Fazioni opposte, legate tutte dallo stesso filo. Il risanamento è una questione che non riguarda personalismi ed esponenti politici ma interessa tutta la città. Una partita troppo importante, quella dell’eliminazione delle baraccopoli messinesi, per cui lo scruscio mediatico che si è alzato attorno all’iter di revoca dell’incarico al commissario per il risanamento Marcello Scurria ora rischia di diventare un vero e proprio caso.Le dichiarazioni rilasciate dall’avvocato messinese non sono passate inosservate.
Chi a sostegno dell’operato di Scurria chi invece no, in queste ore il tam tam di note legate al caso si susseguono. La stessa Regione in un comunicato ha voluto chiarire la posizione del governatore Schifani invitando il subcommissario a presentare le controdeduzioni e a rispondere alle richieste provenienti dagli uffici di Palermo. Intanto in queste ore anche il vicepresidente della terza municipalità Alessandro Geraci, il deputato regionale Antonio De Luca e la Uil hanno espresso solidarietà a Scurria. Un supporto, arrivato prima di chiunque altri anche da Matilde Siracusano, che vuole ancora una volta invitare tutti a mettere al primo posto il futuro di un progetto che è ancora una piaga per Messina e per cui, negli ultimi anni, qualcosa è cambiato.
Antonio De Luca (M5S): “Non giochiamo l’ennesima sporca partita sulle spalle di Messina”
“Dopo la discussa procedura di revoca dell’incarico a Franco Fazio come Direttore Generale del Consorzio Autostrade Siciliane, questa mattina è arrivata la notizia dell’avvio del procedimento di rimozione del sub commissario al risanamento di Messina, avv. Marcello Scurria, da parte del Presidente della Regione Renato Schifani, che è il commissario governativo per l’emergenza risanamento, scaturito da ‘specifiche criticità’ che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con Scurria” scrive in una nota Antonio De Luca, Capogruppo all’ARS del MoVimento 5 Stelle.
“Bisogna, però, evidenziare che il Governo regionale aveva sempre vantato i risultati ottenuti sul fronte dello sbaraccamento tramite la gestione del sub commissario Scurria e che quanto accaduto evidenzia anche una spaccatura a livello politico che si è venuta a creare fra Schifani e la sottosegretaria Matilde Siracusano, entrambi di Forza Italia. Proprio l’On. Siracusano, infatti, è l’artefice della norma che ha creato questa struttura commissariale e posto la guida in capo al Presidente della Regione. Ricordo che in quel periodo l’amministrazione comunale non nascose il proprio disappunto rivendicando per sé quel ruolo che però fu assegnato al Presidente Schifani che poi delegò l’avv. Scurria. Oggi, forse, in virtù delle recenti intese e del ritrovato amore tra Schifani e il leader di riferimento del Sindaco, quella posizione viene rimessa in gioco attraverso il siluramento di Scurria e l’isolamento della sottosegretaria Siracusano che pare essere stata mantenuta all’oscuro della manovra”, prosegue.
“Delle due l’una: o il sub commissario Scurria non ha raggiunto i risultati elencati durante l’incontro tenutosi in Prefettura il 16 novembre scorso, appena tre mesi fa, e mai sconfessati dai rappresentanti dell’amministrazione comunale e sempre vantati dal governo di centrodestra o c’è qualcosa di veramente opaco nel provvedimento che prelude alla rimozione del delegato del Presidente Schifani. Non vorrei che si stesse giocando l’ennesima sporca partita sulle spalle di Messina e della sua centenaria piaga delle baraccopoli. Ancora una volta Messina paga i giochi di potere dei palazzi palermitani in cui un ruolo sostanziale sembra giocare chi, fino a ieri, si stracciava le vesti per far credere di difendere la città dalla cattiva banda che governa la regione”, conclude.
Alessandro Geraci (M5S): “Il risanamento a Messina non diventi merce di scambio politico”
“Lo scontro politico e le future alleanze mi auguro non siano terreno di gioco a discapito dei cittadini meno fortunati, la questione “baracche” è sociale prima ancora che edilizia, servono adeguate capacità umane per proseguire nel lungo iter di risanamento e dialogo trasversale con tutte le forze politico/associative della città”, cosi in una nota il vicepresidente della Terza Circoscrizione Alessandro Geraci in quota 5stelle
“Al netto delle appartenenze politiche dispiace che sia stato rimosso l’Avv. Marcello Scurria come sub-commissario al risanamento della città di Messina, che nel tempo ha dimostrato empatia verso il territorio e disponibilità al dialogo. Era il 2018 quando da presidente Arisme partecipava insieme all’Assessore Salvatore Mondello, ad un incontro da me organizzato presso la parrocchia di Bisconte per discutere proprio del futuro del villaggio. Un’assemblea pubblica molto partecipata in cui ho cercato di spiegare insieme ai residenti, che Bisconte andava gestito diversamente rispetto agli altri ambiti di risanamento, perché appunto la struttura urbanistica e la tipologia di “casette” era diversa da altri contesti peggio degradati”, scrive ancora.
“Cosi come a più riprese – prosegue il consigliere – ho esternato il diniego da parte del territorio nel vedere nuovi “palazzoni” che presto sarebbero diventati alloggi ghetto come già avvenuto con i 189 alloggi costruiti nel 2006 sempre nel medesimo villaggio, chiaro esempio di risanamento fallimentare. Input recepiti in parte dall’amministrazione Basile ma soprattutto dall’Avv Scurria che con umiltà e capacità di ascolto ha fatto propri, arrivando all’odierno progetto Ca-Bis, che parla di rigenerazione urbana, cercando di mantenere lo status attuale di villaggio, evitando violente trasformazioni peggiorative”.
“Mi auguro – conclude Geraci – che il Presidente della Regione scelga adeguato sostituto che possa continuare il lavoro fatto fino adesso, in cui al centro della delicata questione ci siano le famiglie, le emergenze sociali, i soggetti fragili e non diventi invece un ruolo da dare come merce di scambio politico”.
Ivan Tripodi (Uil): “Vigileremo per evitare l’affossamento dei progetti di rinascita sociale e urbana”
“L’improvvida ed ingiustificata revoca dell’avv. Marcello Scurria dal ruolo di sub-commissario per il risanamento delle baraccopoli di Messina, decisa dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani, rappresenta un palese atto di ostilità nei confronti della città e dei suoi cittadini. Ancora una volta, Messina subisce decisioni e scelte basate solo ed esclusivamente su tenebrosi accordi di “palazzo” che nulla hanno a che vedere con i reali interessi del territorio e dei cittadini”, afferma in una nota Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina.
“La positiva azione svolta, in quasi due anni, dall’avv. Scurria è oggettiva e non può essere offuscata dai giochi di potere che nulla hanno a che vedere con la definitiva cancellazione delle “favelas” messinesi. Temiamo che in questa brutta vicenda a farne le spese sarà proprio il risanamento che rischia una paralisi inaccettabile con le pesanti conseguenze nei confronti di centinaia di nuclei familiari che sono pronti ad uscire dal vergognoso limbo delle baracche. Pertanto, saremo attenti e vigili per evitare l’affossamento dei tanti progetti di demolizione e di rinascita sociale ed urbana. All’avv. Scurria inviamo la nostra solidarietà e vicinanza per l’illogico trattamento subito”, conclude.
Armando Hyerace (PD): “Disegno politico finalizzato a rinsaldare la ritrovata alleanza con De Luca”
“Pur non essendo chiare le ragioni che hanno indotto Schifani a revocare l’incarico di subcommissario per il risanamento all’Avvocato Scurria, qualche idea diventa inevitabile baleni per la mente, specie dopo i recenti slanci di stima palesati dal Presidente della Regione Siciliana verso il deputato, sindaco di Taormina. A breve, potrebbe essere anacronistico continuare a distinguere tra Centro Destra e De Luca: a guard bene, infatti, sembrano avviarsi, sempre più, ad essere la stessa cosa. La prima è una coalizione smembrata e litigiosa, dove il secondo cerca di introdursi come leader”, così il segretario provinciale del Pd Messinese Armando Hyerace, dopo la notizia del cambio di guardia in capo alla gestione della struttura subcommissariale per il risanamento.
Ed è lecito pensare che le notizie di oggi siano una conferma di questo processo di osmosi – prosegue – Non sappiamo cosa ci sia dietro il procedimento di revoca. Ma è più che lecito pensare ad un disegno politico finalizzato a rinsaldare la ritrovata alleanza con De Luca in un perverso giochino elettorale/propagandistico, sulla testa del bisogno. E, perché no, con un occhio anche alla ricostruzione, per indirizzarla magari verso pratiche edilizie speculative su cui lo stesso Scurria più volte aveva storto il naso”, conclude Hyerace.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link