Comunali a Genova, Piciocchi presenta il programma insieme agli alleati: «Politica come servizio e non come potere»

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Pietro Piciocchi dà ufficialmente il via alla campagna elettorale come candidato a sindaco di Genova, «una campagna nella quale dovremo dimostrare che la nostra è una proposta credibile, fatta di persone credibili, che concepiscono la politica non come potere, non come gestione clientelare, ma come servizio e quindi sono persone che dedicano la loro vita a questo e in maniera generosa. Io credo che su questo noi potremo fare la differenza».

Proprio mentre Silvia Salis ufficializzava la propria candidatura per il centrosinistra, il sindaco facente funzioni nella sala Nautilus dell’Acquario di Genova teneva la conferenza stampa di presentazione alle prossime elezioni amministrative. A sostenerlo nella corsa Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Udc, Nuovo Psi Liberali e Riformisti e le liste civiche che hanno sostenuto Bucci (Vince Genova – Bucci Sindaco, che diventerà Piciocchi sindaco e Orgoglio Genova).

A chi gli domanda cosa ne pensa della sua avversaria risponde. «Non la conosco, è sicuramente una persona che esprime una storia di successo e alla quale fin d’ora va tutto il mio rispetto e anche la mia ammirazione, perché credo che ha dimostrato molto coraggio a mettersi con una compagnia così chiassosa, così rissosa, così avvitata e contorta, quindi da questo punto di vista le faccio i migliori auguri. Non vedo l’ora di incontrarla e di potermi misurare con lei».

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Mentre sul Partito Democratico e sulla coalizione è chiaro: «Nel leggere certi articoli e certi interventi mi sono venute alcune riserve. Dire che ci saranno i regolamenti di conti, dire che questa candidatura non è stata condivisa, che solamente alcuni conoscono questa persona, io penso che se vincessero le elezioni, cosa che non sarà, io credo che la città non abbia bisogno di regolamenti di conti. Non voglio entrare nel merito del loro dibattito, ma hanno confezionato una coalizione che, con tutto rispetto per le persone, mi sembra un po’ una corte dei miracoli, un’armata brancaleone, non ho ben capito poi qual è l’elemento che li tiene insieme, se no un’alleanza con uno scopo meramente elettorale. Il fatto che non siano riusciti a trovare nel nostro territorio un candidato radicato sul territorio, dopo che per anni hanno insegnato il primato della politica, il primato anche di chi ha costruito una competenza dopo una lunga gavetta e che il candidato lo siano andati a prendere a Roma, ecco, credo che sia un’operazione da Guinness dei primati. Prima ci hanno provato con Sant’Olcese, poi a Bogliasco, gli è andata male, sono andati a Roma».

Campagna elettorale: «Sarà ricca di contenuti»

Tornando alla sua campagna elettorale «sarà ricca di contenuti, di incontri con le persone, di programmi, una campagna elettorale all’inserimento di un messaggio di positività, di fiducia e di continuità rispetto a tante opere che stiamo realizzando in questa città. Sarà una campagna elettorale molto allargata, la partecipazione di chiunque vorrà unirsi al nostro progetto e in questo momento devo dire che sto riscontrando un grande entusiasmo da parte di tantissime persone che mi chiedono di poter partecipare e spesso sono persone che hanno ruoli anche riconosciuti nella società civile».

Piciocchi spiega che il programma, ancora non diffuso, sarà fatto

Tra i temi al centro della campagna non mancheranno le grandi opere. «Abbiamo intercettato tantissimi fondi per fare partire opere fondamentali che la città chiedeva da decenni e che sono indispensabili perché Genova non solo resti una città competitiva, ma diventi sempre di più una città attrattiva, una città internazionale. Non arretreremo perché sarebbe un errore enorme, un’occasione perduta mai ci sono state così tante risorse sul territorio e quindi continueremo, anche perché queste grandi opere devono diventare un fattore, un volano, uno strumento di rigenerazione urbana di interi quartieri. Noi su questo saremo molto impegnati».

L’attuale sindaco facente funzioni «Potremo partire – dice Piciocchi − senza perdere nemmeno un minuto, perché la città non può perdere nemmeno un minuto. Il mondo riformista, che è un mondo che poi guarda allo sviluppo della città, è un mondo che guarda il progresso della città, che guarda l’impresa, che guarda i posti di lavoro. Credo che solamente noi possiamo trovare un interlocutore credibile e sarà nostro compito farlo capire ancora di più».

«Abbiamo in questo momento la discussione interna, io spero che nel giro di una settimana saremo in grado di chiudere e poi tutti faccia a terra – ribadisce – per una bellissima campagna elettorale piena di contenuti, perché a noi interessa fare crescere questa città, perché noi vogliamo bene questa città».

Sul fatto che le elezioni regionali abbiano comunque dato un segnale proprio a Genova, con il centrodestra che ha perso il confronto, Piciocchi non si scompone: «Non guardo al passato, ma al futuro. Le amministrative sono un’altra partita» e poi chiarisce un aspetto che ancora oggi preoccupa i cittadini del Ponente: «Non è previsto nessun allargamento del porto di Pra’».

«Confido molto nella partecipazione che nei prossimi giorni avremo da parte, ripeto, di tante persone di qualità a livello di tutti gli stakeholder principali della nostra città, il mondo produttivo, il mondo sindacale, il mondo associativo che è una risorsa straordinaria. Certamente ci sono sempre degli spazi di miglioramento per creare un programma concreto, pragmatico, non parole, non fuffa, sostanza».

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In caso di vittoria, assicura, la squadra è ancora tutta da decidere perché non ci esistono «ragionamenti di spartizione di poltrone che sono la cosa più lontana che ci possa essere dal mio modo di sentire. Io ragiono per la città, poi valuteremo in base alle elezioni, ai risultati, alle capacità e al merito delle persone. La nostra coalizione non è il frutto di queste logiche. Su questo c’è una distanza siderale tra noi e gli altri».

Il sostegno degli alleati

Matteo Campora, consigliere regionale ed ex assessore della giunta Bucci, fa il padrone di casa parla di “candidato a km zero”. «Viene da San Fruttuoso e non è candidato a 504 km di distanza da Genova a Roma». È lui a condurre quella che da conferenza stampa si è trasformata in una presentazione alla coalizione, viste le numerosissime presenze della politica locale e di simpatizzanti, tanto che dalla sala Nautilus dell’Acquario, capiente a sufficienza per accogliere i giornalisti, ci si è dovuti spostare nell’Auditorium.
Tutti ribadiscono unità, compattezza e convinzione.
Matteo Rosso, coordinatore ligure di Fratelli d’Italia, spiega: «Lo avevamo già detto con grande forza alla candidatura di Bucci in Regione. Piciocchi è l’uomo giusto perché preparato, serio e sul pezzo. La macchina comunale è mastodontica e una giunta nuova sarebbe devastante per la città. Da Roma è arrivato il benestare prima di altre città italiane dove si rinnova il consiglio comunale. Sono tutti straconvinti».
Gli fa eco il viceministro Edoardo Rixi (Lega): «Partiamo per primi in continuità con l’amministrazione, abbiamo fatto benissimo premiare il lavoro e le cose che sono state fatte. Piciocchi è una persona solida, capace, che ama la città e ne vive i disagi, che sa gestire e aiutare i quartieri. Ha messo a posto l’Istituto Brignole Sale che era fortemente indebitato. Ha demolito la Diga di Begato, una cosa che sembrava impossibile. La riqualificazione è un elemento che porteremo avanti come ministero. Ha saputo anche gestire le tensioni nei quartieri colpiti dal crollo ponte Morandi. Noi dovremo lavorare anche per quelli che non ci votano. Per me è un bel candidato». E poi si concede una battuta su Silvia Salis: «È vicina al riformismo di Renzi. Magari cambia il Pd di questa città che non sarebbe male». Infine si rivolge ai genovesi, «che non sono mai contenti perché Genova merita il massimo e si accorgeranno quanta abnegazione avremo».
Carlo Bagnasco, coordinatore di Forza Italia, ricorda come l’unione del centro destra non sia formale «ma di sostanza. Non abbiamo mai avuto un minuto di titubanza. Piciocchi è una persona straordinaria visto il lavoro fatto assieme in questi anni. È assurdo parlare di discontinuità. Noi ci impegneremo al massimo».
Ilaria Cavo per Noi Moderati aggiunge: «Io mi sono sempre espressa in maniera chiara per il suo sostegno perché conosciamo il suo grande impegno. Quante volte mi ha chiamata alle 6:30 del mattino per esigenze pratiche. Ha fatto tanto lavoro dietro le quinte e ha mostrato grande impegno in tanti campi».
Umberto Calcagno dell’Udc sottolinea: «Crediamo fortemente in lui e in quello che potrà fare in questa città. Condividiamo con lui temi cattolici, in particolare sul sociale».
Per le liste civiche Carmelo Cassibba, coordinatore di Vince Genova, spiega: «Lui è stato eletto due volte nella nostra lista. Tengo a dire che siamo complementari ai partiti e Pietro è il miglior candidato possibile. Abbiamo impiegato solo 5 minuti a decidere. Intendiamo chiedere al più presto un confronto sui temi al Pd».
Stefania Cosso di Orgoglio Genova anticipa: «In questi anni siamo cresciuti e abbiamo continuato a lavorare per sostenere il cambiamento. Dal 2017 Genova è cambiata e abbiamo affrontato anche momenti difficili con coraggio e determinazione. Porteremo in giro il progetto “la Genova che non c’era”. Indietro non si torna. Per i Liberali e riformisti – nuovo Psi Simone Bovio chiosa: «La convinzione sul candidato è dettata dalla conoscenza delle sue capacità e del pragmatismo. I nostri avversari pensano che una vittoria nell’lezione amministrativa possa dare un colpo alla coalizione di governo, non è così».
Presente anche il presidente della Regione Marco Bucci, che commenta l’immagine scelta da Piciocchi per la sua campagna: «La bandierina di Genova sulla giacca mostra passione, cuore, una candidatura non per il potere ma al servizio ai cittadini. I genovesi sanno che siamo cresciuti. Con Pietro ogni settimana eravamo a Roma e abbiamo ottenuto sei miliardi di investimenti, dobbiamo portarli indietro? Una città che cresce non torna indietro per perdere finanziamenti. Lui sceglierà le cose belle da continuare e le altre le saprà fare meglio di me. Sono convinto che sarà un successo».



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