brassicolo e contribuire al sistema Paese, dove innovazione, R&D, sostenibilità e Made in Italy sono driver di crescita.
“Il settore della birra è resiliente e continua a essere un potente motore economico per il Paese, nonostante a livello economico e geopolitico siamo ancora di fronte a incertezze. L’Italia si conferma un mercato in crescita, con circa il + 2% sia sul canale Horeca, sia sul canale GDO” ha affermato Olivier Dubost, Managing Director di Carlsberg Italia.
Uno dei pilastri che Carlsberg Italia ha individuato per la crescita è il sostegno al Made in Italy, che significa produzione italiana, ma anche approvvigionamento delle materie prime sempre più locale e sostenibile. Birrificio Angelo Poretti produce la quasi totalità delle sue birre in Italia a Induno Olona (VA), parte delle quali viene esportata nel mondo. Proprio attraverso Birrificio Angelo Poretti, Carlsberg Italia da anni promuove la ricerca e l’innovazione sul luppolo coltivato nel nostro Paese: già dal 2019 è stata avviata una partnership con Italian Hops Company per investire in questa materia prima preziosa.
In questo contesto, grande attenzione è poi riservata all’agricoltura rigenerativa: l’obiettivo è quello di arrivare entro il 2030 all’approvvigionamento del 30% delle materie prime da pratiche agricole rigenerative, e raggiungere il 100% entro il 2040.
“Abbiamo una produzione fortemente radicata nel territorio italiano con il nostro Birrificio Angelo Poretti a Induno Olona e siamo il primo grande birrificio a utilizzare una varietà di luppolo coltivato in Italia nella produzione delle proprie birre. È il nostro contributo concreto alla crescita della filiera italiana del luppolo, che per continuare a crescere deve poter contare sul fondamentale supporto delle Istituzioni, con cui scegliamo di dialogare e ragionare con modelli di partnership collaborative” – ha affermato Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia.
All’evento, moderato da Isidoro Trovato, caposervizio economia del Corriere della Sera, hanno partecipato, oltre a Olivier Dubost e Serena Savoca, anche alcuni esponenti delle istituzioni che hanno contribuito al dibattito.
Ha dichiarato l’On. Giulio Centemero – VI Commissione Finanze – Camera dei Deputati: “La birra si conferma una delle protagoniste principali della dieta mediterranea e delle abitudini alimentari. Un prodotto popolare a cui hanno accesso tutti e che si contraddistingue per essere un simbolo di socialità. Negli ultimi anni si è consolidato un percorso in crescita del consumo di birra che solo recentemente ha avuto una leggera flessione. È una filiera che genera in Italia circa 10,2 miliardi di euro di valore condiviso. Parliamo di un settore che deve affrontare delle sfide a partire dalle materie prime, soggette ai cambiamenti climatici e quindi all’aumento dei costi così come per la fase della produzione pesano i continui rincari energetici. Dobbiamo sostenere anche i birrifici più grandi che con la loro attività sostengono fortemente la produzione agricola italiana e l’occupazione. È giusto quindi, continuare a insistere per garantire il taglio delle accise a tutti, per equità ma anche per evitare di minare la volontà di investire sempre di più in Italia, l’unico paese UE con la tassazione più alta sulla birra. La realtà industriale di Carlsberg Italia è importante, per la sua storia, per il prodotto di qualità che la rende sicuramente una degli ambasciatori del Made in Italy nel settore ma anche per l’impegno dell’azienda nell’innovazione e nella sostenibilità.”
“Lo sforzo fatto dai grandi birrifici industriali in termini di innovazione, ricerca e formazione ha aiutato anche lo sviluppo dei birrifici artigianali dando una risposta significativa anche sull’occupazione. Occorre proseguire su questa strada sostenendo tutto il comparto con gli incentivi fiscali e tutelando la birra artigianale con il marchio nazionale”. – ha affermato l’On. Stefano Vaccari – XIII Commissione Agricoltura – Camera dei Deputati.
E, durante il talk, l’On. Stefano Vaccari ha proseguito, sottolineando che quello che serve per provare a rendere sempre più italiana la filiera della birra è far vivere nella nuova disposizione di legge gli accordi di filiera che promuovono la produzione di materie prime, a partire dal malto d’orzo e dal luppolo, che adesso importiamo per la stragrande maggioranza della quantità che serve a produrre birra nel nostro Paese. Questo piano di settore – ha continuato l’On. Vaccari – deve necessariamente provare a dare concretezza alla crescita della filiera agricola, della birra e del valore prodotto dal comparto birrario sostenendo i famosi accordi di filiera. Quello che serve è investire in innovazione, ricerca e sviluppo e a mettere a disposizione strumenti per realizzare investimenti sui birrifici esistenti e incentivare anche la crescita di nuovi.
Un esempio significativo di sinergia con le istituzioni è rappresentato dall’accordo strategico che Carlsberg Italia ha siglato con il CREA lo scorso novembre, il cui obiettivo è la promozione dell’attività di ricerca e innovazione sul luppolo coltivato in Italia, attraverso il coinvolgimento di una rete di agricoltori locali che saranno formati anche sull’importanza delle pratiche di agricoltura rigenerativa.
Il Presidente Prof. Andrea Rocchi, presente al dibattito, ha dichiarato: “Il CREA da 15 anni è impegnato a 360 gradi sulla filiera, siamo ad oggi al quarto progetto nazionale, diventando così un riferimento per il settore non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. Puntiamo su qualità, sostenibilità, promozione della multidisciplinarietà e trasferimento tecnologico. Stiamo lavorando insieme al mondo produttivo per ottenere birre a basso tenore alcolico sfruttando lieviti adatti o fortificate con estratti botanici in grado di esaltare il profilo nutrizionale e nutraceutico della bevanda e, al tempo stesso, l’esperienza sensoriale del consumatore”.
A rappresentare il CREA è intervenuta inoltre Katya Carbone, Prima ricercatrice CREA, che è parte attiva delle progettualità legate all’accordo strategico con Carlsberg Italia.
Ha partecipato al talk anche Eugenio Pellicciari, General Operations Manager di Italian Hops Company, società che rappresenta la prima azienda italiana ad occuparsi di produzione e commercializzazione di luppolo dal 2014.
Durante Beer&Food Attraction, inoltre, Carlsberg Italia è stata premiata nell’ambito dei Lorenzo Cagnoni Awards – dedicati ai maggiori progetti di eccellenza all’insegna dell’innovazione – nella categoria Technology per il suo innovativo sistema di spillatura DraughtMaster EXTRA10, frutto di 3 anni di sviluppo e oltre 15 milioni di euro investiti.
Leggi l’articolo anche su FoodyBev.com
Horecanews.it informa ogni giorno i propri lettori su notizie, indagini e ricerche legate alla ristorazione, piatti tipici, ingredienti, ricette, consigli e iniziative degli chef e barman, eventi Horeca e Foodservice, con il coinvolgimento e la collaborazione delle aziende e dei protagonisti che fanno parte dei settori pasticceria, gelateria, pizzeria, caffè, ospitalità, food e beverage, mixology e cocktail, food delivery, offerte di lavoro, marketing, premi e riconoscimenti, distribuzione Horeca, Catering, retail e tanto altro!
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link