Villa della Regina per una città sostenibile

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


Valorizzazione del patrimonio culturale, integrazione con la città, mobilità sostenibile, nuovi servizi per la cittadinanza, riscoperta dell’antico equilibrio ambientale tra residenza, giardini e paesaggio collinare. Sono queste le coordinate intorno alle quali è stato sottoscritto il protocollo di intesa per il restauro e la valorizzazione del complesso museale di Villa della Regina, siglato tra la Direzione Generale Musei, le Residenze reali sabaude e la Fondazione Compagnia di San Paolo.

Il protocollo di intesa e il masterplan progettuale sono stati protagonisti di una presentazione al pubblico che si è svolta oggi nel Salone d’Onore di Villa della Regina. L’evento è stato aperto da Roberto Vannata, Dirigente del Servizio II – Sistema Museale Nazionale della Direzione Generale Musei, e, a seguire, sono intervenuti Filippo Masino, Direttore delle Residenze reali sabaude, Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Cristina Lucca, Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino, Sara Lyla Mantica, Direttrice di Villa della Regina, e i progettisti Salvatore Simonetti e Federico Fontana.

Dopo i grandi restauri della Soprintendenza che hanno recuperato la Villa dall’oblio e hanno consentito nel 2006 l’apertura al pubblico, da oggi parte una nuova stagione che vedrà lo straordinario compendio culturale al centro di un insieme di interventi descritti nel masterplan Vigna della Regina. Studio di fattibilità per un museo sostenibile. Il documento è stato donato alle Residenze reali sabaude dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, già partner prezioso di numerosi interventi di restauro e valorizzazione, ed è stato redatto da un pool di professionisti guidato dagli architetti Salvatore Simonetti e Federico Fontana, autori di numerosi interventi nelle residenze sabaude e nella stessa Villa della Regina.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Il masterplan si integra con i progetti avviati con fondi PNRR dalle Residenze reali sabaude e dalla Direzione Generale Musei, appena approvati in Giunta comunale, che prevedono la sistemazione dell’attuale area del parcheggio e una futura fermata per il trasporto pubblico locale, e si sommano a quelli di miglioramento dei percorsi nei giardini, di efficientamento energetico e di illuminazione monumentale delle architetture e dei parterre.

Ma non solo: il masterplan va oltre individuando tre ambiti di intervento.

Il primo è il recupero integrale del sistema verde, e cioè di quel delicato equilibrio storico tra i giardini formali e le aree a funzione agricola, che facendo tesoro del vigneto sperimentale di Freisa reimpiantato ormai vent’anni fa, riporterà in vita anche altre produzioni storiche, per le quali la “Vigna” venne concepita già all’inizio del Seicento dal principe Maurizio di Savoia, figlio di Carlo Emanuele I. Saranno ripristinati gli antichi orti e i frutteti che coronavano l’anfiteatro naturale dei giardini, eliminata la vegetazione infestante e recuperata la Casa del Vignolante che potrà ospitare, oltre alla lavorazione della frutta e dell’uva raccolta, laboratori didattici per scuole e famiglie nell’ottica dell’educazione alla sostenibilità ambientale.

Il secondo ambito di intervento è votato a migliorare la parte a libero accesso, quella che già oggi si può vivere senza necessità di biglietto dall’ingresso di Piazzale Villa della Regina attraverso lo scenografico “viale aulico”. Il restauro paesaggistico renderà più aperto e accogliente questo polmone verde di viali e radure molto amato dai visitatori, in particolare risolvendo la “cicatrice” ancora aperta dell’antico Palazzo Chiablese: di quest’edificio, che un tempo affiancava la Villa, demolito dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, rimane la sola traccia a terra e alcuni volumi realizzati più recentemente per ospitare le centrali termiche. Sul suo preciso sedime sarà realizzata una elegante struttura contemporanea in acciaio e vetro, nelle forme leggere di una serra, che suggerirà il volume antico a chiusura del giardino e ospiterà una caffetteria da cui si potrà godere di una vista straordinaria e gustare i prodotti a “chilometro zero” prodotti nel complesso.

L’ultimo ambito vede invece protagonisti la residenza reale e il suo museo: una nuova biglietteria nei giardini inferiori consentirà un’accoglienza più all’avanguardia per il pubblico, mentre si ripartirà con gli interventi di restauro delle facciate e degli ambienti interni. L’obiettivo ambizioso è quello di poter svelare anche gli altri piani della Villa, che attendono da anni il completamento dei restauri, e che potranno in futuro ospitare anche esposizioni, attività culturali e di formazione avanzata sui temi dell’arte e della sostenibilità.

I musei oggi sono ogni giorno di più chiamati a essere attori di un cambiamento possibile per le città, orientato al miglioramento del servizio alla comunità e agli obiettivi di sostenibilità ambientale. Questo progetto strategico sviluppato in partenariato con la Fondazione Compagnia di San Paolo dimostra come la sinergia tra pubblico e privato consenta la nascita di modelli virtuosi e concreti che sanno tenere insieme tutela del patrimonio e benessere collettivo – Roberto Vannata, Dirigente del Servizio II – Sistema Museale Nazionale della Direzione Generale Musei”.

Grazie alla preziosa alleanza con la Fondazione Compagnia di San Paolo – dichiara Filippo Masino, Direttore delle Residenze reali sabaude – la Villa della Regina da oggi guarda al futuro con un nuovo entusiasmo, e lo fa non solo recuperando la sua storica vocazione di luogo di natura e cultura, sempre più ospitale e accessibile alla cittadinanza, ma anche candidandosi a modello di museo sostenibile. Un luogo dove la valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico si intreccia con l’antica vocazione produttiva e il corretto uso delle risorse, rispondendo cioè all’attenzione ai bisogni di oggi in termini di spazi di qualità e di sostenibilità urbana ed ecologica, nell’ottica degli obiettivi dell’Agenda 2030”.

Siamo nuovamente accanto al Ministero della cultura per un progetto che siamo certi possa avere un grande significato per Torino, ponendosi come modello a livello nazionale. Il nostro impegno è affiancare strategicamente gli enti pubblici nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, non solo con risorse economiche, ma fornendo competenze aggiuntive per il buon andamento del progetto. Il nostro obiettivo è creare le condizioni per una gestione del patrimonio sostenibile e ragionata sul lungo periodo, capace di massimizzare l’impatto degli interventi. Con la Villa della Regina intendiamo supportare un percorso che unisca conservazione, innovazione e sviluppo, offrendo strumenti concreti per la rifunzionalizzazione di una delle più interessanti tra le Residenze Sabaude — Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo”.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Il progetto di valorizzazione della corona verde di Villa della Regina – precisa la direttriceSara Lyla Mantica – si fonda sulla sinergica collaborazione tra enti e associazioni, attraverso il lavoro di manutenzione costante e la progressiva apertura al pubblico di nuove porzioni del parco, e rappresenta l’anello di congiunzione tra il passato del grande intervento di restauro che ne ha consentito il recupero e le prospettive future del museo sostenibile delineate nel masterplan”.

Sugli obiettivi così prefissati i tre soggetti firmatari del protocollo di intesa si impegnano a fornire sostegno finanziario e operativo, secondo una programmazione a lotti successivi che si concretizzerà nei prossimi anni, anche nell’ottica del reperimento di ulteriori risorse finanziarie attraverso la partecipazione a bandi pubblici e il coinvolgimento di partner privati interessati a prendere parte alla realizzazione e alla gestione dei servizi previsti.

Gli interventi saranno pensati in modo da non interrompere l’apertura al pubblico degli spazi museali. Inoltre a partire da sabato 1° marzo sarà introdotto un nuovo biglietto che consentirà, per la prima volta, la sola visita al giardino per andare incontro a una richiesta sempre più crescente da parte del pubblico.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Prestito personale

Delibera veloce

 

Source link