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Traduzione di cortesia
’I ministri degli Esteri di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, nonché l’Alto rappresentante dell’Unione europea, si sono incontrati a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco per la prima volta sotto la presidenza canadese del 2025.
I membri del G7 hanno discusso della devastante guerra della Russia in Ucraina. Hanno sottolineato il loro impegno a lavorare insieme per contribuire a raggiungere una pace duratura e un’Ucraina forte e prospera e hanno ribadito la necessità di sviluppare forti garanzie di sicurezza per assicurare che la guerra non riprenda.
I membri del G7 si sono congratulati per le discussioni avute oggi con Andrii Sybiha, Ministro degli Esteri dell’Ucraina. Hanno ricordato l’importante contributo del G7 per porre fine alla guerra in Ucraina, anche attraverso le misure previste dalla Dichiarazione congiunta del G7 di sostegno all’Ucraina, sostenendo l’Ucraina finanziariamente attraverso l’uso di entrate straordinarie provenienti da beni sovrani russi, imponendo costi aggiuntivi alla Russia se non negozia in buona fede, fissando un tetto ai prezzi di petrolio e gas e rendendo più efficaci le sanzioni contro la Russia. Qualsiasi ulteriore sanzione dopo febbraio dovrebbe essere legata alla question se la Federazione Russa si impegni concretamente e in buona fede per porre fine alla guerra contro l’Ucraina, garantendo all’Ucraina sicurezza e stabilità a lungo termine come Paese sovrano e indipendente. I membri del G7 hanno ribadito il loro incrollabile sostegno all’Ucraina nella difesa della sua libertà, sovranità, indipendenza e integrità territoriale.
I membri del G7 hanno discusso la fornitura di assistenza a doppio uso alla Russia da parte della Cina e di assistenza militare da parte della RPDC e dell’Iran. Hanno condannato qualsiasi sostegno di questo tipo.
I membri del G7 hanno discusso delle questioni politiche, di sicurezza e umanitarie in Medio Oriente, compresi Israele, Gaza, Libano, Siria e Iran, e del loro impegno a promuovere la pace e la stabilità regionale. Hanno sottolineato l’importanza di una pace israelo-palestinese duratura. Hanno ribadito il loro sostegno alla piena attuazione del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, compreso il rilascio di tutti gli ostaggi e l’espansione degli aiuti umanitari a Gaza. I membri del G7 sostengono i continui sforzi di Egitto, Qatar e Stati Uniti per raggiungere un cessate il fuoco permanente. Hanno ribadito la loro condanna inequivocabile di Hamas e la necessità di garantire che Hamas non si ricostituisca militarmente o partecipi alla governance. Hanno riconosciuto il diritto intrinseco di Israele all’autodifesa in conformità con il diritto internazionale.
I membri del G7 hanno accolto con favore i risultati della Conferenza internazionale sulla Siria, organizzata dalla Francia il 13 febbraio 2025. Hanno ribadito il loro impegno comune nei confronti del popolo siriano e il loro sostegno a un processo di transizione politica inclusivo, nello spirito della Risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.Hanno inoltre accolto con favore gli sviluppi positivi in Libano, tra cui la recente elezione del Presidente Joseph Aoun, la nomina di Nawaf Salam a Primo Ministro e la formazione di un nuovo governo. I membri del G7 hanno ribadito il loro impegno per la stabilità, la sovranità e l’integrità territoriale di entrambi i Paesi.
I membri del G7 hanno condannato in modo inequivocabile le azioni destabilizzanti dell’Iran, tra cui i rapidi progressi nell’arricchimento dell’uranio senza una credibile giustificazione civile, l’agevolazione di organizzazioni terroristiche e gruppi armati in Medio Oriente e nel Mar Rosso, la proliferazione di missili balistici e droni, nonché la repressione transnazionale e le violazioni dei diritti umani fondamentali.
I membri del G7 hanno ribadito il loro impegno per una regione indo-pacifica libera, aperta e sicura, basata sul rispetto dello Stato di diritto e della sovranità. Si sono opposti fermamente a qualsiasi tentativo di modificare unilateralmente lo status quo con la forza e hanno sottolineato l’importanza di risolvere le controversie in modo pacifico.Si sono opposti fermamente ai tentativi cinesi di limitare la libertà di navigazione attraverso la militarizzazione e le attività coercitive nel Mar Cinese Meridionale.
I membri del G7 hanno espresso la loro profonda preoccupazione per i programmi nucleari e di missili balistici della RPDC e hanno ribadito il loro impegno per la completa denuclearizzazione della penisola coreana. Hanno chiesto alla RPDC di abbandonare tutte le armi nucleari, i programmi nucleari esistenti e qualsiasi altra arma di distruzione di massa (WMD) e i programmi di missili balistici in modo completo, verificabile e irreversibile, in conformità con tutte le risoluzioni pertinenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR). Hanno sottolineato che il sostegno diretto della RPDC alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina segna una pericolosa espansione del conflitto, con gravi conseguenze per la sicurezza europea e dell’Indo-Pacifico. Hanno esortato la RPDC a cessare immediatamente ogni forma di assistenza alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, in particolare ritirando le proprie truppe. Hanno invitato la RPDC a risolvere immediatamente il problema dei rapimenti.
I membri del G7 hanno anche discusso di situazioni urgenti di conflitto e instabilità in altre parti del mondo, in particolare nella Repubblica Democratica del Congo e in Sudan, oltre che ad Haiti e in Venezuela.
I ministri degli Esteri del G7 sono in attesa della riunione che si terrà a Charlevoix, in Quebec, dal 12 al 14 marzo.’
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