Nonostante le ripetute segnalazioni, le proteste e perfino una manifestazione pubblica, il Comune di Agrigento continua a negare un servizio essenziale ai bambini con disabilità.
Il servizio ASACOM (Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione per gli alunni disabili), che dovrebbe essere garantito in maniera continuativa e senza interruzioni, resta un miraggio per molte famiglie, costrette ancora una volta a ricorrere ai tribunali per ottenere ciò che è un loro diritto.
Mentre i genitori lottano per il futuro dei loro figli, il Comune sembra procedere con totale indifferenza, accumulando debiti fuori bilancio che aggravano la già drammatica situazione economica dell’ente, ormai in piena rotta verso il dissesto finanziario.
La vergogna del servizio ASACOM negato: famiglie costrette a rivolgersi ai giudici
Già negli scorsi mesi, il Codacons aveva denunciato il taglio del 40% delle ore di assistenza per i bambini disabili senza diritto, nonostante i fondi regionali fossero stati destinati al Comune di Agrigento. Il sindaco Francesco Miccichè, invece di affrontare il problema, aveva preferito fuggire dalle responsabilità, come dimostrato durante la recente manifestazione ASACOM, quando evitò il confronto con le famiglie uscendo dal retro del palazzo comunale.
Ad oggi, la situazione non è migliorata:
✅ Molti bambini con disabilità non ricevono l’assistenza necessaria per frequentare la scuola in condizioni dignitose;
✅ Le famiglie sono costrette a rivolgersi ai tribunali per ottenere il servizio che dovrebbe essere garantito dal Comune;
✅ Ogni sentenza ottenuta è un debito fuori bilancio che l’amministrazione accumula, peggiorando lo stato economico dell’ente;
✅ Il Comune continua a ignorare le richieste e a non prendere iniziative concrete, mentre si concentra esclusivamente su eventi e celebrazioni per Agrigento Capitale della Cultura 2025.
Comune di Agrigento: un’amministrazione che accumula debiti e ignora i più deboli
La strategia dell’amministrazione comunale è chiara: trascinare le famiglie in lunghi procedimenti legali, costringendole a rivolgersi ai giudici per vedersi riconosciuto un diritto che dovrebbe essere automatico.
Questa gestione irresponsabile ha una duplice conseguenza negativa:
- Il danno alle famiglie, che subiscono enormi difficoltà per garantire l’istruzione ai propri figli, dovendo affrontare spese legali e tempi burocratici inaccettabili;
- Il danno economico al Comune stesso, che accumula debiti fuori bilancio ogni volta che una sentenza impone il pagamento del servizio, aumentando il rischio di dissesto finanziario.
Già in passato, il Codacons aveva avvertito l’amministrazione comunale che il taglio alle ore di assistenza avrebbe generato un boomerang economico, costringendo il Comune a pagare somme ancora più alte a seguito di cause vinte dai genitori. Ma l’amministrazione Miccichè ha scelto di ignorare il problema, peggiorando ulteriormente la situazione finanziaria dell’ente.
Dissesto finanziario sempre più vicino: l’incapacità di governare pesa sui cittadini
Il Comune di Agrigento è già in condizioni finanziarie critiche, e il continuo accumulo di debiti fuori bilancio per l’ASACOM non fa altro che accelerare il percorso verso il dissesto finanziario.
A questo si aggiungono:
🔴 Milioni di euro già spesi per eventi e spettacoli legati ad Agrigento Capitale della Cultura 2025, senza benefici tangibili per la cittadinanza;
🔴 Una gestione economica opaca, che non ha saputo garantire servizi essenziali, mentre le casse comunali si svuotano progressivamente;
🔴 Una totale assenza di programmazione e trasparenza, con fondi regionali destinati ad altro invece che al servizio ASACOM.
Nel frattempo, i più deboli restano senza assistenza, e le famiglie continuano a combattere da sole per ottenere ciò che dovrebbe essere garantito dalla legge.
Conclusione: un’amministrazione fallimentare che abbandona i cittadini
La situazione ASACOM è lo specchio di un’amministrazione incapace di gestire i bisogni reali della città. Agrigento è ostaggio di una politica che ignora le fasce deboli e che accumula debiti invece di risolvere i problemi.
Mentre il Comune spende senza controllo per progetti e celebrazioni, i cittadini devono rivolgersi ai tribunali per vedere riconosciuti diritti fondamentali. Fino a quando la città dovrà sopportare questa gestione irresponsabile?
Se l’amministrazione Miccichè non cambierà rotta, il dissesto finanziario sarà solo questione di tempo, e a pagare saranno come sempre i cittadini, le famiglie e i bambini più fragili.
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