Ottocentenario di San Francesco d’Assisi, Gubbio chiede attenzione ma rimane fuori

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L’Assemblea legislativa ha respinto con 12 voti a favore e 6 contrari, la mozione promossa dal consigliere Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica) per “l’inclusione della città di Gubbio nei festeggiamenti per l’ottocentenario di San Francesco d’Assisi”. “Se noi la approviamo per Gubbio – le parole ‘in sintesi’ della governatrice Stefania Proietti – dovremmo farlo per ogni città, per ogni comune, per ogni distretto” aggiungendo che Gubbio non è la sola città ad aver registrato presenze francescane più e meno note. E a tal proposito è stato detto che ci sono anche territori come Terni, Stroncone, il lago Trasimeno con l’Isola Maggiore, Città di Castello, Montefalco. Tutti i 92 comuni umbri, secondo la governatrice, meriterebbero di essere coinvolti. E in qualche modo lo saranno, anche se non è chiaro come.

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Nello specifico, il consigliere di minoranza mirava ad impegnare la Giunta regionale a: “promuovere e sostenere l’inclusione della città di Gubbio nei festeggiamenti per l’ottocentenario di San Francesco d’Assisi, riconoscendone il ruolo storico e spirituale e a supportare il progetto espositivo ‘Francesco e Frate Lupo’ come parte integrante delle celebrazioni regionali; coordinare, in collaborazione con il Comune di Gubbio, le istituzioni culturali e le realtà associative locali, un programma di eventi e iniziative che valorizzino il legame tra Gubbio e San Francesco, anche attraverso il coinvolgimento di partner internazionali e il sostegno ai prestiti di opere d’arte di alto profilo; destinare risorse specifiche per la realizzazione di progetti culturali, turistici e spirituali legati alle celebrazioni, con particolare attenzione alla promozione del territorio eugubino e al sostegno finanziario per l’organizzazione della mostra e degli eventi collegati; favorire la collaborazione tra le diverse città umbre coinvolte nelle celebrazioni, al fine di creare un percorso integrato che metta in luce l’eredità francescana in tutta la regione, promuovendo Gubbio come uno dei centri principali delle celebrazioni”.

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Stefania Proietti (presidente Giunta) ha sottolineato che “esiste la necessità della comunità di Gubbio di essere dentro alle celebrazioni dell’ottavo centenario. Anche altre città hanno questa necessità, da Stroncone a Montefalco passando per il Trasimeno. Nel 2021 il Governò stanziò oltre 4 milioni di euro per finanziare le celebrazioni per l’ottocentenario. La legge non cita città specifiche, a parte ovviamente Assisi. Gubbio si è sentita esclusa ma non è fondamentale essere nel Comitato nazionale; non potevano esserci tutti i Comuni dell’Umbria. Il Giubileo per noi sarà una grande occasione. Sto interloquendo con il Governo ed entro questa settimana dovrebbero arrivare le risposte ad una serie di richieste, anche relative ai collegamenti pubblici tra la città di Gubbio, Perugia ed Assisi. Abbiamo chiesto anche un potenziamento dei presidi sanitari e del sistema dell’accoglienza. Se saremo bravi ad accogliere, il 2026 sarà il nostro secondo Giubileo. Se noi approvassimo questa mozione, dovremmo includere tutte le città umbre, non solo Gubbio. Gli 80 milioni che ricordava Melasecche per il centenario francescano andranno per la maggior parte alla ex Fcu, che non passa da Assisi. Sarà mia cura contattare il sindaco di Gubbio e convocarlo insieme all’Anci e alle città che vorranno essere coinvolte. Sarà poi necessario reperire risorse”. Il consigliere Arcudi ha replicato che “questa mozione ha riportato l’attenzione sull’importanza del coinvolgimento di altri Comuni nelle celebrazioni, sono comunque soddisfatto. Registriamo la disponibilità della presidente Proietti ad incontrare il sindaco di Gubbio ed a coinvolgere anche altri territori che hanno un legame con San Francesco”.

In una nota pubblicato sul sito del Comune, l’amministrazione comunale fa chiarezza a proposito delle recenti polemiche legate alla mancata inclusione della città di Gubbio nelle celebrazioni per l’ottocentenario di San Francesco d’Assisi. “La Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti – spiegano sindaco e amministratori – ha recentemente dovuto prendere atto della mozione presentata dal consigliere Nilo Arcudi, che ringraziamo per l’iniziativa, per la riammissione di Gubbio nel Comitato Nazionale per le celebrazioni dell’ottocentenario di San Francesco. Pur se l’emendamento non è stato accolto, siamo intanto certi del fatto che questa decisione non sminuirà in alcun modo il ruolo fondamentale della nostra città nella storia francescana. Il Comitato Nazionale, ci preme ribadirlo, è stato istituito in un periodo precedente all’insediamento dell’attuale amministrazione comunale, con la Legge n.140 del 31 agosto 2022, e i suoi membri sono stati designati direttamente dal Governo. L’attuale amministrazione non ha dunque avuto la minima possibilità di incidere su questa scelta, che riflette un quadro istituzionale più ampio. La Presidente Proietti ha riconosciuto il valore di Gubbio e la sua profonda connessione con la figura di San Francesco, ma ha spiegato che una modifica del Comitato avrebbe richiesto un ampliamento che coinvolgesse anche altre città umbre. Tuttavia, e per questo la ringraziamo, ha espresso il proprio impegno personale per garantire che Gubbio sia parte attiva delle celebrazioni. A tal proposito Proietti ha già manifestato la volontà di coinvolgere direttamente il sindaco di Gubbio nelle future iniziative e nella programmazione degli eventi, riconoscendo il valore del progetto espositivo “Francesco e Frate Lupo” e delle altre attività culturali in corso d’opera e di programmazione nella nostra città proprio per celebrare l’ottocentenario francescano. Grazie a un dialogo positivo e costruttivo con la Regione, che vogliamo assolutamente perseguire, siamo certi che Gubbio potrà avere un ruolo centrale. L’amministrazione comunale continuerà a lavorare con impegno e di concerto con tutte le istituzioni per valorizzare il nostro straordinario patrimonio storico e culturale, affinché le celebrazioni rendano onore alla storia della nostra città e al suo profondo, imprescindibile legame con San Francesco e con il francescanesimo tutto”.

Foto di Sterling Lanier | via Unsplash

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