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RAMSES GROUP NEWS n. 720 – 17 febbraio 2025
Micro, Piccole e Medie Imprese
1. MERCATI ESTERI
Descrizione della misura
L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese, con particolare attenzione alle Micro, Piccole e Medie Imprese, per supportare investimenti nei mercati internazionali, con riferimento a:
– l’apertura di nuove strutture commerciali in Paesi esteri dove l’azienda non è già presente;
– il rafforzamento o la sostituzione di strutture preesistenti.
Fino al 31 dicembre 2025, per chi richiede finanziamenti destinati a programmi di espansione in un Paese africano, sono previste condizioni agevolate e l’inclusione di nuove spese finanziabili, quali la formazione professionale del personale locale (sia in loco che in Italia), nonché costi connessi come viaggi, ingressi e soggiorni in Italia per il personale africano.
Caratteristiche del finanziamento
Il finanziamento ha una durata di 6 anni, di cui i primi 2 di preammortamento, con un tasso di interesse agevolato annuo dello 0,371%.
L’importo massimo finanziabile che può essere richiesto è pari al minore tra:
– il 35% del fatturato medio degli ultimi due bilanci (voce A1 del conto economico);
– 500.000 euro per Micro Imprese
– 2,5 milioni di euro per PMI e start-up/PMI innovative;
– 3,5 milioni di euro per le altre imprese.
L’importo minimo finanziabile è 10 mila euro.
La quota a fondo perduto è fino al 10% dell’intervento agevolativo richiesto, con un massimo di 100 mila euro.
Il cofinanziamento a fondo perduto è fino al 10%, esteso anche a progetti con focus Africa, con possibilità di aumento al 20% (fino a 200 mila euro) per imprese con sede operativa nel Sud Italia.
Esonero garanzie: per progetti localizzati in Africa è possibile richiedere l’esenzione dalla prestazione delle garanzie.
Beneficiari
Possono accedere al finanziamento tutte le imprese con almeno due bilanci depositati (o dichiarazione dei redditi).
Sono escluse le aziende con Scoring 11 e 12.
Tipologia di agevolazione
Il finanziamento è concesso a un tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE (0,464% al 14/07/2023).
L’importo massimo richiedibile è il minore tra:
– il 35% del fatturato medio degli ultimi due bilanci:
– gli importi stabiliti dalla seguente tabella
- Micro Impresa: 500.000 euro
- PMI e PMI innovative: 2.500.000 euro
- Altre imprese: 3.500.000 euro.
Il finanziamento ha una durata complessiva di 6 anni, suddivisa in:
– preammortamento: 2 anni
– rimborso: 4 anni.
Le garanzie richieste variano in base alla classe di Scoring dell’impresa (senza obbligo di garanzia per le aziende con Scoring 1 e 2).
L’erogazione avviene in tre tranche: 25% anticipo, 25% acconto, saldo finale.
Contributo a fondo perduto
Il contributo a fondo perduto, fino al 10% e con un massimo di 100 mila euro, è concesso a:
– PMI e Micro Imprese con sede operativa nel Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), costituite da almeno sei mesi;
– MPMI (Micro, Piccole e Medie Imprese) con certificazioni ambientali/sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);
– PMI e Micro Imprese giovanili, costituite per almeno 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni o, per le società di capitali, con quote di proprietà per almeno il 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni;
– MPMI femminili, costituite per almeno il 60% da donne o, per le società di capitali, con il 60% delle quote detenute da donne;
– PMI e Micro Imprese con fatturato export almeno pari al 20% del totale, secondo le dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi;
– PMI innovative, registrate presso la sezione speciale della Camera di Commercio;
– Imprese non PMI con certificazioni ambientali/sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000), a condizione che dimostrino:
- adozione di una Sustainable Procurement Policy (SPP) con principi ESG;
- adesione di almeno 5 fornitori con contratti attivi da almeno 12 mesi a principi ESG contenuti nell’SPP.;
- implementazione della Policy e strumenti di monitoraggio della conformità ESG.
Interventi finanziabili
L’intervento agevolativo finanzia programmi di inserimento nei mercati esteri, attraverso:
1. apertura di una nuova struttura (negozio) in un Paese estero dove l’azienda non è già presente;
2. apertura di nuove strutture di diversa tipologia (corner, showroom, ufficio), escludendo i negozi, in un Paese estero senza presenze attuali;
3. potenziamento di strutture preesistenti (diverse dai negozi), tramite:
– sostituzione con una struttura più grande della stessa tipologia;
– aggiunta di una nuova struttura di diversa tipologia;
– ampliamento della struttura attuale;
– assunzione di personale aggiuntivo con mansioni non legate alla vendita.
Il programma deve riguardare prevalentemente beni e/o servizi italiani o a marchio registrato italiano.
Spese ammissibili
Per poter beneficiare del finanziamento, almeno il 50% delle risorse deve essere destinato a spese di investimento per la struttura. Queste includono:
– affitto o acquisto di locali destinati all’attività all’estero;
– interventi di ristrutturazione e investimenti iniziali necessari per avviare la nuova sede.
Inoltre, sono previste anche spese per il personale, ma solo se non si tratta di un negozio. In particolare, rientrano tra le spese ammissibili:
– retribuzioni per personale assunto all’estero, purché impiegato in attività non direttamente legate alla vendita;
– viaggi del personale, con lo scopo di gestire e sviluppare il progetto di internazionalizzazione.
Fino al 50% dell’importo finanziato può invece essere impiegato per spese di supporto. Tra queste rientrano:
– formazione del personale, utile a migliorare le competenze necessarie per operare nel nuovo mercato (non valida per i negozi);
– consulenze specialistiche, fondamentali per la realizzazione del progetto, ma con un limite del 10% delle spese totali ammesse;
– attività promozionali, come campagne marketing e pubblicità, per introdurre un nuovo prodotto o rafforzare la presenza del marchio;
– consulenze per la gestione della richiesta di finanziamento, con un tetto massimo del 5% dell’importo approvato e comunque non superiore a 100 mila euro. Per essere riconosciute, queste spese devono essere documentate attraverso un contratto e una dichiarazione di indipendenza del consulente;
– consulenze professionali per la conformità ambientale, necessarie per garantire il rispetto delle normative vigenti in materia.
Tutte le spese devono essere fatturate e pagate secondo le modalità previste e devono riferirsi ad attività svolte nel periodo di realizzazione del progetto. Inoltre, i beni e i servizi distribuiti devono essere prodotti in Italia o avere un marchio italiano registrato.
2. E – COMMERCE
La misura in sintesi
Questa iniziativa è rivolta a tutte le imprese, con particolare attenzione alle Micro, Piccole e Medie Imprese, che intendono sviluppare un progetto di investimento digitale per:
– la creazione di una propria piattaforma e-commerce;
– il miglioramento o l’implementazione di una piattaforma già esistente;
– l’accesso a piattaforme di terzi (marketplace) con la realizzazione di uno store dedicato.
Fino al 31 dicembre 2025, sono previste condizioni agevolate per i progetti che puntano alla commercializzazione di prodotti e servizi destinati al continente africano.
Caratteristiche del finanziamento
Il finanziamento prevede le seguenti condizioni:
– durata: 4 anni, di cui 2 anni di preammortamento;
– tasso di interesse agevolato: 0,371% annuo;
– importo massimo finanziabile: fino a 500 mila euro, non superiore al 20% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci depositati;
– importo minimo finanziabile: 10 mila euro;
– quota massima a fondo perduto: fino al 10% dell’importo dell’Intervento Agevolativo, con un tetto massimo di 100 mila euro, riconosciuta alle imprese che soddisfano i requisiti previsti dalla Circolare operativa 6/394/2023;
– cofinanziamento a fondo perduto: fino al 10% anche per i progetti con focus Africa, con possibilità di aumento al 20% (massimo 200 mila euro) per le imprese con sede operativa nelle regioni del Sud Italia;
– garanzie: per i progetti localizzati in Africa, è possibile richiedere l’esenzione dalla prestazione delle garanzie (secondo l’articolo 15 del DL 113/2024, soggetto a conversione in legge).
Beneficiari
Possono accedere al finanziamento le imprese che abbiano depositato almeno due bilanci relativi a due esercizi completi presso il Registro Imprese.
Sono esclusi i settori della pesca e dell’acquacoltura, i settori della produzione primaria di prodotti agricoli.
Agevolazioni
Il finanziamento prevede un tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE (0,464% al 14 luglio 2023), con diverse modalità di applicazione (50% o 80%), definite in fase di presentazione della domanda.
L’importo minimo è di 10 mila euro.
L’importo massimo è 500 mila euro o il 20% dei ricavi dell’ultimo bilancio (o degli ultimi due, per importi superiori a 150.000 euro).
L’esposizione massima nei confronti del fondo 394/81 non deve essere superiore al 35% della media dei ricavi degli ultimi due bilanci.
La durata complessiva è di 4 anni dalla stipula del contratto, con 2 anni di preammortamento e 2 anni di rimborso.
Garanzie richieste: determinate in base al MOL o alla classe di scoring dell’impresa (nessuna garanzia richiesta per le imprese con scoring 1 e 2).
Erogazione: in due tranche (25% anticipo – saldo).
Contributo a fondo perduto del 10% (fino a 100.000 euro) per:
– PMI (incluse Micro Imprese) con sede operativa nelle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituite da almeno 6 mesi;
– MPMI (Micro, Piccole e Medie Imprese) con certificazioni ambientali/sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);
– PMI (incluse Micro Imprese) giovanili (almeno il 60% della proprietà detenuta da giovani tra i 18 e i 35 anni);
– PMI (incluse Micro Imprese) femminili (almeno il 60% della proprietà detenuta da donne);
– MPMI con una quota di fatturato export pari ad almeno il 20% del totale, risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi;
– PMI innovative registrate presso la sezione speciale della Camera di Commercio;
– Imprese (anche non PMI o Micro Imprese) con interessi diretti nei Balcani Occidentali;
– Imprese (anche non PMI o Micro Imprese) con certificazioni ambientali/sostenibilità e in possesso di:
- una Sustainable Procurement Policy (SPP) con principi ESG;
- almeno 5 fornitori con contratti attivi da almeno 12 mesi, aderenti ai principi ESG;
- strumenti di monitoraggio della conformità ESG;
- piani correttivi per la non conformità dei fornitori.
Spese ammissibili
Le spese coperte dal finanziamento riguardano principalmente la creazione o il miglioramento di una piattaforma e-commerce, sia di proprietà dell’impresa che su un marketplace di terzi. Sono inclusi costi per sviluppo, configurazione, hardware, software e integrazioni con sistemi di gestione aziendale come ERP e CRM.
Sono finanziabili anche gli investimenti legati alla gestione e alla sicurezza della piattaforma, come hosting, commissioni per l’utilizzo, protezione dei dati, sviluppo di analisi e tracciamento delle visite, oltre a consulenze per il miglioramento della piattaforma e la tutela del marchio.
Infine, rientrano tra le spese ammissibili quelle per promozione e formazione del personale, come web marketing, indicizzazione, comunicazione e corsi di aggiornamento per la gestione della piattaforma.
Sono previsti anche costi per consulenze ambientali e per l’assistenza nella presentazione della richiesta di finanziamento, fino a un massimo del 5% dell’importo concesso.
Almeno la metà dell’importo richiesto deve essere destinata alla creazione, sviluppo o utilizzo della piattaforma e-commerce. Tutte le spese devono essere documentate, sostenute dopo l’ottenimento del CUP e riferite alla distribuzione di beni o servizi italiani o a marchio italiano.
3. FIERE ED EVENTI
Questa misura è destinata a tutte le imprese, in particolare alle Micro, Piccole e Medie Imprese, offrendo la possibilità di finanziare la partecipazione a eventi internazionali (anche virtuali), fino a un massimo di 3 eventi, per promuovere beni e servizi prodotti in Italia o con marchio italiano. Gli eventi ammissibili includono:
– fiere;
– mostre;
– eventi e missioni internazionali.
Inoltre, per le partecipazioni a fiere ed eventi in Africa o in Italia con focus su quest’area, sarà possibile usufruire di condizioni speciali, che comprendono anche spese per viaggio e soggiorno di potenziali clienti africani, fino al 31 dicembre 2025.
Caratteristiche del finanziamento
Il finanziamento presenta le seguenti condizioni:
– durata: 4 anni, con 2 anni di pre-ammortamento;
– tasso di interesse agevolato annuo: 0,371%;
– importo massimo finanziabile:
- Il 20% dei ricavi dell’ultimo bilancio per domande fino a 150.000 euro
- Il 20% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci per domande superiori a 150.000 euro
- 500.000 euro
– quota massima a fondo perduto: fino al 10% dell’importo del finanziamento, con un massimo di 100.000 euro, in base ai requisiti specifici;
– in caso di focus sull’Africa, la quota a fondo perduto può arrivare fino al 20%, con un massimo di 200.000 euro per le imprese italiane con almeno una sede operativa nel Sud Italia;
– possibilità di esenzione dalle garanzie se il progetto è localizzato in Africa.
Beneficiari
Possono beneficiare di questa misura le imprese che abbiano depositato almeno un bilancio completo presso il Registro Imprese, ad esclusione dei settori della pesca, acquacoltura e produzione primaria di prodotti agricoli.
Agevolazioni
Il finanziamento è a tasso agevolato, pari al 10% del tasso di riferimento UE (0,464% al 14/07/2023), con importi minimi di 10 mila euro e massimi di 500 mila euro (o 20% dei ricavi).
La durata complessiva è di 4 anni, con 2 anni di pre-ammortamento e 2 anni di rimborso.
L’esposizione massima complessiva è pari al 35% della media dei ricavi degli ultimi due bilanci.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili includono:
– spese per area espositiva: affitto, allestimento, arredamento, attrezzature, elettricità, pulizia, assicurazione, compensi al personale, traduzione e interpretariato;
– spese logistiche: trasporto e movimentazione dei prodotti;
– costi promozionali: partecipazione a business meeting, pubblicità, banner, certificazione dei prodotti;
– spese per consulenze: consulenze esterne (designer, digital marketing), consulenze per fiera/mostra;
– spese digitali: iscrizione e sviluppo contenuti per eventi virtuali, marketing digitale, traduzione online;
– altre consulenze: per la verifica di conformità ambientale e gestione della richiesta di finanziamento.
Le spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla ricezione del CUP e devono riguardare la distribuzione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano.
4. TEMPORARY MANAGER
La misura è rivolta a tutte le imprese, in particolare alle Micro, Piccole e Medie Imprese, per supportare l’inserimento temporaneo di figure specializzate, come il “Temporary Manager”, per lo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica, digitale o ecologica, nonché per favorire l’internalizzazione dell’impresa.
L’inserimento del Temporary Manager è regolato da un contratto stipulato con una società di servizi terza. Inoltre, i finanziamenti per l’inserimento di un Temporary Manager in progetti di sviluppo in Africa beneficiano di condizioni dedicate fino al 31.12.2025.
Caratteristiche del finanziamento
Il finanziamento per questa misura presenta le seguenti caratteristiche:
– durata: 4 anni, di cui 2 di pre-ammortamento;
– tasso di interesse agevolato annuo: 0,371%;
– importo massimo finanziabile:
- 20% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci
- fino a 500 mila euro
– importo minimo finanziabile: 10 mila euro;
– quota massima a fondo perduto: fino al 10% dell’importo richiesto, con un massimo di 100 mila euro (fino al 20% per progetti con focus Africa, fino a 200 mila euro per imprese con sede nel Sud Italia);
– esenzione dalle garanzie per progetti in Africa (soggetto alla conversione in legge dell’articolo 15 del DL 113/2024).
Beneficiari
Possono beneficiare dell’agevolazione le imprese che abbiano depositato almeno due bilanci relativi a due esercizi completi, con esclusione dei settori della pesca, acquacoltura e produzione primaria di prodotti agricoli.
Agevolazione
– finanziamento a tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE (tasso applicato: 0,464% al 14/7/2023);
– importo minimo: 10 mila euro;
– importo massimo: 500 mila euro o 20% dei ricavi dell’ultimo bilancio (o degli ultimi due per importi superiori a 150 mila euro);
– durata del finanziamento: 4 anni (2 anni di pre-ammortamento e 2 anni di rimborso);
– garanzie richieste in base al MOL o alla classe di scoring dell’impresa (senza garanzia per lo scoring 1 e 2);
– erogazione in 2 tranche: 25% anticipo e saldo;
– contributo a fondo perduto del 10% (fino a 100 mila euro) per specifiche categorie di PMI, inclusi quelli con focus Africa o ubicazione nel Sud Italia.
Spese ammissibili
1. Spese per le prestazioni del Temporary Manager (almeno il 60% dell’intervento agevolativo);
2. Spese strettamente connesse alla realizzazione del progetto (massimo 40% delle spese rendicontabili):
– attività di marketing e promozionali;
– sviluppo digitale dei processi aziendali;
– ammodernamento dei modelli organizzativi;
– innovazione di prodotto o servizio;
– certificazioni internazionali e licenze;
– supporto per la formazione, viaggi, soggiorni, e consulenze legali per l’espansione internazionale.
Inoltre, sono ammissibili spese per consulenze professionali relative alla conformità ambientale e per la gestione della richiesta di intervento agevolativo, fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.
5. TRANSIZIONE DIGITALE ED ECOLOGICA
Questa misura è destinata a tutte le imprese, in particolare alle Micro, Piccole e Medie Imprese, che desiderano rafforzare la loro competitività internazionale sostenendo la transizione digitale e ecologica.
È rivolta anche a:
– PMI attive in specifiche filiere produttive;
– imprese con interessi nei Balcani Occidentali;
– imprese localizzate nei territori colpiti da eventi alluvionali dal 1° maggio 2023;
– rafforzamento della solidità patrimoniale delle imprese con vocazione internazionale.
Caratteristiche del finanziamento
Il finanziamento per questa misura presenta le seguenti caratteristiche:
– durata: 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento;
– tasso di interesse agevolato: 0,371% annuo;
– finanziamento destinato fino al 50% per Transizione Digitale e/o Ecologica, e la restante parte per il rafforzamento patrimoniale;
– l’importo massimo finanziabile è pari al minore tra:
- 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci
- 500 mila euro per Micro Imprese
- 2,5 milioni di euro per PMI
- 5 milioni di euro per altre imprese
– importo minimo di 10 mila euro;
– quota massima a fondo perduto: fino al 10% dell’importo richiesto (massimo 100 mila euro).
Beneficiari
– Imprese con un fatturato export pari ad almeno il 10% dell’ultimo bilancio
– PMI produttive con fatturato export pari ad almeno il 3% e parte di una filiera produttiva di almeno 3 imprese clienti.
Agevolazione
– Finanziamento a tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE
– Importo minimo di 10 mila euro e massimo in base ai ricavi e dimensione dell’impresa
– Durata del finanziamento: 6 anni, con 2 anni di pre-ammortamento e 4 anni di rimborso.
L’erogazione avviene in 3 tranche: 25% anticipo, 25% acconto, saldo finale.
Il contributo a fondo perduto è fino al 10% (max 100 mila euro) per PMI con specifici requisiti, come:
– sede nelle regioni del Sud Italia
– certificazioni ambientali/sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001)
– imprese giovanili o femminili,
– imprese con almeno 20% di fatturato export.
Interventi ammissibili
– Almeno il 50% dell’importo del finanziamento deve essere destinato a investimenti digitali e/o ecologici, il resto a rafforzamento patrimoniale.
– Possibilità di aumentare la quota destinata a ulteriori investimenti in base a specifiche condizioni:
- 70% in caso di aumento dei costi energetici e fatturato export maggiore del 20%
- 80% per imprese con interessi nei Balcani Occidentali
- 90% per imprese nelle zone alluvionate.
Spese ammissibili
1. Transizione digitale:
– integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
– investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici, e formazione per Industria 4.0.
2. Transizione ecologica:
– investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale
– certificazioni ambientali
– consulenze per verifiche di conformità ambientale.
3. Rafforzamento patrimoniale:
– investimenti per la solidità patrimoniale dell’impresa.
Le spese devono essere sostenute dopo la ricezione del CUP (Codice Unico di Progetto) e riferite ad attività nel periodo di realizzazione del progetto.
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