Scommessa giovane in un centro ‘che chiude’: Balance taglia il nastro


LE FOTO DELL’INAUGURAZIONE


«In 7 anni abbiamo visto più negozi chiudere che aprire ma il centro è ancora vivo». Per Mattia e David aprire una barberia è un sogno che si realizza. Farlo nell’acropoli è una scelta di cuore. Dopo aver iniziato nel 2018 l’esperienza con Machete Barber Shop, superati i 30 anni hanno scelto di mettersi in proprio dimostrando che l’Italia, l’Umbria e Perugia possono essere terre anche per i giovani. Eccoci a Balance, un progetto nato dall’equilibrio che c’è nella quotidianità tra i due e che punta all’eccellenza di settore.

Mattia Lazzoni, classe 1992, è nato a Gubbio ed è cresciuto a Todi. Tornando da scuola con l’autobus, dalla fermata vedeva nel barbiere di paese un luogo d’attrazione per il mondo giovanile. Sognava di stare là e, dopo averlo frequentato da cliente, ha dovuto attendere solo 2 giorni dal conseguimento della maturità al liceo artistico per iniziare a lavorarci. La gavetta lo ha portato dentro uno degli antichi mestieri di bottega: «Per 8 mesi ho accettato semplicemente di pulire e preparare i saponi di barba pur di guardare da vicino come si fa il mestiere».

Mattia ha avuto la testardaggine per non mollare davanti ai primi feedback negativi: «Sono stato 10 mesi in un salone dove ho lavorato con le donne, anche se non era il capello che mi piaceva. Mi hanno detto che non ero portato. Così ho scelto di studiare e ho seguito dei corsi di formazione in giro per l’Italia. Poi mi sono tolto anche diverse soddisfazioni». Tra queste c’è la chiamata a giugno 2018 per aprire Machete Barber Shop in via Bonazzi, un’opportunità che lo ha visto in qualità di responsabile trasferirsi anche per due settimane a Roma per formarsi all’interno della catena.

Nel negozio di Perugia nel 2019 conosce David De Luca, classe 1993 di Norcia che supera il provino. Fare il barbiere è stato il suo sogno fin da 16 anni: quando la professoressa di italiano gli chiede cosa vuole fare da grande, a lui viene in mente subito la felicità di chi gli tagliava i capelli. Arriva dalla scuola di parrucchieri fatta a Terni e da un’esperienza nella sua città fino a quando quel barbiere non chiude a causa del terremoto. Il destino a volte ti dà l’occasione di trasformare le difficoltà in opportunità: «Ho scelto per beneficienza di tagliare gratis i capelli ai militari, i pompieri e più in generale chi prestava servizio e chi ne aveva bisogno. Per me è stato il modo di dare il mio contributo difronte alla tragedia ma anche una grande occasione di crescita».

Scegliere di lasciare Norcia per arrivare a Perugia, però, per David non è stato facile: «Ho vissuto un momento di grande stress e stavo per mollare. Ero legato alla mia famiglia e alla mia terra. Ci ho dovuto pensare 4-5 mesi. Mattia è stato fondamentale facendomi capire quello che avrei perso se alla fine non avessi accettato». Se l’inizio è complicato, con il passare degli anni la barberia da novità diventa un luogo di ritrovo, superando anche le difficoltà della chiusura forzata per il Covid. «Siamo passati da avere 10 clienti al giorno a fare 42 tagli in una giornata – racconta David – arrivava anche gente da Spoleto, Foligno e Massa Martana». Mattia aggiunge: «A Perugia non è mai esistita in centro una barberia come luogo di incontro tra ragazzi, che offrisse anche un’alta professionalità nel taglio dei capelli. Ci hanno sempre detto che ci sceglievano per la bravura ma anche perché siamo bravi ragazzi».

Già nel settembre 2019 inizia un filo indiretto con il Perugia Calcio, che vede diversi giocatori biancorossi rivolgersi a loro per il look. «I primi sono stati Capone e Bruno Fernandes – ricorda Mattia – ma ci chiamavano anche Oddo e il suo vice Fiore. Ricordo quando prima dei play out con il Pescara, il mister mi ha chiamato a casa sua e allora non ci potevo credere. Poi negli anni abbiamo conosciuto bene il presidente Santopadre e il figlio e diverse volte siamo anche andati in ritiro a Cascia o Norcia». A ricordo di questi clienti speciali, oggi dentro Balance troviamo appesa la maglietta firmata e regalata da Vicario quando giocava al Curi: «Gli avevo promesso che l’avrei incorniciata e così ho fatto – spiega Mattia – sono davvero orgoglioso del percorso di crescita che ha fatto. Già anni fa mi diceva che magari un giorno sarebbe arrivato in Serie A. Con alcuni è nata una vera amicizia. Durante il lockdown facevamo le videochiamate perché mi chiedevano consigli su come curare capelli e barba. Con Rosi ci sentiamo ancora oggi, entrare a casa sua è come un tempio per gli amanti del calcio. Mentre Capone ci ha chiamato quando è andato a giocare a Terni, Chichizola ci ha voluto nel ritiro del Parma che anni fa giocava a Perugia».

Negli anni non è mancata, quindi, la presenza nei raduni delle squadre che passavano per l’Umbria. David si è unito per la prima volta quest’estate quando a comporre il loro numero è stato il Cosenza: «Kouan ha pensato a noi quando stavano a Cascia. Alle 20 abbiamo staccato dal lavoro e siamo andati là dove abbiamo conosciuto anche Alvini. Ci hanno trattato davvero bene». Indimenticabile per lui resta però Cosmi: «Uno dei primi personaggi famosi che ho avuto come cliente. Quando curiamo la sua barba si parla esclusivamente di calcio. Tra i mille aneddoti mi ha raccontato che la sua esperienza all’estero è stata una delle più belle».

Arriviamo al 2025, con la scelta di licenziarsi per avviare il proprio progetto nella stessa via. Nel centro, dove secondo i dati di Confcommercio Umbria sono chiuse 92 attività negli ultimi 10 anni. Follia? «Volevamo farlo da anni – risponde convinto David – abbiamo messo insieme i nostri risparmi e siamo partiti. Abbiamo scelto di restare qua perché ci siamo affezionati al posto. Vogliamo alimentare la vitalità della via e non vogliamo lasciare gli altri commercianti con cui siamo diventati amici. Ormai è la nostra casa». Mattia completa: «Per me si chiude un cerchio. Perugia mi ha preso ragazzo e mi ha fatto diventare uomo». Sul centro storico non ha mai avuto dubbi: «Resta un luogo funzionale e una delle piazze più belle d’Italia. Noi ci rivolgiamo a un pubblico giovane e vediamo tantissimi universitari. Se inizialmente con il Covid c’era stato un calo leggero, il turismo è tornato forse a essere ancora più importante di prima. Pensiamo soprattutto a quello estero, dato che noi almeno un cliente al giorno viene dal Belgio, dall’Olanda o dagli Stati Uniti».

La forza è arrivata anche dai loro clienti, svela David: «Ovunque saremmo andati ci avrebbero seguito. Questo ci hanno detto in molti, anche chi veniva da fuori città. In tanti la prendevano come occasione per fare commissioni o un giro nel centro, dopo aver tagliato i capelli in mezz’ora. Così anche i parcheggi non erano più un problema». Aspetto che contribuisce alla vivibilità del centro sono gli eventi, commenta Mattia: «L’Umbria ha tanta potenzialità, viene presa d’assalto dai turisti che riconoscono l’eccellenza italiana e in questa categoria consideranoo anche la barberia». David entra più nei dettagli: «Umbria Jazz è la festa più bella, quella che a livello lavorativo ci porta più gente che non vive a Perugia. Anche il Festival del Giornalismo va alla grande. Eurochocolate purtroppo è stata limitata dal maltempo negli ultimi anni».

L’inaugurazione di sabato 15 febbraio, seguita dall’avvio ufficiale dell’attività martedì 18, è solo il primo step del percorso che hanno in mente. David e Mattia condividono il sogno: «Vorremmo aprire un nostro punto in tutte le città principali dell’Umbria e pianificare una seconda apertura già entro la fine del 2025. Ci piacerebbe poi creare posti di lavoro, rivolgendoci in particolare ai giovani». Un cammino che sono pronti a fare insieme. David ne è certo: «Per ogni cosa di cui ho bisogno, lui c’è. All’inizio l’ho preso come esempio lavorativo e mi ha fatto crescere la passione». Mattia conferma: «Ho trovato il fratello che non ho mai avuto. Da quando è arrivato, aveva già un livello tecnico molto alto».



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