Concorsi PNRR e Graduatorie, Pittoni: “Confronto con Bruxelles”

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Il tema del precariato scolastico continua a essere al centro del dibattito politico ed educativo, con particolare attenzione alla gestione delle Graduatorie di merito nei concorsi per il reclutamento dei docenti. L’eliminazione di tali graduatorie nei concorsi legati al PNRR ha creato una situazione di incertezza per migliaia di insegnanti che, pur avendo superato le prove concorsuali, non hanno ottenuto un posto di ruolo e si vedono costretti a ripetere la procedura senza alcuna garanzia di assunzione.

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Il problema delle Graduatorie di merito nei concorsi PNRR

Negli ultimi concorsi banditi per l’assunzione dei docenti – ovvero il Concorso Straordinario ter (PNRR1) e il Concorso PNRR2 – è stata abolita la possibilità di inserire gli idonei in Graduatorie di merito, con il risultato che solo i vincitori ottengono il ruolo, mentre chi ha superato il concorso senza rientrare nei posti disponibili non può essere assunto nelle tornate successive. 

La decisione è stata giustificata dalla necessità di garantire concorsi annuali, in linea con gli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ma ha generato un forte disagio tra i candidati, alcuni dei quali si sono visti superati da vincitori di concorsi successivi.

Il dibattito politico sulla reintroduzione delle graduatorie

Nel corso della conversione in legge del decreto Milleproroghe, sono stati presentati diversi emendamenti per reintrodurre le Graduatorie di merito, ma nessuna delle proposte è stata approvata. 

Secondo Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, il tema non può essere risolto con un semplice emendamento parlamentare, ma deve essere discusso direttamente con la Commissione Europea, che supervisiona l’attuazione del PNRR

«Già a gennaio avvertivo che l’eventuale via libera alle graduatorie di merito nei concorsi PNRR non è questione di emendamenti, in quanto il confronto (in corso) è con la Task Force PNRR della Commissione Europea» ha dichiarato Pittoni.

La questione delle graduatorie è, dunque, oggetto di un confronto con Bruxelles, poiché una loro reintroduzione modificherebbe gli impegni presi dal precedente governo in materia di reclutamento docenti. 

Tuttavia, molti esponenti politici e sindacali sottolineano la necessità di garantire maggiore continuità agli insegnanti che hanno già superato una selezione.

il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni

Concorsi annuali e difficoltà di attuazione

Un altro aspetto critico riguarda la cadenza annuale dei concorsi PNRR, obiettivo dichiarato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ma che si sta rivelando di difficile attuazione. 

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L’organizzazione di concorsi ogni anno richiede tempi rapidi di correzione, formazione delle commissioni e gestione delle assunzioni, aspetti che nel contesto attuale della pubblica amministrazione italiana non sempre vengono rispettati.

Pittoni ha, inoltre, ricordato che è già stata vinta la battaglia per il ripristino delle Graduatorie di merito per gli idonei del concorso ordinario 2020, e ha espresso ottimismo riguardo alla possibilità di estendere questa soluzione a tutti i concorsi futuri, garantendo comunque i diritti di coloro che sono in attesa di assunzione.





Prospettive future per il reclutamento dei docenti

La discussione sulle Graduatorie di merito e sulla programmazione dei concorsi è destinata a proseguire nei prossimi mesi. 

Da un lato, il governo intende garantire il rispetto degli impegni con l’Unione Europea, evitando modifiche che potrebbero rallentare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR. Dall’altro, le pressioni sindacali e le richieste dei docenti precari rendono sempre più evidente la necessità di un sistema più equo e stabile per il reclutamento.

La possibilità di ripristinare le Graduatorie di merito potrebbe rappresentare una soluzione per molti insegnanti che, pur avendo superato le prove concorsuali, si trovano ancora in una situazione di incertezza. 

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Ad ogni modo, sarà fondamentale monitorare gli sviluppi del confronto con la Commissione Europea e le eventuali decisioni che verranno prese dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per risolvere una problematica che riguarda migliaia di docenti e il futuro della scuola italiana.

il post sull apagina FB di Mario Pittoniil post sull apagina FB di Mario Pittoni

Il Comunicato stampa di Mario Pittoni

Proponiamo di seguito il Comuniacto stampa pubblicato da Mario Pittoni sul proprio profilo Facebook:

“«Già a gennaio avvertivo che “l’eventuale via libera alle graduatorie di merito nei concorsi Pnrr non è questione di emendamenti”, in quanto “il confronto (in corso) è con la Task force Pnrr della Commissione europea”. 

L’approvazione dell’emendamento al Milleproroghe che va nella stessa direzione (curiosamente presentato dalla sinistra, che col PNRR si era impegnata in senso opposto) avrebbe rappresentato una forzatura nel bel mezzo della trattativa, in grado di compromettere il risultato. Nel dialogo con Bruxelles il rispetto reciproco è infatti fondamentale». 

Lo dichiara il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato, che aggiunge: 

«Il fatto che, come previsto, la cadenza annuale dei concorsi Pnrr da cui deriva l’eliminazione delle Graduatorie di merito concordata con l’Europa dal passato Governo si stia confermando impraticabile, insieme al precedente che abbiamo creato vincendo la battaglia per la restituzione delle graduatorie di merito agli idonei del concorso ordinario 2020, mi rende particolarmente ottimista sull’obiettivo del ripristino delle graduatorie di merito anche in tutti i concorsi PNRR, ovviamente salvaguardando i diritti – conclude Pittoni – di chi è in liste d’attesa precedenti».”



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