Consiglio Grande e Generale, lunedì 17 febbraio mattina

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


Nella seduta di lunedì 17 febbraio, i lavori del Consiglio Grande e Generale ripartono dall’esame dell’articolato del Progetto di legge “Misure per il consolidamento, lo sviluppo economico, il contenimento dei costi e disposizioni in materia fiscale”, a seguito dell’esame nell’ambito della III Commissione Consiliare Permanente. Ad entrare in gioco, nel dibattito, sono però le notizie odierne su residenze fiscali non domiciliate e del portale San Marino World.

L’articolo 2 riguarda le “Garanzie dell’Eccellentissima Camera sulle risorse dei fondi previdenziali”. Emanuele Santi (Rete) sottolinea: “Ci sono stati anni in cui il fondo pensioni ha fatto registrare rendimenti vicini allo zero. Non voglio dire che dev’essere impiegato in fondi speculativi, ma cercare di ottimizzare gli investimenti, facendolo crescere in maniera sicura. E’ auspicabile una riforma complessiva che vada a centralizzare in modo qualificato la gestione dei due fondi”. Nicola Renzi (RF) aggiunge: “E’ necessario che si faccia una riflessione non più rinviabile sulla gestione dei fondi pensione. Emerge che, viste le previsioni di legge, tante persone stanno aderendo alla possibilità di ritirare le somme versate all’interno del FONDISS. Questo può voler dire che ci sono esigenze economiche e che questi strumenti forse non sono più sufficienti”. Interviene Gaetano Troina (D-ML): “Parliamo del futuro, di quello che verrà garantito a chi un giorno potrà accedere alla pensione. Si deve fare in modo di incrementare il gettito che deriva dagli investimenti fatti. Se i cittadini attingono anticipatamente al FONDISS, questo significa che al termine della loro carriera si ritroveranno con meno risorse”. Guerrino Zanotti (Libera) condivide “la necessità di intervenire con leggi di riforma del FONDISS e leggi di intervento anche sul primo pilastro per efficientare al massimo i rendimenti. Negli ultimi dieci anni i rendimenti garantiti non hanno coperto nemmeno l’inflazione. Se questa è la prospettiva, tagliamo le gambe ai giovani lavoratori”. Michela Pelliccioni (D-ML): “La prospettiva sullo sviluppo in questo testo è assente. Mi sarei aspettata delle linee di indirizzo su ciò che c’è da fare. Invece sono totalmente assenti. E’ necessario che ci siano prospettive di rendimento più alte. Andavamo implementate le risorse tecniche e professionali nelle Segreterie competenti”. In replica il Segretario di Stato Marco Gatti: “Condivido il fatto che occorra andare verso una riforma per migliori risultati dei fondi pensione. Il nostro è l’unico Stato che dà una garanzia sui fondi pensione. Oggi siamo in una situazione differente, siamo andati nella direzione di sostenere i certificati di deposito che hanno una ricaduta sul territorio. Abbiamo delle idee per degli investimenti di valore sistemico, stiamo costruendo un progetto finalizzato a coinvolgere sia i depositanti, le banche e lo Stato per trovare una soluzione al problema dell’abitazione”.

L’articolo 3 riguarda “la prescrizione del diritto alla pensione privilegiata per infortunio sul lavoro”. L’articolo 4 riguarda la “modifica dei trattamenti previdenziali in caso di pendenze contributive”, mentre l’articolo 5 la “modifica all’articolo 98-bis della Legge 25 maggio 2004 n.70”.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

L’articolo 6 attiene la “sospensione e revoca della licenza per mancato versamento oneri previdenziali e sociali”. Si stabilisce che “il mancato pagamento di contributi ISS ovvero FONDISS iscritti a ruolo sia nei confronti di operatori economici che sia di persone fisiche titolari di licenza autorizzazioni ad operare, per contributi riferiti a tredici mensilità, anche non consecutive, e comunque, ogni qualvolta il valore della vera sorte delle iscrizioni a ruolo superi la cifra di euro 100mila comporta la sospensione dell’autorizzazione ad operare”. Interviene Emanuele Santi (Rete): “Noi abbiamo fatto proposte diverse per stringere il campo. Qui si dice che cominciamo le operazioni di recupero dopo 13 mensilità. Dopo un anno e un mese che uno non paga i contributi, cominciamo a prendere le misure. E’ assurdo. Noi questo articolo lo abbiamo contestato in Commissione: se vogliamo fare un ragionamento serio, si mette un tempo inferiore”. Guerrino Zanotti (Libera): “In realtà con questo articolo non andiamo a modificare le norme vigenti in materia di iscrizione a ruolo. L’Ufficio continua a fare l’iscrizione a ruolo e vengono emesse le cartelle esattoriali per la riscossione dei contributi non versati. Qui si va a dire quando scatta la sospensione della licenza: è un’altra questione. Resta fermo il fatto che chi non versa le contribuzioni, deve sottostare alle regole già vigenti. Non vengono dilatati i tempi per l’intervento dello Stato”. Antonella Mularoni (RF): “Se c’è un problema di integrazione del software, allora che si integri il software. Anche da parte dell’opposizione, è stato evidenziato che ci sono aziende che per moltissimo tempo possono non versare contributi previdenziali: ce ne siamo accorti quando c’è stato un caso di 500mila euro non versati. Centomila euro per un’impresa con molti dipendenti è una soglia che si raggiunge in tempi brevi, le imprese piccole quei 100mila euro li raggiungeranno dopo tempo. L’articolo è inadeguato”. Matteo Zeppa (Rete): “I lavoratori non sono a conoscenza, per un arcaico meccanismo, del fatto che non stanno ricevendo i contributi. Preciso che abbiamo dei casi di coloro che si dicono imprenditori e hanno 500mila euro di debito nei confronti dello Stato e gli si concede di continuare ad aprire società. Il problema è cogente ed evidente: indipendentemente dai Governi si cerca di tutelare quegli imprenditori”. Sandra Stacchini (PDCS): “In questo articolo parliamo di sospensione conseguente al mancato versamento di oneri previdenziali. Si tenta di mettere un argine. Sono troppi 13 mesi? Verifichiamo, proviamo. In alcuni casi le società fanno liquidità ritardando qualche versamento: è sbagliato, però ridurre il tempo potrebbe mettere in difficoltà molte società”. Sara Conti (RF): “Non possiamo venirci a dire che se la cifra è troppo alta ci ragioneremo. Questo lavoro dovremmo averlo già fatto in Commissione. Noi lo abbiamo rilevato subito che l’articolo così formulato non è accettabile”. Fabio Righi (D-ML): “Non condividiamo l’impostazione. Ci si nasconde dietro questo articolo, ma il problema è a monte. La verità è che le norme ci sono, gli strumenti ci sono, ma spesso e volentieri non si mettono in atto. Inutile introdurre appesantimenti che colpiscono tutte le società con una logica sbagliata. Il debito per la società fa parte del ciclo economico, ci possono essere mille motivi. Si deve capire qual è caso per caso la situazione. Bene che si rende trasparente invece la visura del versamento per i lavoratori”. Nicola Renzi (RF) si riallaccia agli articoli pubblicati in data odierna sulle residenze fiscali e il sito della San Marino World srl: “Se non viene smentito entro la giornata di oggi quello che c’è scritto sul sito San Marino World, sarebbe una cosa vergognosa. Io pretendo che tutti i consiglieri esigano entro oggi la smentita. Altrimenti è meglio che usciamo da quest’Aula. C’è qualcuno che può permettersi di far fare ai Dipartimenti le circolari che vuole: noi qua dentro siamo solamente delle controfigure. Noi siamo inferociti. Libera, lo battete un colpo insieme a noi?” Iro Belluzzi (Libera) risponde a Renzi sul punto: “Sulle tematiche sollevate da Renzi porremo le stesse attenzioni poste quando eravamo all’opposizione. La Repubblica non si svende, faremo tutte le verifiche”. Conclude il Segretario Gatti: “Questo articolo non cambia le regole, va ad accrescere le sanzioni. Se un’impresa non è in grado di versare i contributi per un anno, forse non ha una grande prospettiva. E’ un intervento sicuramente molto forte. E’ una tutela anche per chi è regolare in materia di adempimenti. La trasparenza vuol far sì che chi viene a conoscenza che il datore di lavoro non versa i contributi, può agire seguendo le vie previste”.

Dibattito acceso anche sull’articolo 7, che riguarda la “trasparenza dei versamenti contributivi”. Anche Fabio Righi (D-ML) torna sul tema sollevato da Renzi sulle residenze fiscali e gli articoli di stampa. “Oggi il problema non è se i software dialogano tra di loro. Anche noi pretendiamo una risposta adesso: cosa si intende fare con questo? E’ in atto una dinamica di vendita del Paese: qualcuno la sta sostenendo. Sono mesi che vengono ingaggiati professionisti oltre confine per coinvolgerli in un progetto di costruzione di migliaia di appartamenti”. Risponde il Segretario di Stato Matteo Ciacci: “Devo dire che stride un po’ a tutti questo intervento accalorato, nel merito condivisibile, da un esponente di Motus Liberi: parlare di svendita del paese, fino a 6 mesi eravate comodi sulle poltrone, ci vuole coerenza. Libera è impegnata ogni giorno per far sì che ci siano percorsi di trasparenza e serietà. Sulle residenze fiscali non domiciliate, si è arrivati ad una norma che mette paletti molto alti. Tant’è vero che oggi di residenze ne abbiamo zero. Io credo che sia un limite a tutto”. Enrico Carattoni (RF): “Nel momento in cui si fa un’operazione spregiudicata, in un momento di difficoltà per la sottoscrizione dell’accordo di associazione con l’Ue, notizie come queste non vanno nell’ottica di distendere i rapporti. Si crea un regime pericoloso per cui persone iper ricche potranno soggiornare in certi distretti”. 

Si prosegue con l’articolo 8 che riguarda il “fondo di accantonamento gestione pensioni”. Il Segretario di Stato Stefano Canti annuncia che “Il prossimo 24 febbraio avremo l’incontro con il gruppo di lavoro che deve tenere monitorata la riforma pensionistica. In quel tavolo riusciremo a monitorare tutto quello che è stato richieste e presentare anche i dati sull’andamento della riforma. Oggi partirà questa convocazione e il 24 sarà il primo confronto per illustrare i dati della riforma pensionistica e fare questo primo confronto”. L’articolo 9 riguarda “l’indennità per inabilità temporanea al lavoro frazionabile ad ore”: le forze dell’opposizione esprimono il loro plauso all’articolo e l’intenzione di votarlo favorevolmente.

Si passa poi all’articolo 10: “Trattamento dei debiti contributivi nelle risoluzioni bancarie”. Emanuele Santi (Rete): “Qui la riflessione è solo una: nel 2014 si poteva fare una norma a chiarimento del decreto del 2013, dicendo che i contributi non dovuti erano solo quelli per i dipendenti che arrivavano dall’Euro Commercial Bank. Su questo stendiamo un velo pietoso: alla fine ci rimette sempre Pantalone e la collettività. Continuiamo a mettere pezze a Banca Cis. Mi auguravo che ci fossero anche altri interventi, si dà solo priorità a quello che qualcuno vuole. Su questo articolo, in Commissione ci siamo astenuti. Però se continuiamo a non affrontare i problemi delle persone e diamo solo precedenza alle questioni del sistema bancario, allora sono chiari gli ordini di priorità del Governo”.

I lavori proseguono con l’esame dell’articolo 11 (“soddisfazione delle passività nei confronti di soggetti autorizzati, in applicazione del Decreto Delegato 27 luglio 2020 n.126/202”), 12 (“modifiche del Decreto Delegato 15 luglio 2022 n.105 in materia di occupazione, formazione e politiche attive nel mondo del lavoro”) e 13 (“per l’inserimento lavorativo degli invalidi e dei portatori di deficit”).

Askanews



Source link

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link