Durante la pandemia mise a segno qualcosa come 52 furti tanto da guadagnare l’appellativo di “Arsenio Lupin dei distributori automatici”.
Stavolta è accusato di dieci scorribande notturne durante le quali sarebbe riuscito a portare via di tutto: dalle piante ai cavi elettrici, passando per centinaia e centinaia di litri di carburante fino agli incassi dei soliti distributori automatici di merendine e bevande.
Ora per Marco D. F., 42 anni di Tivoli Terme, è giunto di pagare il conto con la Giustizia.
Il 7 maggio prossimo il pregiudicato italiano, attualmente agli arresti domiciliari col braccialetto elettronico, comparirà davanti al Tribunale di Tivoli per l’udienza predibattimentale in cui dovrà rispondere di dieci furti compiuti tra maggio e dicembre 2024 ai danni di esercizi commerciali, magazzini, officine ed anche nelle scuole.
IL FURTO DI CYCAS AL VIVAIO DI GUIDONIA
Marco D. F. è accusato di essere l’autore del furto consumato il 22 aprile 2024 ai danni del “Vivaio Valentino e Paola” di via Pantano a Guidonia Centro.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, tra le ore 20,13 e le 20,19 il 42enne scavalcò la recinzione e si impossessò di due piante di Cycas esposte.
LA RAZZIA DI CAVI ELETTRICI A MARCELLINA
A maggio 2024 il ladro spostò il suo raggio d’azione a Marcellina, prendendo di mira in tempi diversi un’abitazione di via Vocabolo Campetella. Obiettivo fu il magazzino di materiale elettrico svuotato per tre volte dopo aver scavalcato il muro di cinta.
Il 6 maggio 2024 il ladro solitario di notte portò via una bobina di cavo gommato lunga 30 metri, un’altra lunga 20 metri e un sacco blu contenente spezzoni vari di cavi elettrici lanciandoli sulla strada per poi raccoglierli ed allontanarsi.
L’indomani – era il 7 maggio 2024 – sempre al calare del sole, Marco D. F. tornò sul “luogo del delitto” per fare razzia di bobine di rame di vario genere. E il 9 maggio 2024 completò l’opera con altre bobine di rame di vario genere.
IL “SUCCHIO” DI CARBURANTE NELL’OFFICINA DI GUIDONIA
Tra maggio e giugno 2024 altri tre furti notturni nell’officina “Sebastiani Fulvio & Figli” in via Colle Giannetta a Guidonia. Il primo il 29 maggio 2024, quando il ladro portò via qualcosa come 100 litri di carburante dal serbatoio di un camion Iveco.
Il secondo il 2 giugno 2024 con l’asportazione di 50 litri di carburante da un altro camion dello stesso modello e di altri 100 litri da un camion Nissan. Infine il 9 giugno 2024 altro carburante rubato da un camion Iveco della Enel distribuzione e da un altro camion Iveco.
Non soddisfatto, il 2 e il 9 giugno 2024 l’Arsenio Lupin scassinò anche i distributori automatici di bevande rubando l’incasso.
Inoltre il 12 giugno 2024 alle ore 23 Marco D. F. sarebbe tornato nel piazzale dell’officina di via Colle Giannetta e con un bastone forzò la porta d’ingresso della mensa per rubare l’incasso del distributore automatico di caffè, danneggiò la porta ma non riuscì ad aprirla.
I DISTRIBUTORI DI BIBITE SCASSINATI NELLE SCUOLE DI MARCELLINA
Il 42enne di Tivoli Terme avrebbe “lavorato” anche nel giorno della Repubblica.
Sarebbe sempre lui l’autore del furto messo a segno domenica 2 giugno 2024 nella sede di viale Manzoni dell’Istituto comprensivo di Marcellina: in quel caso il ladro forzò e danneggiò la porta d’ingresso, dopodiché scassinò la serratura e la gettoniera del distributore automatico di alimenti e caffè impossessandosi di un incasso pari a 94,20 euro.
Fatale per Marco D. F. è stato il furto tentato il 18 dicembre 2024 nella scuola materna di via Carlo Alberto Dalla Chiesa di Marcellina, che tra aprile e maggio 2024 era stata “visitata” per ben 4 volte dai ladri (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Col solito modus operandi di notte il pregiudicato forzò e danneggiò la porta d’ingresso, quindi tentò di fare razzia al distributore automatico di alimenti e caffè, ma il colpo fallì grazie all’intervento dei carabinieri di Marcellina che lo arrestarono.
DURANTE LA PANDEMIA COLPI’ 52 VOLTE: CONDANNATO A 2 ANNI, FU RIMESSO IN LIBERTA’
Il nome di Marco D. F. è già noto agli archivi della cronaca giudiziaria. Tra agosto e ottobre 2020 l’uomo riuscì a mettere a segno qualcosa come 52 colpi e fu inchiodato dai sistemi di videosorveglianza che lo ripresero a scassinare distributori automatici di gadgets e snack razziando tutte le monete.
Nel mirino erano finiti il bar “Cavallino Rosso” di Tivoli Terme, il Deposito giudiziario e soccorso stradale “De Vincentis” di via De Gasperis all’Albuccione, il supermercato Conad al chilometro 21,200 di via Tiburtina, al Bivio di Guidonia, il bar “La Terrazza” all’interno del parco dei Frutti di via degli Spagnoli, a Guidonia, “L’Opificio del Sapore”, il bar ristorante di via delle Genziane a Colle Fiorito, l’ex “Tmr Village”, il bar-ristorante di via Tiburtina al Bivio, la clinica “Italian Hospital Group”, perfino le Terme di Roma. L’ultima delle scorribande notturne era stata messa a segno negli uffici Inps di Tivoli all’alba di mercoledì 14 ottobre 2020.
I poliziotti del Commissariato di Tivoli non ci misero molto a individuare Marco D. F., vecchia conoscenza di agenti e carabinieri che lo avevano arrestato il 19 novembre 2018 perché in due mesi – dal primo settembre al 29 ottobre – riuscì ad intrufolarsi per 21 volte all’interno di varie aziende per fare manbassa dai distributori automatici.
Per i 52 furti commessi durante la pandemia il 17 giugno 2021 Marco D. F. fu condannato dal Tribunale di Tivoli a due anni di reclusione e mille euro di multa per furto aggravato e continuato.
Il giudice respinse la richiesta di pena a due anni e 4 mesi proposta dalla Procura, concedendo all’imputato le attuanti generiche e il ritorno in libertà.
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