Lo IAI alla Munich Security Conference: una voce per contribuire al dibattito multilaterale

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Ogni anno, la Munich Security Conference (MSC) riunisce leader politici, diplomatici, esperti e rappresentanti della società civile da tutto il mondo per discutere le principali sfide della sicurezza globale. Fondata nel 1963, la MSC è oggi il principale forum internazionale di alto livello dedicato alla sicurezza, un crocevia fondamentale per il dialogo multilaterale. Qui si confrontano Capi di Stato, ministri della Difesa e degli Esteri, vertici delle organizzazioni internazionali, oltre a rappresentanti di think tank e del settore privato, per analizzare le tendenze emergenti, le crisi in corso e le strategie di risposta. Quest’anno, l’agenda della conferenza ha posto l’accento sull’evoluzione degli equilibri geopolitici, sulla sicurezza europea nel contesto delle tensioni globali e sulle sfide della sicurezza climatica, energetica e alimentare.

Sicurezza, clima e cibo: il contributo dello IAI al dibattito

In questo contesto, lo IAI ha partecipato attivamente attraverso diversi canali. Nathalie Tocci ha preso parte a dibattiti di alto livello su difesa e ordine globale, contribuendo all’analisi delle dinamiche internazionali in un contesto sempre più frammentato e conflittuale. Parallelamente, il progetto Nexus25-Shaping Mutlilateralism, coordinato dallo IAI in collaborazione con il Center for Climate and Security (CCS) di Washington D.C. e finanziato da Stiftung Mercator, ha organizzato, insieme al World Food Programme, un side event a porte chiuse intitolato “Roots of Resilience: Building Peace in an Era of Food and Climate Shocks”. Questo incontro ha riunito stakeholders di alto livello, tra cui rappresentanti di think tank, ONG, istituzioni nazionali e organizzazioni internazionali, per discutere le connessioni tra sicurezza alimentare, cambiamenti climatici e stabilità globale.

Il dibattito si è focalizzato sulla necessità di rafforzare la resilienza di fronte alle crisi alimentari e climatiche, con un’attenzione particolare alle aree più vulnerabili come l’Africa e il Sud-est asiatico, dove l’insicurezza alimentare è spesso aggravata da instabilità politica e conflitti armati. Durante l’evento, si è discusso di come il cambiamento climatico stia accelerando la frequenza e l’intensità di eventi climatici estremi, come siccità prolungate, inondazioni e perdita di biodiversità, che compromettono la capacità di intere regioni di garantire la sicurezza alimentare delle proprie popolazioni. È stata inoltre analizzata la necessità di strategie di adattamento più efficaci, basate su approcci integrati che combinino aiuti umanitari, sviluppo sostenibile e governance partecipativa. Un aspetto cruciale della discussione è stato il ruolo dell’Europa e delle partnership internazionali nel supportare questi sforzi, soprattutto in un contesto in cui gli Stati Uniti stanno ridefinendo il loro impegno globale. Le decisioni dell’Amministrazione Trump, evidenziate dall’intervento del Vice Presidente Vance proprio a Monaco, hanno sollevato forti interrogativi sul futuro del sistema multilaterale e sulle alleanze con i partner europei, con implicazioni dirette sulla capacità di affrontare le crisi globali in modo coordinato ed efficace.

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Il valore della partecipazione in un multilateralismo sempre più fragile

In un momento storico in cui le crisi si moltiplicano e il sistema multilaterale è messo a dura prova, il dialogo tra attori chiave della politica internazionale diventa più che mai essenziale. La crescente instabilità globale rende ancora più urgente preservare e rafforzare le strutture di confronto e cooperazione esistenti, per evitare il rischio di un arretramento nei meccanismi di governance internazionale. Sicurezza alimentare e climatica sono sfide che non possono essere affrontate isolatamente, e la Munich Security Conference rappresenta uno dei rari spazi in cui è possibile costruire sinergie tra istituzioni, governi e società civile per trovare soluzioni concrete.

Per lo IAI, esserci significa contribuire attivamente a questo sforzo collettivo, portando avanti un’analisi lucida delle sfide globali e promuovendo la cooperazione come strumento indispensabile per la sicurezza internazionale. Il deterioramento del quadro internazionale richiede oggi più che mai un impegno costante nel rafforzare il dialogo e nel sostenere politiche basate sull’inclusione e sulla collaborazione tra attori statali e non statali. È solo attraverso un coinvolgimento attivo in questi forum che si può garantire che le soluzioni alle sfide globali siano realmente efficaci e sostenibili nel lungo periodo.



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