Già si sapeva che gli alcolici fanno male, ora però l’OMS rivela anche dell’altro, ed è qualcosa di davvero brutto. Il tutto emerge a seguito di apposite ricerche.
Il consumo di alcolici è un tema di crescente preoccupazione a livello globale, e le evidenze scientifiche continuano a dimostrare i suoi effetti dannosi sulla salute. Nonostante ciò, una parte significativa della popolazione rimane ignara dei rischi associati a queste bevande. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha deciso di intervenire, proponendo l’introduzione di etichette chiaramente visibili sui contenitori di alcolici per informare i consumatori sui potenziali pericoli per la salute.
L’urgenza di questa iniziativa è confermata dai dati allarmanti: ogni anno, in Europa si registrano circa 800.000 decessi attribuibili al consumo di alcolici. Questa sostanza non è solo un fattore di rischio per una serie di malattie, ma è anche una delle principali cause prevenibili di tumori. Le ricerche hanno dimostrato che l’alcol è legato a diverse forme di cancro, tra cui quello al seno e al colon, eppure molti non ne sono consapevoli. Un’indagine recente ha rivelato che solo il 15% delle persone è a conoscenza del rischio di cancro al seno associato al consumo di alcol, mentre il 39% conosce il legame con il cancro al colon.
Alcolici cancerogeni, lo studio dell’OMS svela il peggio
Uno studio pubblicato su The Lancet ha sottolineato che il rischio di sviluppare cancro non ha una soglia minima. Anche un consumo limitato di alcol può aumentare il rischio: secondo una revisione sistematica, anche meno di un drink standard al giorno è associato a un incremento del 4% nel rischio di cancro al seno. Questo dato è particolarmente rilevante considerando che molte donne tendono a bere meno degli uomini, eppure un significativo numero di casi di cancro è attribuibile a consumi relativamente moderati.
In questo contesto, l’OMS ha evidenziato l’importanza delle etichette di avvertimento. Questi messaggi informativi possono fungere da strumento informativo primario per sensibilizzare i consumatori sulle reali conseguenze legate al consumo di alcol. Un’indagine condotta in diverse nazioni ha dimostrato che le etichette che avvertono sui rischi di cancro sono in grado di stimolare una riflessione profonda e di modificare le percezioni sociali riguardo all’alcol, portando le persone a considerare più seriamente i rischi connessi a questo consumo.
L’introduzione di avvertenze sulle etichette potrebbe avere un impatto positivo sulla salute pubblica, incoraggiando comportamenti più responsabili, soprattutto tra i giovani. Questo cambiamento di mentalità potrebbe non solo contribuire a ridurre i casi di tumori legati all’alcol, ma anche promuovere stili di vita più sani.
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Nuove introduzioni nel 2026
In Europa è l’Irlanda ad essere all’avanguardia in Europa per quanto riguarda questa iniziativa. A partire da maggio 2026, tutte le bevande alcoliche vendute nel paese dovranno riportare avvertenze sui rischi per la salute, in particolare quelli legati al cancro.
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A livello globale, l’Irlanda è la seconda nazione, dopo la Corea del Sud, a introdurre leggi specifiche in questo ambito. Le normative sudcoreane consentono alle aziende di optare per etichette alternative che non menzionano esplicitamente il rischio di cancro, lasciando spazio a interpretazioni più ambigue.
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In conclusione, l’implementazione di etichette di avvertimento sulle bevande alcoliche rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro i danni causati dal consumo di alcol. Sensibilizzare il pubblico e fornire informazioni chiare sui rischi per la salute può aiutare a salvare vite e a promuovere una società più sana.
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