20:55
Cremlino: Rubio e Lavrov concordi a collaborare per accordo
Nel loro colloquio telefonico, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e l’omologo statunitense, Marco Rubio, hanno concordato futuri “contatti regolari, anche in preparazione a un vertice russo–americano”. Lo si apprende dalla Tass, che cita il ministero degli Esteri russo. “Le parti hanno manifestato la volontà reciproca di interagire su questioni internazionali di attualità, tra cui la soluzione della questione Ucraina, la situazione in Palestina e in generale in Medio Oriente e in altre aree regionali”, ha aggiunto il Ministero.
Il Cremlino ha sottolineato che Lavrov e Rubio hanno concordato di mantenere un canale di comunicazione per risolvere i problemi accumulati nelle relazioni russo-americane “nell’interesse della rimozione delle barriere unilaterali alla cooperazione commerciale, economica e di investimento reciprocamente vantaggiosa, ereditate dalla precedente amministrazione”.
Secondo il Cremlino, i due hanno avuto uno scambio di opinioni sui modi per porre fine in tempi brevi alla linea avviata dall’amministrazione di Barack Obama nel 2016 sul “massimo inasprimento delle condizioni per il funzionamento delle missioni diplomatiche russe negli Stati Uniti”, che comportava misure di ritorsione. “È stato concordato di organizzare una riunione di esperti in un futuro molto prossimo per concordare passi concreti per rimuovere reciprocamente gli ostacoli al lavoro delle missioni estere russe e statunitensi”, ha concluso il ministero.
20:17
Colloquio telefonico tra Lavrov e Rubio
I ministri degli Esteri russo e americano, Sergei Lavrov e Marco Rubio, hanno avuto una conversazione telefonica “su iniziativa di Washington”. Lo rende noto il ministero degli Esteri russo, come riporta la Tass.
20:15
“Funzionari Usa verso Riad per colloqui con russi e ucraini”
Il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, il segretario di stato Marco Rubio e l’inviato del presidente per il Medio Oriente Steve Witkoff si stanno dirigendo in Arabia Saudita per avviare colloqui di pace con i negoziatori russi e ucraini. Lo riferisce Politico citando un parlamentare repubblicano e due funzionari statunitensi a conoscenza del piano. Non ci saranno tuttavia né l’inviato speciale di Trump per i colloqui Ucraina-Russia, Keith Kellogg, né rappresentanti di altre grandi potenze europee.
19:42
19:12
Kellogg: “Mi impegno a coinvolgere le parti in causa entro 180 giorni”
L’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Keith Kellogg, nell’ambito della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, si è impegnato pubblicamente a coinvolgere tutte le parti in causa entro 180 giorni per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo riporta Rbc Ucraina.
Kellogg ha detto che lui sarà responsabile dei contatti con l’Europa e l’Ucraina, mentre Steve Witkoff, già coinvolto nell’accordo di cessate il fuoco di Gaza e nello scambio di prigionieri con la Russia, sarà responsabile dei contatti con la Russia. “Lo stiamo facendo per accelerare perché la domanda è quando finirà. Io vivo secondo i tempi di Trump: oggi chiede e domani chiede perché non è ancora fatto. Quindi sto pubblicamente prendendo 180 giorni e sto iniziando un conto alla rovescia in modo che tutte le parti siano coinvolte “, ha detto Kellogg.
18:54
Nato, Rutte: “Ue si renda rilevante se vuole dire la sua”
Il capo della Nato Mark Rutte ha detto che l’Europa deve presentare “buone proposte” per aiutare a garantire la pace in Ucraina se vuole essere coinvolta nei colloqui guidati dagli Stati Uniti. “Se gli europei vogliono dire la loro, rendetevi rilevanti“, ha detto Rutte ai giornalisti alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
18:19
Tajani: “C’è una convocazione di Parigi per lunedì, è ipotesi”
A margine della Conferenza di Monaco, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che “c’è una convocazione“, una proposta da parte francese di una riunione che “dovrebbe essere a livello di capi di Stato e di governo“, sottolineando che al momento si tratta di un’ipotesi e che dovrebbe riguardare l’Ucraina.
18:09
Medvedev: “L’Europa perdonerà Vance per il suo rimprovero”
L’Europa “perdonerà e inghiottirà, con disgusto il rimprovero del loro senior partner”, vale a dire del vice presidente americano JD Vance nel discorso che ha tenuto ieri alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, ha scritto Dmitry Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza russo che dall’inizio della guerra si fa portavoce, con i toni meno compassati, delle istanze più oltranziste di Mosca. Vance è “una persona coraggiosa”, ha aggiunto in un post su VKontakte, anche se “come vice presidente manca ancora di esperienza”.
“Non ha esitato a sgridare gli europei che hanno completamente perso la strada negli ultimi anni. La vostra democrazia è debole, le vostre elezioni non corrette e le vostre regole in violazione alla morale elementare sono inaccettabile. E non c’è libertà di pensiero. Se non fosse un padrone americano dovrebbe aspettarsi una risposta”. “Devo ammettere che Vance ha inaspettatamente acceso l’atmosfera. Tutti si aspettavano la solita minestra diplomatica verso l’Europa e sulla fine del conflitto in Ucraina da parte di Donald Trump“, ha sottolineato Medevedev.
17:57
Zelensky blocca l’accordo con Trump sulle risorse naturali: “Non ci tutela”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha reso noto di aver bloccato un accordo spinto da Donald Trump che avrebbe dato agli Stati Uniti accesso a vaste quantità di risorse naturali ucraine, in quanto privo di “garanzie di sicurezza” per Kiev.
“Non ho permesso ai ministri di firmare l’accordo perché non è pronto. A mio parere, non ci tutela. Non è pronto a tutelare noi, i nostri interessi”, ha detto Zelensky durante un briefing con i giornalisti a Monaco. Per il leader ucraino l’accordo dovrebbe essere ”collegato a garanzie di sicurezza”, ma “non vedo ancora questo collegamento nel documento. Dovrebbe essere chiaro, è importante”.
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