Un omaggio enogastronomico per due ricorrenze di altissimo livello culturale: i 650 anni dalla morte di Giovanni Boccaccio e i 550 dalla nascita di Michelangelo Buonarroti: Vetrina Toscana alla BIT di Milano dedica un menù ai due eccezionali talenti ispirandosi liberamente a documenti storici: le novelle del Decameron per Boccaccio e la lista della spesa di Michelangelo.
Il convito, il vino, il cibo, sono ingredienti importanti nella narrazione di Boccaccio e il banchetto ha una vera e propria funzione sociale. Protagonista del menù non poteva essere altro che la celebre cipolla di Certaldo, coltivata fin dal Medioevo, nota al punto da essere inserita nella bandiera ufficiale dai conti Alberti, proprietari feudali del borgo medievale durante il XII secolo. Presidio Slow Food, deve il suo sapore caratteristico al terreno ricco di zolfo. Nel VI libro del Decamerone è lo stesso Giovanni Boccaccio che parla della famosa cipolla: «Certaldo è un castello di Val d’Elsa posto nel nostro contado… Nel quale usò un lungo tempo d’andare ogn’anno una volta, un de’ frati di Santo Antonio, il cui nome era frate Cipolla, forse non meno per lo nome che per altra divozione vedutovi volentieri, con ciò sia cosa che quel terreno produca cipolle famose per tutta la Toscana». Dulcis in fundo, l’omaggio al novelliere si chiude con il “Panettone di Bengodi” realizzato dal Maestro di arte bianca Pasquale La Rossa di Certaldo: un panettone artigianale ispirato alla novella del Decameron Calandrino e l’elitropia VIII, 3. 9, caratterizzato da un impasto soffice e profumato, senza candidi, arricchito da una copertura di mandorle, con l’uvetta che viene fatta macerare nella Vernaccia di San Gimignano Docg. A chiudere, cantuccini al cioccolato e cipolla di Certaldo essiccata, una coproduzione tra L’Orto Sotto Casa e Biscotteria Vannino che ha vinto il premio eccellenza italiana al Merano Wine Festival.
Al genio artistico protagonista del Rinascimento, sono stati dedicati piatti che avevano come ingredienti il Lardo di Colonnata IGP, che matura nelle vasche di marmo estratto dalle stesse cave da cui Michelangelo attingeva la materia per i suoi capolavori e alimenti contenuti nella lista della spesa di Michelangelo, un manoscritto redatto dallo stesso artista, conservato nel Museo Casa Buonarroti a Firenze. Il documento, datato 1518, è riportato sul retro di una lettera, in cui Michelangelo elenca i prodotti di cui necessita per il suo servitore, corredati da schizzi illustrativi tra cui si annoverano tra gli altri – Pani dua (due pezzi di pane). Un bocal di vino (un boccale di vino). Un ariga (un’aringa). Tortegli (tortelli). – Una salama (un pesce salato).
L’assessore a Economia e Turismo della Regione Toscana Leonardo Marras ha sottoscritto da parte della Toscana, la Carta per il turista enogastronomico sostenibile – CarTES. Si tratta di un vademecum creato da otto organizzazioni nazionali ed internazionali per fare esperienza in modo sostenibile dell’enogastronomia di un territorio, nel rispetto dell’ambiente, della cultura e della comunità locale. La Toscana è la prima tra le regioni italiane a sottoscriverlo grazie ad una visione d’avanguardia che l’ha portata a stilare la Carta regionale del turismo sostenibile e a dare vita, giusto venticinque anni fa, a Vetrina Toscana: l’originale progetto che unisce gli operatori dell’enogastronomia intorno ai temi della sostenibilità, della tipicità e dell’autenticità dei territori.
Vetrina Toscana è il progetto della Regione, in collaborazione con Unioncamere Toscana, che promuove il turismo enogastronomico; con la regia di Toscana Promozione Turistica coadiuvata da Fondazione Sistema Toscana.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link