Cremonese, grazie ma no grazie

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Cremonese, grazie ma no grazie

Un’autorete di Bianchetti in pieno recupero impedisce alla Cremonese di espugnare il San Nicola: a Bari finisce 1-1

Disclaimer: la stesura di questo editoriale avviene mentre mia moglie monopolizza la televisione per vedere Sanremo, pertanto il flusso di coscienza che solitamente porta alla scrittura di questo pezzo potrebbe esserne fortemente influenzato. Poteva esserci un attacco migliore per l’articolo? Sicuramente sì, ma visto com’è finita Bari-Cremonese (a proposito di attacchi deludenti) forse meglio pensare ad altro. Insomma, come direbbe Willie Peyote: grazie ma no grazie.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

CONTINUITÀ – Per cercare continuità di risultati Stroppa dà continuità anche agli uomini in campo. Il mister fa un solo cambio rispetto alla squadra che ha battuto il Sudtirol: dentro Antov, squalificato contro gli altoatesini, e fuori Folino (a sua volta out per squalifica). Anche il recuperato Ceccherini parte in panchina, la difesa è ancora una volta guidata da Ravanelli. In mezzo viene confermato Pickel con Collocolo in fascia. La sorpresa più grande è davanti: il mister dà una nuova opportunità a Nasti, preferito a Bonazzoli e De Luca, match winner della scorsa gara.

INIZIO PROROMPENTE – L’approccio della gara da parte della Cremonese fa ben sperare. I grigiorossi prendono presto il comando della partita nonostante davanti ci sia un Bari che solitamente dà il meglio nelle prime frazioni. L’asse sinistro è quello che funziona meglio. Bianchetti è sembra in giornata sì, porta palla con qualità e premia gli inserimenti di Vandeputte, abile a sfruttare gli spazi creati dalle continue accelerazioni di un Azzi sempre più dentro agli schemi. Vazquez sembra un po’ fuori gara, Benali rischia la denuncia per stalking per come segue il numero 20 grigiorosso. Ma a quelli come il Mudo basta mezzo metro per fare la differenza, come succede a metà primo tempo. La palla per Nasti è con i giri giusti, peccato che l’ex di turno parta appena oltre la linea difensiva e il gol venga annullato per fuorigioco.

MILLE VOLTE ANCORA – Se da questa parte va tutto bene, sull’asse destro la Cremonese incontra diverse difficoltà. Collocolo in fascia è fuori partita e non riesce a dare quel contributo atletico che ha spostato tante gare sui binari grigiorossi. Pickel è…Pickel. Lo svizzero raramente riesce a offrire un palleggio al livello dei compagni e nelle gare in cui la superiorità della Cremo è così schiacciante la sua presenza in campo è superflua. I due avrebbero anche occasione di incidere, visto che dalla sinistra arrivano parecchi cross, ma gli inserimenti senza palla sono spesso fuori tempo. Una sola volta Collocolo arriva a staccare sul traversone di Vandeputte e il suo colpo di testa finisce lontano dallo specchio. Il primo tempo termina 0-0: come mille altre volte la Cremonese non riesce a tradurre in gol le occasioni create.

LA CURA PER NOI – Nella ripresa Stroppa riparte con Johnsen al posto di Vazquez (ammonito poco prima, salterà la gara col Cesena). Il Mudo era apparso un po’ nervoso per i continui raddoppi e falli subiti. L’infortunio di Collocolo e un Bari che ha cambiato marcia (Fulignati miracoleggia su Benali) spingono il mister a cambiare presto. Dentro Barbieri, Valoti e De Luca, fuori Nasti e – un po’ a sorpresa – Vandeputte, in calo dopo un’ottima prima mezz’ora. Nemmeno il tempo di storcere il naso e i subentrati confezionano la rete del vantaggio. De Luca in pressing spinge Radunovic al rinvio affrettato, Pickel recupera e serve Johnsen che crossa con i tempi giusti. Valoti sul palo lungo si coordina in modo splendido e in acrobazia scaraventa in rete il gol del vantaggio. Tutto bello, viva la vita (cit. Gabbani), la cura Valoti funziona.

VOLEVO ESSERE UN MURO – Se da un lato Johnsen e Valoti si rendono protagonisti dell’azione del gol, dall’altra il fatto di rinunciare sia a Vazquez sia a Vandeputte lascia la Cremonese orfana di un giocatore in grado di tenere palla e giocare con possesso e cronometro. Succede quindi che il Bari alza la pressione e schiaccia i grigiorossi. Il norvegese là davanti non riesce ad alzare la squadra e non sfrutta le occasioni che capitano in contropiede (ah, quella palla sprecata da De Luca). Il muro sembra reggere, ma in pieno recupero arriva la disattenzione fatale. Su una palla lanciata a casaccio la difesa si fa trovare fuori posizione, Barbieri è alto e Ravanelli si ritrova uno contro un con Dorval. L’esterno algerino lo brucia nel breve, crossa rasoterra e causa la goffa deviazione di Bianchetti per l’autogol dell’1-1. Al fischio finale poi succede il finimondo. Le squadre si riversano in campo dopo un presunto insulto razzista da parte di Vazquez verso Dorval, riportato da mister Longo e invece negato dal dg grigiorosso Armenia. Dovesse essere confermato l’argentino rischierebbe – giustamente – una lunga squalifica (la faccio la battuta che lo chiamano Mudo?  Sì dai la faccio).

LENTAMENTE – Questa discontinuità di risultati sta costando cara alla Cremonese, incapace di sfruttare i passi falsi di chi le sta davanti. Ciò che più dispiace è il profondo divario che c’è tra prestazioni e risultati. Anche contro il Bari i grigiorossi hanno creato tanto, raccolto poco, e subito gol nonostante le poche occasioni concesse. Ormai è una regola e non ci si può più appellare alla sfortuna. Per descriverla mi viene in mente un’espressione inglese (grazie The Bull): “It’s a feature, not a bug”, ovvero è una caratteristica (del gioco di Stroppa) e non un errore. Finché il mister non riuscirà a risolvere questo bug per cui bisogna sempre creare un’infinità di occasioni per segnare, la Cremonese non potrà che procedere come Irama: lentamente.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link