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“La maggioranza in Assemblea legislativa sostiene la manovra di bilancio presentata dal presidente de Pascale e dalla sua Giunta esprimendo il proprio pieno supporto agli obiettivi in essa contenuti”. I capigruppo di maggioranza in Regione Paolo Calvano del Pd, Simona Larghetti di Avs, Vincenzo Paldino dei Civici con de Pascale, e Lorenzo Casadei del M5s, sono intervenuti con una dichiarazione congiunta.

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In relazione agli obiettivi, gli esponenti di maggioranza hanno spiegato che sono “volti a garantire la tenuta e il miglioramento dei servizi pubblici regionali, a partire innanzitutto dalla salvaguardia e dal potenziamento della sanità pubblica, a fronte dei mancati finanziamenti degli ultimi anni e dei tagli imposti dal Governo Meloni, la cui strategia è accentrare ogni risorsa in grandi opere e tagliare sistematicamente la spesa agli enti locali obbligandoli a tagliare i servizi. Che vuol dire meno scuola, meno sanità, meno welfare. L’Emilia Romagna, la Regione che ha puntato su un modello di società dove il servizio pubblico ha permesso crescita e tenuta sociale, non può cedere a questo ricatto delle destre di Governo.

Calvano e gli altri capigruppo hanno aggiunto che “il contesto nel quale la nostra Regione è costretta a muoversi vede una costante e progressiva riduzione del rapporto tra fondo sanitario nazionale e Pil, e quindi i tanto sbandierati aumenti in senso assoluto del Fondo, sono in realtà ampiamente insufficienti a coprire gli incrementi inflattivi e le necessità per l’introduzione di nuovi farmaci e nuove cure, portando quindi ad una contrazione della spesa sanitaria pubblica e spingendo sempre più i cittadini a rivolgersi al privato”. 

Da qui alla considerazione che “a questa riduzione delle risorse per la sanità si aggiunge il drastico taglio di 8 miliardi e mezzo di euro ai finanziamenti destinati alle Regioni nel prossimo quinquennio, con un impatto pesante per l’Emilia-Romagna, che subirà in questa legislatura una riduzione di oltre mezzo miliardo di euro sulla propria spesa corrente. Inoltre, a questi si aggiungono i tagli agli enti locali effettuati dal Governo che per i Comuni e le Province dell’Emilia-Romagna, ammontano a 140 milioni di euro nel quinquennio 2025-2029”.

Per Pd e formazioni di maggioranza “il Presidente de Pascale e la Giunta regionale hanno assunto una posizione di responsabilità, con l’obiettivo di proteggere i servizi essenziali per i cittadini e compensare le manovre restrittive del Governo Meloni, volte a ridurre drasticamente i servizi pubblici. Contrariamente all’esecutivo, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di intervenire con misure concrete per garantire il diritto alla salute, la mobilità pubblica, l’edilizia residenziale popolare, il sostegno alle persone non autosufficienti, i servizi educativi e una adeguata tutela e sicurezza del territorio. Tutto ciò avviene con un’attenzione particolare alle fasce più deboli della popolazione, come dimostrato dal sistema di esenzioni e modulazione dell’IRPEF regionale, nonché delle altre misure”.

Il capogruppo Dem e i colleghi hanno evidenziato che “le riforme proposte dal Presidente de Pascale non si limitano a fronteggiare i tagli governativi, ma puntano anche a un rinnovamento strutturale del sistema dei servizi regionali, con l’obiettivo di migliorarne la qualità e l’efficienza e la capacità di rispondere ai crescenti bisogni della popolazione. Il nostro impegno è rivolto a un utilizzo ottimale delle risorse che anche grazie a questa manovra saranno disponibili, affinché le necessità dei territori e le politiche di sviluppo della Regione rimangano anch’esse al centro dell’azione amministrativa”.

La nota congiunta si è conclusa con l’affermazione che “la maggioranza politica che sostiene queste riforme è compatta nel difendere un’impostazione che non si piega ai tagli imposti dall’alto, ma che reagisce con responsabilità e visione strategica per il futuro dell’Emilia-Romagna e dei suoi cittadini. La manovra nei prossimi giorni avvierà il suo percorso per l’approvazione in aula e come non mancherà il giusto confronto tra la Giunta, le parti sociali e le organizzazioni di impresa, altrettanto come forze politiche daremo corso a momenti di ascolto e confronto per raggiungere ancor più efficacemente gli obbiettivi che il presidente de Pascale e la sua Giunta hanno indicato”.

Una critica alla manovra è invece giunta dal deputato della Lega Davide Bergamini. “Più aumenti per tutti, questa è la ricetta di De Pascale. Con la sinistra in Regione ora tutto costa di più, dall’Irpef al bollo auto, dall’addizionale regionale fino al ticket sanitario. Ma dov’è finita la sanità emiliano romagnola tanto decantata da Bonaccini e Donini? Non esiste più?”, ha chiesto l’esponente del Carroccio.

Bergamini ha sottolineato che “la sinistra ancora una volta dimostra di essere capace a scaricare le colpe sul Governo e incapace invece di governare senza mettere le mani in tasca ai cittadini. E questo ennesimo episodio conferma che quando dicevamo che la Regione aveva problemi di bilancio e che i conti non tornavano avevamo ragione. Dispiace per gli emiliano-romagnoli che dovranno subire l’incapacità politica e amministrativa di questa sinistra senza progettualità e visione”.

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