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Catania
Al centro dell’inchiesta, le procedure di attribuzione di alcuni incarichi relativi a progetti finanziati e approvati dall’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia che poi si sono espletati negli ospedali Garibaldi e Policlinico di Catania
Primo ciak al Tribunale di Catania del processo frutto dello tsunami giudiziario che nel 2023 colpì il mondo della sanità catanese con il coinvolgimento di professionisti e politici accusati a vario titolo di turbativa e corruzione. Al centro dell’inchiesta della procura etnea e condotta dai carabinieri le procedure di attribuzione di alcuni incarichi relativi a progetti finanziati e approvati dall’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia che poi si sono espletati negli ospedali Garibaldi e Policlinico di Catania.
Alcune nomine – secondo il quadro accusatorio – sarebbero state pilotate verso alcuni candidati segnalati. Un altro punto delle contestazioni è l’iter del concorso da direttore amministrativo al Consiglio dell’Ordine dei medici di Catania. Ruolo vinto poi da Gesualdo Missale, che però è stato giudicato e condannato dal gup in abbreviato. Missale è considerato il regista del sistema illecito assieme al dentista Ezio Campagna, che ha patteggiato la pena. Tra gli imputati del processo ordinario Giuseppe Arcidiacono, ex assessore comunale e medico, e Ruggero Razza, già assessore regionale alla Sanità ed europarlamentare in quota FdI. Questa mattina, nel corso dell’udienza che si è celebratata davanti alla Terza sezione penale del Tribunale, sono state affrontate alcune questioni preliminari. Precisamente sono state sollevate dalle difese due eccezioni.
L’avvocato Giampiero Torrisi, difensore di Giuseppe Arcidiacono assieme ad Enzo Mellia, ha eccepito la competenza territoriale di una delle imputazioni ritenendo che la commissione del reato sia avvenuta a Palermo e non a Catania. L’avvocato Carmelo Calì, che assiste Daniele Sorelli, ha chiesto al collegio di dichiarare inammissibile la costituzione di parte civile del Policlinico poiché viziata nella procedura (mancanza della delibera dei vertici aziendali del riconoscimento del danno subito e la procura speciale). Sulle due eccezioni il Tribunale si è riservato di decidere alla prossima udienza. La presidente Consuelo Corrao ha dato appuntamento alle parti al prossimo 13 maggio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
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