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Esiste un posto in Arabia Saudita che sembra già proiettata nel futuro: si chiama NEOM, la città-stato fatta progettare dal principe dell’Arabia Saudita, dove la fantascienza sta per diventare realtà. Promotore e investitore del progetto, il principe ereditario Mohammed
bid Salman ha creato il nome NEOM fondendo due parole, il greco «neo» (nuovo) e l’arabo «mustaqbal» (futuro) e ha voluto, forse, anche firmare questa visione avveniristica, perché la lettera “M” è l’iniziale del suo nome.
Una città per tutti, e tutta sostenibile
Il progetto, il cui costo si aggira intorno ai 500 miliardi di dollari, ed è stato presentato nel 2017 nell’ambito del programma Saudi Vision 2030, rappresenta una rivoluzione architettonica e tecnologica, perché nelle aree ad esso destinate inserisce diversi tipi di insediamenti, da quelli residenziali a quelli industriali, comprendendo anche quelli turistici e agricoli.
Ogni insediamento sarà realizzato all’insegna dello sviluppo sostenibile, grazie all’utilizzo di tecnologie e materiali innovativi, hub di sostenibilità urbanistica in cui i nuovi insediamenti saranno alimentati completamente da energie rinnovabili, un mix tra innovazione tecnologica e sostenibilità che ha come obiettivo la totale decarbonizzazione entro il 2050.
L’area in cui si svilupperà NEOM, la cui superficie complessiva sarà di circa 26.500 km² e un’estensione costiera di circa 468 km, è situata nella regione saudita del Tabuk, a nord est del paese, e dovrebbe comprendere cinque regioni: The Line, Oxagon, Trojena, Sindalah e
Magna. Le cinque regioni, raggiungibili con circa sei ore di volo dal 40% dei Paesi del mondo, comprendono una vasta tipologia di habitat, spaziando dalla montagna al deserto fino al mare e si trovano in una zona economica speciale che presenta maggiori deroghe
commerciali.
The Line, passo primo
Il fulcro di NEOM sarà The Line, la cui particolarità ed unicità è racchiusa già nel suo nome:
un lunghissimo insediamento lineare di circa 170 km, largo 200 metri e alto 500 metri dal livello del mare, realizzato mediante la costruzione di due grattacieli «orizzontali» paralleli.
Lungo tutti i 170 km di pareti esterne di The Line verranno installati specchi utilizzati a celare i sistemi di ventilazione. Questa immensa città lineare, progettata per una capienza di 9 milioni di abitanti, si svilupperà su più livelli all’interno dei quali si troveranno tutti gli
spazi necessari affiche gli abitanti possano svolgere attività di ogni genere (lavoro, socializzazione, svago) usufruendo di tutti i servizi essenziali raggiungibili in un massimo di 5 minuti a piedi. In più, l’avveniristico sistema di trasporto rapido sotterraneo, rappresentato da treni senza conducente, permetterà di collegare le estremità dei due grattacieli (quindi l’intera lunghezza della città) in soli 20 minuti.
Questa avveniristica visione è ben descritta nel sito ufficiale del progetto che riporta «Niente strade, automobili o emissioni, funzionerà al 100% con energia rinnovabile e il 95%
del territorio sarà preservato per la natura». Il progetto, attualmente in fase di realizzazione, entro il 2030 avrebbe dovuto ospitare almeno 1,5 milioni di persone. Licenziamenti, mancata approvazione di budget, costi elevati sono alcune delle cause che hanno, però, rallentato i lavori e si stima che entro 2030 sarà realizzato solo un tratto di 2,4 Km in grado di ospitare circa 300.000 persone.
Oxagon, la pià grande struttura galleggiante del mondo
Il distretto commerciale di NEOM sarà Oxagon, la più grande struttura galleggiante del mondo, che si svilupperà in forma ottagonale su una superficie complessiva di 200 km² e sarà divisa in due aree, una sulla terraferma ed una sull’acqua. La struttura sulla terraferma, ospiterà il quartiere industriale, mentre quella sull’acqua, accoglierà varie attività che vanno dalla ricerca alla conservazione delle merci.
La struttura principale di Oxagon, sarà, a sua volta, diviso in quattro settori: il villaggio turistico, il wadi (zona naturale per le escursioni) la innovation bay (luogo per le ricerche scientifiche) e il porto. Con un’estensione pari a circa 48 km² completamente su acqua, la struttura potrà sfruttare le rotte commerciali sul Mar Rosso.
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