Lidi, chioschi e spiagge a Ostia: ecco le regole. Stabilimenti da 6mila a 70mila euro

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difficile da pignorare

 


di
Maria Egizia Fiaschetti

Saranno premiati la pulizia, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la parità di genere.Un aspetto fondamentale che preoccupa gli operatori è l’eventuale passaggio di gestione

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È stato pubblicato ieri sul sito tuttogare.it del Comune il nuovo bando, in scadenza il 17 marzo, per l’assegnazione di 25 stabilimenti balneari, 4 ristoranti e 2 spiagge libere sul litorale di Ostia. Nel documento viene indicato il canone demaniale provvisorio, comprensivo dell’imposta regionale del 15%, che però «sarà determinato, in via definitiva, in funzione delle specifiche previsioni contenute nel progetto presentato dal concessionario»: si va da una media intorno ai 3mila euro per i ristoranti sul mare e i chioschi (con un’unica eccezione in cui la quota da versare sale a 5mila) a cifre più alte per i lidi attrezzati (da un minimo di 6mila euro a oltre 70mila).

I criteri

Tra i criteri adottati nella procedura di gara è prevista la possibilità per gli operatori di candidarsi a gestire un massimo di tre lotti per gli stabilimenti balneari, non più di due ristoranti e una sola spiaggia libera. Se lo stesso partecipante dovesse arrivare primo in più lotti nell’ambito della medesima tipologia si aggiudicherà: quello in cui risulta l’unico concorrente, ha ottenuto il punteggio maggiore o con la royalty più alta. Si ribadisce anche che, in attesa dell’approvazione del Pua (Piano di utilizzo degli arenili), la concessione durerà un anno e sarà rinnovabile per altri due. L’offerta dovrà essere corredata da una garanzia provvisoria di mille euro da versare sotto forma di cauzione o fideiussione e dovrà contenere una proposta tecnica, che ai fini della valutazione inciderà per il 70%, e una economica che peserà il 30%.




















































Premiate le imprese giovanili

La commissione giudicatrice, composta da un dirigente e due commissari con qualifica di funzionario tecnico o amministrativo, terrà conto della qualità del progetto, dell’esperienza pregressa e della parità di genere. Per il minore impatto ambientale – dall’utilizzo di strutture completamente amovibili al risparmio idrico – si possono attribuire fino a 6 punti discrezionali, 7 per il minore impatto visivo (stesso voto per l’accessibilità con eliminazione delle barriere architettoniche e la pulizia e gestione dei rifiuti). Da tabella si assegnano invece 5 punti all’esperienza maturata nei 5 anni precedenti e 5 alle concessioni possedute (nessuna concessione 5 punti, una 2 punti, più di una zero). Dieci punti verranno accreditati alle imprese a prevalente carattere giovanile, detenute o controllate da under 35. Le attività dotate di certificazione di parità di genere saranno valorizzate con 2 punti. Entrando nello specifico della parte economica, il concessionario dovrà offrire una royalty con base d’asta del 2% che si sommerà al valore offerto da versare con cadenza trimestrale. Altro aspetto fondamentale, che preoccupa gli operatori, l’eventuale passaggio di gestione: chi dovesse subentrare dovrà sottoscrivere con il concessionario uscente un verbale di consegna e corrispondere «un indennizzo per i beni non amovibili realizzati o acquistati per l’esercizio dell’attività, purché autorizzati dall’autorità concedente e che, alla data di assegnazione della nuova concessione, risultino ancora non ammortizzati». L’entità del rimborso sarà determinata «previa redazione di una perizia giurata redatta da un tecnico abilitato ovvero, ricorrendone le condizioni, mediante intesa tra le parti».

Il bando per l’affidamento di 9 spiagge libere

Nel frattempo, il Comune ha predisposto anche il secondo bando per l’affidamento di 9 spiagge libere senza strutture già esistenti (Spiaggia rossa, Cotto ocra, Senape Limone, Rosa Sabbia, Verde, Gialla, Grigia, Spqr e Bianca). In questo caso verrà valutata soltanto l’offerta tecnica (la royalty non è prevista) con 20 punti attribuiti al progetto gestionale, 10 al progetto architettonico e costruttivo, 6 al minore impatto ambientale, 7 al minore impatto visivo, 15 all’accessibilità. In particolare, «sarà valutata positivamente l’adozione di misure idonee a garantire la migliore fruibilità dell’area da parte degli utenti con animali da compagnia». Alla pulizia e gestione dei rifiuti verranno assegnati 15 punti, 10 all’esperienza specifica nel settore, 5 alle concessioni possedute, 10 alle imprese giovanili, 2 alla parità di genere.

L’incontro con i vincitori di ricorso

Nei prossimi giorni il Campidoglio incontrerà anche i gestori degli otto stabilimenti (Battistini, Miami, Dopolavoro Atac, Le Palme, La Spiaggia di Bettina, L’Oasi, La Marinella e il Kursaal) vincitori di ricorso ai quali, nel 2020, l’ex giunta Raggi ha assegnato gli arenili rifiutandosi di prorogare le concessioni al 2033: il 19 febbraio l’amministrazione li convocherà per chiarire la loro posizione, verificare i requisiti societari e sanare la situazione nelle more dell’approvazione del Pua.

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