al Circolo Polare Artico, il progetto tra arte e scienza

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


A Oulu il tempo scorre secondo ritmi diversi. Qui, in una delle città più a nord del mondo, nella Finlandia alle soglie del Circolo Polare Artico, i cicli della natura si manifestano con una potenza che altrove è meno percepibile: inverni rigidi che ghiacciano il Mar Baltico per mesi e brevi estati inondate da una luce persistente. Così è stato da memoria d’uomo ma questi equilibri millenari stanno subendo trasformazioni drammatiche e la causa la conosciamo. È proprio in questo scenario segnato dalla crisi climatica che nasce Climate Clock, un progetto diffuso di arte pubblica permanente che intreccia scienza e creatività per esplorare la relazione tra esseri umani e tempo.

Oulu 2026 Climate Clock, locations, photography courtesy Harri Tarvainen

Gli artisti coinvolti

Il percorso verrà inaugurato a giugno 2026, in occasione di Oulu2026 – Capitale Europea della Cultura, e sarà curato da Alice Sharp, fondatrice della piattaforma internazionale Invisible Dust che, dal 2009, è impegnata in progetti inerenti alle problematiche ambientali, con il coinvolgimento di artisti come Elizabeth Price, Wangechi Mutu, Jeremy Deller, Mat Collishaw, Tania Kovats, John Akomfrah, Raqs Media Collective e Zineb Sedira.

Il progetto Climate Clock di Oulu si ispira all’orologio climatico che mostra la velocità con la quale il pianeta si sta avvicinando alla soglia fatale dell’aumento di 1,5 °C del riscaldamento globale. Attualmente, il punto di non ritorno è di poco più di quattro anni. In questa occasione, sette artisti provenienti da diverse parti del mondo – Ranti Bam, Rana Begum, Takahiro Iwasaki, Gabriel Kuri, Antti Laitinen, il duo Tellervo Kalleinen & Oliver Kochta-Kalleinen e il collettivo SUPERFLEX – sono stati invitati a sviluppare opere site-specific in collaborazione con scienziati di diverse discipline. Il risultato sarà un itinerario di installazioni all’aperto che mettono in discussione la nostra percezione del tempo e dell’ambiente, in un’epoca segnata dall’accelerazione tecnologica e dal declino degli ecosistemi.

Contabilità

Buste paga

 

Climate Clock arte
Oulu 2026 Climate Clock, locations, photography courtesy Harri Tarvainen

«L’orologio climatico ticchetta, la neve si sta sciogliendo e stiamo imparando di nuovo ciò che i nostri antenati sapevano: che il tempo non è nostro; che la natura ha i suoi tempi», ha spiegato Sharp. «È stato davvero emozionante vedere come gli artisti abbiano abbracciato il pensiero scientifico ambientale nell’incredibile contesto di Oulu2026, dai resti archeologici delle pratiche spirituali dell’età della pietra alla misurazione dello scioglimento incontrollabile dei ghiacciai», ha continuato la curatrice.

Climate Clok a Oulu: i progetti

Oltre a evocare il conto alla rovescia inesorabile del cambiamento climatico, Climate Clock vuole anche esprimere la necessità di riconnettersi ai ritmi della Terra. Gli artisti coinvolti per il progetto a Oulu – il cui nome deriva probabilmente da una parola lappone che significa “acqua straripante” – esploreranno temi legati allo scioglimento dei ghiacciai, alla simbologia della neve, alla simbiosi dei licheni e alle tracce archeologiche delle antiche relazioni tra uomo e natura.

Rana Begum, in collaborazione con il glaciologo Alun Hubbard dell’Università di Oulu, realizzerà un’installazione interattiva nella piazza centrale della città. Ispirata alla luce subartica e alle forme del ghiaccio marino, la sua opera rifletterà sulle trasformazioni dell’Artico, un tema centrale nella ricerca di Hubbard, noto per i suoi studi sui ghiacciai, apparsi anche nella serie Frozen Planet della BBC.

Takahiro Iwasaki, conosciuto per le sue sculture che reinterpretano elementi architettonici e naturali, collaborerà con l’idrologo della neve Pertti Ala-aho per creare un’opera a Ylikiiminki, luogo legato al Tar Festival, legato alla produzione tradizionale di catrame di legno. Le sue delicate costruzioni in miniatura cattureranno la magia effimera della neve, evocando la fragilità degli ecosistemi artici.

Oulu 2026 Climate Clock, locations, photography courtesy Harri Tarvainen

Ranti Bam e Antti Laitinen, invece, esploreranno il rapporto tra corpo e natura. Bam, lavorando con archeologi e geomorfologi nella zona di Yli-Ii, creerà grandi vasi in ceramica che richiamano le tecniche artigianali della comunità locale, invitando alla riflessione sulla resilienza del legame tra uomo e ambiente. Laitinen presenterà installazioni cinetiche integrate nel paesaggio fluviale di Kiiminki, utilizzando licheni come indicatori dell’inquinamento atmosferico.

Oulu 2026 Climate Clock, locations, photography courtesy Harri Tarvainen

Gabriel Kuri, in collaborazione con il climatologo Kevin Anderson, interverrà negli spazi suburbani di Oulunsalo con un’opera ispirata ai linguaggi della segnaletica di rischio, trasformando l’estetica dell’informazione ambientale in arte. Il collettivo danese SUPERFLEX, che spesso lavora all’intersezione tra arti visive, musica e progettazione, realizzerà una scultura sommersa nelle acque della zona costiera di Haukipudas. L’opera, progettata in collaborazione con i pescatori locali, sarà destinata a favorire la biodiversità marina, in una metafora tangibile del futuro delle nostre coste minacciate dall’innalzamento del livello del mare.



Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link