LA NUOVA INIZIATIVA DELLA LEGA PER LA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI SPIEGATA DAL SOTTOSEGRETARIO AL MEF
Il dibattito non si placa sulla nuova iniziativa della Lega per la rottamazione delle cartelle esattoriali, che prevede il pagamento dilazionato in 120 rate mensili senza interessi né sanzioni aggiuntive. Dopo alcune perplessità emerse anche all’interno della maggioranza di governo, il sottosegretario al MEF Federico Freni, uno dei promotori principali di questa riforma della pacificazione fiscale, ha cercato di illustrare nei dettagli le caratteristiche del provvedimento recentemente annunciato dal leader della Lega Matteo Salvini. In un’intervista rilasciata a “La Repubblica”, il politico della Lega ha precisato che questo tipo di rottamazione non sarà accessibile ai cosiddetti “furbetti del fisco”.
La misura interessa diversi soggetti, dai pensionati con debiti pendenti verso gli enti locali o l’INPS, fino ai titolari di partita IVA che, a causa dei debiti accumulati e dei ritardi nei pagamenti post-lockdown, trovano difficoltà a rispettare le scadenze ordinarie. Secondo Freni, i beneficiari sono lontani dall’essere evasori incalliti che dichiarano redditi bassi e si mostrano in pubblico con auto di lusso. «Credo nell’onestà degli italiani», ha affermato il sottosegretario, rispondendo a coloro che vedono problematico stabilire un parametro affidabile di reale difficoltà economica che giustificherebbe la rottamazione delle cartelle nel sistema proposto. I risultati nella lotta all’evasione fiscale continuano a essere significativi, con quasi 33 miliardi recuperati solo nell’ultimo anno, confermando un efficace supporto agli onesti lavoratori (anche attraverso la rottamazione) e nessuna indulgenza per gli evasori.
Nonostante sia necessario un’analisi dettagliata delle finanze per assicurare una copertura completa alla proposta della Lega, secondo il sottosegretario MEF, la nuova rottamazione delle cartelle rappresenta un progresso significativo perché permette di distribuire i pagamenti in 120 rate a importi accessibili. Naturalmente, i costi per questo allungamento a 10 anni aumentano, ma l’obiettivo di Freni e della Lega è che il numero delle adesioni possa crescere, generando entrate fiscali anno dopo anno. L’obiettivo è aiutare non chi manipola la dichiarazione dei redditi, ma chi semplicemente non è riuscito a pagare le tasse in tempo. In risposta alle critiche dell’opposizione, il sottosegretario ricorda che offrire la possibilità di saldare i debiti include anche il beneficio di rinvigorire la spesa nell’economia reale.
FRENI RISPONDE A TUTTI: AL GOVERNO (“LA PACE FISCALE È NEL NOSTRO PROGRAMMA”) E ALL’OPPOSIZIONE (“CERCHIAMO SEMPRE UN ACCORDO”)
L’intervista a “Repubblica” è stata anche l’occasione per il sottosegretario Freni di replicare alle critiche mosse dai partiti di sinistra contro la rottamazione delle cartelle in 10 anni, oltre a rispondere ad alcune critiche velate anche dai partner di governo, Forza Italia e Fratelli d’Italia. In primo luogo, le opposizioni hanno criticato la fretta con cui è stata presentata la proposta, ma per il Carroccio questa è una risposta diretta alle difficoltà finanziarie imminenti dei cittadini. Di fronte alle lamentele di FdI e FI riguardo alle potenziali mancanze di coperture finanziarie, Freni (che risponde direttamente al vicecapo del Carroccio, Giorgetti) sottolinea che la rottamazione delle cartelle era già parte integrante del programma del centrodestra durante le ultime elezioni. Trova inoltre curioso che oggi qualcuno possa mettere in discussione un programma che ha contribuito alla vittoria della coalizione e che continua a ricevere un ampio consenso. Nonostante ciò, non vi è una vera e propria “frattura”, piuttosto è necessario riconoscere le diverse sensibilità all’interno della maggioranza: a chi interpreta la rottamazione delle cartelle come un possibile segno di divisione nel centrodestra, Freni assicura che sarà trovato un accordo, «L’unità del centrodestra non è e non sarà mai in questione».
Articoli simili
Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link